Con gli anticipi del sabato è partita la nuova stagione della Serie A 2025/26, oggi tocca alla Lazio contro il Como provare fin dalla prima giornata a lasciarsi alle spalle un’estate a dire poco particolare
Sembra un anno fa, ma sono passati soltanto poco più di due mesi, quando la Lazio cadeva clamorosamente in casa contro il Lecce in disperata lotta per la salvezza, nell’ultima giornata di un campionato cominciato alla grandissima e finito addirittura con la mancata qualificazione, dopo otto partecipazioni consecutive, alle Coppe europee. Nel mezzo un’estate, non ancora finita, passata però già come in un frullatore per l’ambiente biancoceleste, alle prese con una contestazione ancora più feroce nei confronti della gestione del presidente Lotito, il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina, il blocco del mercato che di fatto ha impedito qualsiasi nuovo acquisto in questa sessione di calciomercato e un record di abbonamenti sottoscritti che però sancisce ancora una volta l’amore e la passione di un’intera tifoseria nei confronti della propria squadra del cuore.

Ad arroventare sicuramente, ancora di più, l’estate laziale è stato il blocco del mercato da parte della Federazione per non aver rispettato i tre criteri di riferimento economici necessari per ottenere la licenza a operare, bloccando così di fatto l’acquisto di nuovi giocatori fino alla prossima sessione prevista il 1 gennaio 2026. Un’onta incredibile quella subita dalla società, mai vista nella storia centenaria della società biancoceleste, ma neanche della storia della stessa Serie A.
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Finalmente il pallone torna a rotolare
Anche se l’estate non è completamente finita, per il calcio italiano è tempo di ricominciare a giocare. Ieri pomeriggio infatti, con i primi quattro anticipi, si è aperta la nuova stagione della Serie A, con protagonisti vecchi e nuovi, sogni e ambizioni che per molti si trasformeranno in incubi e delusioni, ma tutti con la stessa voglia di stupire e sorprendere. Anche la Lazio proverà a inseguire qualcosa che per tutta l’estate è risultata difficile da immaginare, figuriamoci a sognare: la tranquillità!

Mai come quella di quest’anno l’esatte biancoceleste è stata un tumulto di sensazioni, con la rabbia che montando giorno dopo giorno sempre più ha portato la tifoseria ancora una volta a scendere in strada per manifestare contro la gestione del presidente Lotito, reo questa volta di aver anche fatto scattare il blocco del mercato da parte della Federazione, ma anche con un inaspettato e ritrovato attaccamento ai propri colori che ha portato 30mila tifosi a sottoscrivere la tessera d’abbonamento, il secondo dato più alto della storia degli ultimi 21 anni. Il ritorno del Comandante a Formello resta l’ultimo appiglio a cui aggrapparsi per una stagione che vede i biancocelesti esordire oggi a Como con gli stessi uomini che lo scorso anno erano agli ordini di Marco Baroni, contro una squadra che invece ha speso ben 104 milioni per rinforzare la sua di rosa.
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Un patto per provare a crederci
Fin dal primo giorno Maurizio Sarri ha provato a stimolare i giocatori a disposizione chiedendo loro di crederci, contro tutte le avversità, facendosi forza l’uno con l’altro, provando a sorprendere. “Noi abbiamo la necessità che la gente ci critichi durante la settimana, ma che poi la domenica ci stia accanto. E vista la reazione del gruppo credo che questa cosa stia davvero accadendo…”, parlava così il tecnico toscano il giorno della presentazione ufficiale a Formello all’inizio del suo secondo mandato alla Lazio. Un patto per crederci quello che l’allenatore toscano ha chiesto al gruppo, ben sapendo che la gente laziale avrebbe risposto come sempre presente.
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“Mi sento uno che ha l’obbligo di dare tutto”, ha aggiunto, un modo per capire che da una situazione così complicata se ne può uscire soltanto tutti insieme. Il mister è pronto, la squadra sembra reagire nella giusta maniera, la gente laziale ha risposto clamorosamente presente fin da subito e allora che si cominci a far vedere di che pasta sono fatti i laziali contro i nuovi ricchi del Como. All’appello manca come al solito la presidenza, ma forse a questo abbiamo tutti sinceramente rinunciato da tempo. Perchè alla Lazio ci pensano i laziali, come hanno scritto nell’ultimo comunicato i tifosi della Lazio che saranno presenti in massa come al solito in trasferta, pronti poi a riempire l’Olimpico alla prima in casa contro il Verona la settimana prossima.