C’era una volta il fattore campo: la Lazio e quell’incredibile tabù Olimpico

Solitamente giocare in casa è sempre stato per tutte le squadre un vantaggio innegabile, un fattore importante che portava a conquistare molti punti grazie anche alla spinta dei propri tifosi

Prima dell’avvento dei tre punti a vittoria, per arrivare molto in alto in classifica e arrivare anche a vincere il campionato bastava rispettare quella che è sempre stata chiamata la media inglese, ovvero vincere in casa e pareggiare in trasferta. Un calcolo statistico che portava un bottino di punti sufficienti per raggiungere il traguardo prefissato. Dall’avvento dei tre punti a vittoria è diventato fondamentale cercare di vincere più partite possibile, ma mantenere inviolato il proprio terreno di gioco continua a costituire una parte fondamentale per costruire stagioni vincenti.

Una coreografia della Curva No0rd della Lazio
C’era una volta il fattore casa: la Lazio e quell’incredibile tabù Olimpico – LaLazio.com

La Lazio ha esordito a Como contro gli uomini di Fabregas con una sconfitta molto dolorosa, più di quanto il risultato abbia realmente detto sul campo. In una stagione resa tanto più complicata dal blocco del mercato che di fatto ha impedito alla società di operare in entrata e quindi senza la possibilità di far arrivare rinforzi, il nuovo tecnico Maurizio Sarri si è ritrovato a dover preparare la stessa rosa che lo scorso anno ha avuto a disposizione Marco Baroni, arrivata a fallire proprio davanti al proprio pubblico all’ultima giornata anche la qualificazione dopo otto anni alle coppe europee.

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Invertire la tendenza

Domenica sera i biancocelesti torneranno a giocare dopo tre mesi davanti al proprio pubblico. Lazio – Verona infatti rappresenterà il ritorno sul prato di casa a tre mesi esatti di distanza da quel fatidico Lazio-Lecce che ha finito per chiudere amaramente una stagione che, al termine del girone d’andata, sembrava dovesse regalare soddisfazioni davvero inaspettate nei pronostici della vigilia. Una sconfitta per certi versi inspiegabile, ma che è stata la logica conseguenza di un incredibile black-out che ha visto la Lazio mancare la vittoria davanti al proprio pubblico nelle ultime sei gare stagionali. Eppure la gente laziale mai come lo scorso anno è sempre stata molto vicina alla squadra, una media di 45mila persone ha sempre spinto i propri beniamini ogni gara casalinga, senza mai far mancare quindi il caloroso appoggio.

Uno striscione della tifoseria laziale
Invertire la tendenza – LaLazio.com – LaPresse.it

Eppure da quel maledetto giorno di metà dicembre, quando l’Inter di Simone Inzaghi infierì sulla giornata storta dei biancocelesti infliggendo la sconfitta più dolorosa della storia in casa, qualcosa si deve essere inceppato nella testa dei calciatori. Da quel giorno, infatti, i biancocelesti sono riusciti a vincere solo la gara contro il già retrocesso Monza e niente più, compromettendo inesorabilmente la posizione finale.

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Altro che fattore campo, un vero e proprio tabù

Anche se c’era un bellissimo sole, faceva freddo quel pomeriggio del 9 febbraio, giorno dell’ultima vittoria in casa della Lazio e allo stadio avevamo i berretti di lana sulle teste. Oggi, quasi sette mesi dopo, è agosto, fa caldo, siamo in pantaloncini corti e magliette a mezze maniche perchè l’estate ancora non è ufficialmente finita, e la sconfitta di Como impone alla Lazio di sfatare il tabù Olimpico. Mai nella storia degli ultimi trenta anni i biancocelesti avevano mancato la vittoria in casa per così troppo tempo. Sei pareggi consecutivi (Napoli, Udinese, Torino, Roma, Parma e Juventus) e la sconfitta con il Lecce hanno trasformato l’Olimpico in un terreno arido di soddisfazioni. Un ruolino di marcia desolante che ha vanificato il buon lavoro fatto nella prima parte della passata stagione, ma che peggiora ancora di più se torniamo indietro fino al 3-0 contro il Bologna di Italiano del 24 novembre del 2024. Poi arrivò l’Inter e fu buio totale.

Otto pareggi, tre sconfitte e una sola vittoria, quella già citata con il Monza! Nonostante l’onta del mercato bloccato, la gente laziale ha risposto ancora una volta presente. 29163 sono stati gli abbonamenti sottoscritti, che hanno segnato il secondo miglior dato dell’era Lotito. Un risultato davvero impensabile maturato durante una delle estati più tribolate degli ultimi tempi. Ad oggi sono stati staccati anche quasi 10mila tagliandi che potrebbero far arrivare a quasi 45mila presenze sugli spalti dell’Olimpico domenica sera, una passione sconfinata per provare tutti insieme a sfatare questo incredibile tabù casalingo.

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