Il capitano biancoceleste suona la carica in vista della nuova stagione che sta per cominciare dopo un’estate a dire poco tormentata a causa del blocco del mercato imposto dalla federazione
L’estate sta finendo cantavano negli anni 90 i Righeira e mai come questa volta anche tutti i tifosi della Lazio ne sono contenti, perchè almeno le tante polemiche, la contestazione continua nei riguardi della gestione del presidente Lotito e le infinite chiacchiere sui motivi che hanno portato la società a non poter operare in questa sessione di calciomercato, lasceranno finalmente il campo al calcio giocato. La “nuova” Lazio di Maurizio Sarri ripartirà quindi, con la stessa rosa dello scorso anno praticamente immutata, da Como dove domenica nel tardo pomeriggio sfiderà una delle società tra le più attive sul mercato. Una gara molto complicata che però potrà anche essere di ulteriore stimolo ai giocatori biancocelesti per partire con la giusta concentrazione.
Mattia Zaccagni, ai microfoni ufficiali della società, ha raccontato sensazioni e speranze che il gruppo sta provando alla vigilia di una nuova stagione. Il capitano biancoceleste resta uno dei giocatori più importanti della rosa a disposizione di Mister Sarri, uno dei tasselli fondamentali per la perfetta riuscita di un puzzle che mai come quest’anno però richiederà il massimo impegno da parte di tutti i componenti della rosa. “Siamo molto contenti che finalmente cominci il campionato, siamo contenti del lavoro svolto durante il ritiro, abbiamo lavorato in modo serio, siamo contenti di mister Sarri e di tutto lo staff e siamo pronti per iniziare”.
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Un finale amaro
“Purtroppo il finale di stagione non ci ha dato quello che ci aspettavamo, purtroppo il calcio è questo, bisogna rialzarsi subito e ripartire e tra due giorni c’è la possibilità subito di farlo. Sicuramente il Como è una squadra in costruzione, una società che ha speso tantissimo nelle ultime due sessioni di mercato, una squadra che si sta formando, già molto organizzata, ma noi abbiamo tutte le carte in regola per portare via punti. Lo scorso anno è stato complicato per me e probabilmente avrei dovuto affrontare prima la situazione che si è venuta a verificare con questo infortunio che portavo dietro negli ultimi tre mesi di campionato. Ho provato questa estate a lavorare per scongiurare l’operazione, ma non è servito a nulla. Per fortuna l’operazione è andata benissimo, ho perso soltanto sette giorni di preparazione con i compagnie e oggi mi sento molto bene e pronto per la nuova stagione”.
“Io sono veramente contento e orgoglioso, è un grande onore indossare la fascia da capitano della Lazio. Era proprio quello che desideravo, il percorso che volevo fare a Roma, affermarmi e diventare uno dei punti di riferimento dello spogliatoio. Molti di noi conoscevano già il mister, ma credo che anche per i nuovi sia stato un percorso di inserimento molto veloce, perchè da subito hanno appreso le idee del mister e tra poco lo scopriremo sul campo.”
“Come tutti gli anni la Serie A sarà un campionato difficilissimo, ci sono squadre molto forti e molto organizzate e il divario tra le cosiddette grandi e quelle piccole si è anche assottigliato. Sarà un campionato tosto come sempre. Io tra l’altro ho sempre avuto come idolo Modric e credo che sarà un onore giocare contro di lui. Noi quest’anno abbiamo avuto il problema del mercato bloccato e il Mister fin dal primo giorno ci ha detto di prendere tutto questo come una sfida e lo spogliatoio fin dall’inizio ha capito questa cosa e siamo tutti centrati sull’obiettivo. Logicamente per me uno dei grandi obiettivi dell’annata sarà quello di andare al mondiale con la maglia azzurra, ma prima dobbiamo assolutamente qualificarci”.
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Un pieno d’amore dalla gente
“I quasi trentamila abbonati sono un segnale importante, ci dà un grande stimolo anche all’interno dello spogliatoio. E’ chiaro che un ringraziamento adesso non sarebbe abbastanza ma il nostro compito è quello di farli divertire sul campo”. La notizia della morte di Diogo Jota è una di quelle notizie che spaventano perchè fanno davvero capire come la vita sia un attimo, quando escono certe situazioni provo a non vedere, a isolarmi perchè è impensabile capire il dolore che sta provando la famiglia. E’ stato comunque bellissimo l’omaggio fatto dai tifosi del Liverpool nella prima gara casalinga, una coreografia emozionate. Sono cose che lasciano davvero il segno”.
E’ vero, mi separano soltanto due gol da Pedro per diventare il miglior goleador attualmente alla Lazio, ma visto il suo stato di forma non sarà facile. Con la moglie napoletana non è stato facile stare dietro a tutte le richieste ricevute dai tanti amici di Napoli che volevano un messaggio di saluti da parte di Pedrito! Uno dei mie obiettivi dell’anno resta anche quello di raggiungere le 200 presenze con la maglia della Lazio, ne mancano 37 sarà difficile, ma non impossibile. Ma soprattutto quest’anno abbiamo la voglia di far divertire i nostri tifosi mettendoci intensità ed entusiasmo.
