Rovella, il nuovo regista della Lazio: sfida aperta con Cataldi

Nicolò Rovella torna al centro del progetto biancoceleste: qualità, crescita e una sfida interna che può esaltare la Lazio

È di nuovo il momento di Nicolò Rovella. Il regista della Lazio – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – è pronto a riprendersi la scena, a guidare la squadra con qualità e personalità, riprendendo quel percorso che due anni fa aveva iniziato con Maurizio Sarri e che adesso può arrivare alla piena consacrazione.

Rovella contro l'Avellino
Rovella, il nuovo regista della Lazio: sfida aperta con Cataldi (LaPresse Foto) – Lalazio.com

L’ex tecnico biancoceleste aveva intuito subito le potenzialità del ragazzo: piedi educati, visione, coraggio nel prendersi la responsabilità della manovra. Non a caso lo aveva eletto a playmaker designato, inserendolo progressivamente al centro del progetto.

Non è stato un cammino lineare. Nel primo anno a Roma, Rovella era partito dietro a Cataldi, capitano silenzioso e riferimento dello spogliatoio. Con pazienza, prestazione dopo prestazione, ha conquistato spazio e fiducia fino a diventare titolare.

Il punto più alto è arrivato lo scorso anno, con Baroni, quando da mediano nel 4-2-3-1 ha firmato le prove migliori, tanto da meritarsi la convocazione in Nazionale da parte di Spalletti. Un traguardo che ha certificato la crescita, a prescindere dal ruolo in campo, e che ha spinto anche il nuovo ct Gattuso a seguirlo da vicino.

Un altro Rovella, un altro status con Sarri

Ora, però, è tempo di un ritorno in cabina di regia. Una situazione diversa rispetto al passato: se allora era lui a inseguire Cataldi, oggi i ruoli sono invertiti. Dovrebbe essere Nicolò a partire davanti, con il compagno pronto a contendergli il posto. Una competizione interna che fa bene a entrambi e soprattutto alla Lazio, che può contare su due registi veri per la posizione centrale.

Rovella in amichevole contro l'Avellino
Un altro Rovella, un altro status con Sarri (LaPresse Foto) – Lalazio.com

In teoria, potrebbero anche convivere, con Rovella leggermente a sinistra e Cataldi nel cuore del campo, ma per il momento Sarri preferisce la linea di un solo play davanti alla difesa, supportato da due mezzali più fisiche come Guendouzi e Dele-Bashiru.

Rovella parte in vantaggio, consapevole di essere il punto di riferimento in quella zona di campo. Gli manca ancora un dettaglio: il primo gol in biancoceleste. Lo aspetta da tempo, avrebbe un valore simbolico e rafforzerebbe ulteriormente il suo percorso. Finora la sua forza è stata nella capacità di dettare i tempi, di recuperare palloni e di dare equilibrio alla manovra.

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Ma in prospettiva non è escluso che l’evoluzione tattica della Lazio possa aprirgli nuovi scenari. Dipenderà dalle necessità del gruppo e dalle idee di Sarri. Quel che è certo è che Rovella ha già dimostrato di meritare la fiducia guadagnata sul campo. Ogni allenamento sarà una prova di maturità, come quello di ieri a Formello, quando Sarri ha mescolato ancora le carte. Oggi ultima rifinitura al mattino, domani la partenza per Como.

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