Sarri avrà finalmente a disposizione tutti e tre i centrali. E comincerà a lavorare seguendo una strategia: per il presente e per il prossimo futuro
Il ritorno di Romagnoli, che ha scontato le due giornate di squalifica rimediate al termine della sfida con il Lecce, ultima giornata dello scorso campionato, permetteranno a Sarri di mettere un freno all’emergenza difensiva (nelle prime due giornate di campionato il tecnico ha potuto contare solo su due difensori centrali, considerando anche gli infortuni di Patric e Gigot) e di programmare con maggiore serenità le turnazioni in vista del proseguio della stagione.

Finalmente il tecnico biancoceleste potrà contare su tre difensori centrali. Sarà in grado di scegliere con maggiore serenità i titolari e di studiare le varie soluzioni e alternative. Prove che coinvolgeranno anche la società, chiamata a fare delle scelte in vista del futuro. Due dei tre difsensori centrali infatti, vivono una situazione particolare, con diversi dubbi e incertezze: parliamo di Mario Gila e Alessio Romagnoli, i cui rinnovi sono stati congelati.
Gila e Romagnoli: rinnovi bloccati e situazione congelata
Due situazioni diverse; ma accumunate dalle stesse difficoltà. Romagnoli aspetta da due anni il rinnovo. Quando accettò il trasferimento alla Lazio, nell’estate del 2022, ottenne la promessa di un rinnovo con adeguamento, in caso di qualificazione alla Champions League. Traguardo raggiunto al termine della prima stagione, ma promessa non mantenuta dal club. I manager avevano parlato a lungo con Lotito e Fabiani, ma il blocco del mercato ha bloccato tutto. Il club, che ha sforato il costo del lavoro allargato (indice che comprende anche gli ingaggi dei dipendenti) non può permettersi di appesantire il proprio bilancio con un adeguamento contrattuale.

Tutto è rimandato di qualche settimana. Il club presenterà all’ente chiamato a sostituire la Covisoc, la trimestrale che farà riferimento ai conti fino al trenta settembre. Dopo quella data, sarà possibile sottoscrivere un nuovo contratto. Romagnoli aspetta. Ha un contratto con la Lazio fino al 2027, ma vorrebbe prolungarlo e adeguarlo. Attende una chiamata dal club. Discorso simile per Gila. Anche il centrale spagnolo ha un contratto in scadenza a giugno del 2027, ma fino ad oggi tra le parti non si è mai arrivati a discutere un rinnovo. Gila ha inizialmente preso tempo: era convinto di lasciare la Lazio al termine della scorsa stagione ed ha preferito non legarsi al club con un contratto lungo, accontentandosi anche di un ingaggio più basso, pur di essere libero di gestire autonomamente il proprio futuro.
Sarrri sceglie i centrali: la possibile strategia per il presente e il futuro
Quando poi si è reso conto che il Real Madrid (il suo sogno mai nascosto) virava su altri profili e che tardavano ad arrivare delle offerte sostanziose (che potessero portare la Lazio a prendere in considerazione l’idea di cederlo) ha provato a riallacciare i contatti con il club: ma il blocco ha fermato tutto. I manager di Gila e il diesse Fabiani, non si incontrano da mesi. Il suo futuro resta fortemente in bilico. La scadenza ravvicinata e il mancato rinnovo, porteranno la Lazio a fare delle valutazioni. A gennaio è lecito attendersi delle offerte più sostanziose di quelle che la società potrebbe ricevere a giugno (quando si troverà a solo un anno dalla scadenza).

Sapere di poter contare su un elemento come Provstgaard, e puntare su Romagnoli (con tanto di rinnovo sottoscritto), potrebbero portare Lotito e Fabiani a prendere in considerazione l’idea di cederlo. La strategia potrebbe essere questa: alternare Gila, Romagnoli e Provstgaard fino a gennaio, per poi valutare insieme il futuro del difensore spagnolo. Nel caso in cui il danese regalasse garanzie, si potrebbe anche pensare ad un sacrificio: che permetterebbe al club di incassare una somma cospicua, che eliminerebbe tutti i probkemi legati agli indici di liquidità e indebitamento.
Una strategia della quale si inizia a discutere a Formello. Provstgaard sta convincendo Sarri: “E’ un giocatore potenzialmente da Premier” e sta guadagnando spazio. Da qui fino a gennaio si aggregherà ai titolari, cercando di ritagliarsi uno spazio. In seguito cercherà di diventare sempre più centrale. Il futuro è il suo. Starà a lui scriverlo nel migliore dei modi.