L'”uomovunque” della Lazio, per Sarri è una pepita: ma è criticato e sottovalutato

E’ uno dei calciatori che non fa mai una polemica, nonostante abbia tanto da dire, ma lavora a testa bassa e per il tecnico è un tesoro

La Lazio deve crescere, questo Maurizio Sarri lo sa bene. Deve alzare l’asticella e cercare di essere più equilibrata possibile. E’ vero che non sarà facile farlo anche perché avrebbe avuto bisogno di giocatori nuovi e soprattutto adatti, ma è altrettanto vero che è consapevole come all’interno della squadra ci siano degli elementi su cui può contare a occhi chiusi. Ci sono quelli che hanno qualità come Zaccagni o Pedro, quelli che nella sua testa sono intoccabili come Guendouzi e Provedel, ma anche Gila e Romagnoli e quelli a cui può chiedere di tutto come Adam Marusic. E’ lui, forse, il giocatore a cui il tecnico è più legato o comunque tra i più legati e ai quali può chiedere qualsiasi cosa perché da parte del serbo-montenegrino riceverà sempre consenso e affidabilità.

Maurizio Sarri si coccola la sua Lazio e i giocatori
L'”uomovunque” della Lazio, per Sarri è una pepita: ma è criticato e sottovalutato (Foto Lapresse) Lalazio.com

Non c’è dubbio che Marusic sia uno dei giocatori più sottovalutati della Lazio. Ne parlano pochi, ma lui, zitto zitto, è alla sua nona stagione in biancoceleste. Nella sua carriera italiana ha avuto cinque allemnatori, se ci vogliamo mettere l’unica gara dove è stato ufficialmente allenatore in prima Martusciello, ma con Inzaghi, Sarri, Tudor e Baroni questo ragazzo ha sempre giocato titolare e non si è mai tirato indietro. Con la presenza col Verona ha giocato la sua 318/esima partita con la maglia della Lazio, una casacca con la quale ha segnato 15 gol e fornito 16 assist. E non sono proprio una bazzecola per un difensore.

Marusic il gregario e tuttofare: otto ruoli nella Lazio

E’ un calciatore arrivato in silenzio che all’inizio della sua carriera laziale ha scoperto anche di essere molto fragile, ma con una visita accurata e un professore che l’ha seguito passo-passo, è stato scoperto che aveva un problema di postura e una situazione fastidiosa legata ai denti. E così da giocatore fragile che alternava presenze a infortuni, è diventato anche granitico e possente, tanto da garantire a ogni tecnico, in questo caso Sarri, stagioni da 40-50 partite l’anno e con una certa costanza di rendimento. Eppure, nonostante questi dati e numeri, è uno dei calciatori più criticati dall’ambiente anzi, a volte mal-sopportato.

Adam Marusic durante la gara col Verona
Marusic il gregario e tuttofare: otto ruoli nella Lazio (Foto Lapresse) Lalazio.com

L’anno scorso si è anche scoperto goleador con Baroni, visto che ha segnato 4 reti in campionato, il suo record personale e anche un bello score, visto che non sono tanti i difensori che segnano così tanto in un campionato.

Nella Lazio ha ricoperto ben otto ruoli, tanto che Sarri, visti i problemi che ci sono in difesa con Patric che fatica a recuperare e con solo Gila, Romagnoli e Provstgaard, l’ha testato spesso in amichevole come centrale difensivo, ruolo che ha già fatto una volta con Baroni e tre con Inzaghi anche se la difesa era a tre. Lui è pronto e non si farà mai trovare impreparato.

La questione del contratto: il retroscena

Non è Beckenbauer o Nesta, ma il suo lo fa sempre e, nonostante questo, viene non solo criticato a dismisura, ma anche non adeguatamente e ingiustamente considerato dalla società, visto che ha lo stesso stipendio di quando ha rinnovato l’ultima volta, nel 2019-20, circa 1,1 milioni di euro.

Adam Marusic mentre segna una rete
La questione del contratto: il retroscena (Ansa Foto) Lalazio.com

Non sono pochi, vero, ma è anche una stortura visto che ci sono calciatori come Noslin o Dele Bashiru o tanti altri che ne prendono di più. E anche su questo non ha detto nulla, se non attraverso il suo procuratore che ha minacciato l’articolo 17 della Fifa per liberarsi. Ma lui alla fine ha messo tutto a tacere, anche se c’è la promessa di adeguare e allungare. Lui si fida e gioca, come ha sempre fatto.

 

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