Mentre per la società biancoceleste il mercato in entrata resta inchiodato al blocco imposto della federazione, per tutte le altre va avanti, infatti continuano a far recapitare offerte anche a Formello
Un’estate davvero complicata quella vissuta nella Capitale sponda biancoceleste e non soltanto per questioni climatiche, ma soprattutto per le ultime vicende societarie che hanno contraddistinto tutto il periodo di preparazione precampionato. Il blocco del mercato imposto dalla federazione per non aver rispettato i parametri principali economico finanziari, ha di fatto impedito alla società di effettuare nuovi acquisti, almeno fino alla prossima sessione di mercato prevista il 1 gennaio 2026. Una situazione assurda che ha visto la Lazio letteralmente sparire da qualsiasi possibile trattativa e dalle pagine dei quotidiani che si occupano di calciomercato, consegnando così a Maurizio Sarri, tornato a Formello dopo soli 14 mesi, la stessa rosa che lo scorso anno però ha fallito all’ultima giornata anche la qualificazione alle coppe europee.
Un mercato bloccato in entrata da una squalifica, ma virtualmente aperto per eventuali cessioni, che infatti hanno visto già partire Tchaouna direzione Burnely e si attende di sistemare anche qualche altro esubero prima della presentazione delle liste ufficiali per il campionato, ma che non hanno impedito quindi ad altre società di recapitare offerte per qualche altro giocatore in rosa. Offerte che hanno creato più di un problema sia al tecnico sia alla stessa società per decidere se fosse giusto accettare o no la proposta arrivata.
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Mercato in entrata bloccato, ma quello in uscita no
Una situazione paradossale infatti quella che si è venuta a creare alla vigilia dell’apertura della sessione estiva del calciomercato. Il blocco imposto dalla Covisoc ha di fatto impedito alla società di operare in entrata, ma non impedirebbe di effettuare invece qualche operazione in uscita proprio per effettuare quei movimenti di cassa necessari a reperire la liquidità necessaria per rientrare nei parametri al prossimo controllo previsto al 30 settembre, per poter provare a rinforzare la rosa seguendo le necessità e le richieste di Maurizio Sarri.
Una possibilità quindi quasi necessaria dal punto di vista societario, ma che inevitabilmente andrebbe ancora di più a impoverire il “materiale tecnico” a disposizione del Comandante. Ecco perchè ogni volta che, in queste ultime settimane, sono arrivate delle proposte di acquisto a Formello, il ragionamento è stato piuttosto lungo prima di prendere una decisione in un senso o nell’altro.
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L’offerta per Noslin dal Parma
Esattamente quello che sta accadendo proprio nelle ultime ore dopo l’ultima offerta fatta recapitare dal Parma per acquistare subito l’olandese Tijjani Noslin. Prestito oneroso a 1,5 milioni di euro e diritto di riscatto, questa la proposta dei Ducali per un giocatore arrivato a Roma dal Verona soltanto 12 mesi fa per un costo di 15,9 milioni più un contratto quinquennale al giocatore fortemente voluto da Marco Baroni, ma realmente in evidenza nel corso della scorsa stagione. Pochi squilli, su tutte la tripletta al Napoli negli ottavi di Coppa Italia, qualche gol in campionato e quel gol al 93 che aveva regalato il 2-0 contro il Bodo Glimt nella gara di ritorno spalancando così i tempi supplementari per una nottata che poteva diventare dolcissima anche per l’attaccante olandese e che invece ha visto l’amarezza della sconfitta ai calci di rigore.
L’orientamento della società è quello di non cedere il calciatore e da Formello pare sia arrivato già il no definitivo al Parma, soprattutto perchè Noslin, anche se per tutto il precampionato è partito indietro nelle gerarchie di Sarri, con la sua duttilità, potrebbe tornare molto utile sia come attaccante esterno sia come centravanti, anche alla luce del fatto che da metà dicembre Dia partirà per la Coppa d’Africa. Un rifiuto che al momento quindi non aiuta a risolvere il problema dei parametri sforati e Lotito dovrà quindi reperire da altre parti i fondi necessari per rispettarli e sbloccare così nuovamente il mercato in entrata.
