L’esterno danese deve recuperare da un brutto virus che l’ha indebolito ma sono giorni che lavora e si allena per farsi trovare pronto da Sarri
A testa bassa, a sudare e correre anche nel giorno dove è previsto il riposo. Non vuole perdere tempo, ne ha già perso troppo per i suoi canoni e le sue abitudini. Non gli era mai capitato in carriera di fermarsi durante la preparazione, ma ora per Gustav Isaksen la luce del tunnel non solo s’intravede ma già sa quando ci sarà e potrà tornare a disposizione. Lui punta Reggio Emilia, la gara di campionato col Sassuolo, almeno per quel che riguarda la convocazione. La mononucleosi l’ha messo a terra in modo davvero importante, nei primi giorni della malattia pensava si potesse trattare di una semplice influenza, ma col passare del tempo non faceva che peggiorare tanto che pure lui si sentiva sempre più debole e ha cominciato a preoccuparsi.

Analisi, controlli e il verdetto della mononucleosi che può essere in forma leggera ma anche più pesante. E il danese ha preso la parte peggiore. Ora però tutto quello che ha avuto è nel dimenticatoio da un po’ e scalpita per riprendere a lavorare con i compagni e rimettersi in careggiata. Gustav ha dovuto riprendere tutto da capo, rifare la preparazione almeno per quel che riguarda la condizione e il tono muscolare che è quello che, vista la situazione, è andato un po’ giù. Per un po’ di giorni ha anche dovuto cambiare l’alimentazione e mangiare in maniera diversa e specifica. Un brutto incubo per questo ragazzo che non ha mai dovuto fronteggiare un problema simile.
Isaksen si allena da solo e punta Sassuolo
Maurizio Sarri ha dato due giorni di riposo a tutta la squadra, ma per Gustav Isaksen, che poteva beneficiare di questo stop, l’ha vista come un’ulteriore perdita di tempo per rimettersi a paro con i compagni e allora, insieme a un preparatore ha ricevuto una piccola tabella che deve rispettare anche perché l’ansia e la voglia di tornare potrebbe fare dei brutti scherzi e, a volte peggiorare le cose. Va bene allenarsi e cercare di recuperare terreno, ma non bisogna strafare altrimenti si rischia di fare peggio. Lui è un soldatino da questo punto di vista e non fa che correre e lavorare in palestra e sul campo. Tra qualche giorno dovrebbe riunirsi con la squadra, o nel week-end dove giocano le nazionali o subito dopo.

Per Sarri si tratterebbe di un ritorno importante anche perché, fino a quando ha lavorato con la squadra, il titolare era lui e il tecnico ci faceva parecchio affidamento anche perché per l’allenatore è uno dei giocatori che è cresciuto di più da quando non c’è più. E uno come Isaksen in questa Lazio può fare la differenza, quel cambio di passo che è necessario per mettere in atto le idee del tecnico. Lui e Cancellieri potrebbero essere una bella risorsa per la Lazio sulla fascia destra. Una sana competizione che potrebbe giocare a entrambi