Una vittoria e una sconfitta, questi i risultati nelle prime due giornate di campionato di agosto prima della sosta epe le Nazionali, quando poi si entrerà nel vivo e si comincerà a fare davvero sul serio
Inutile girarci intorno, i tifosi della Lazio erano di curiosi di capire se la brutta partita contro kil Como nella gara in augurale del campionato, facesse da preludio a una stagione da “lacrime e sangue” più di quanto fosse lecito aspettarsi dopo il mancato mercato per il blocco imposto dalla federazione. Invece la prima all’Olimpico ha riconciliato intanto con i tre punti che mancavano tra le mura amiche da oltre sei mesi e poi perchè arrivati in fondo ad una prestazione completamente differente rispetto a quello contro gli uomini di Fabregas e che adesso lascia ben sperare per il futuro dell’annata.

Il clamoroso blocco del mercato imposto alla società per non aver rispettato i parametri economico finanziari necessari, non ha soltanto fatto fare una figuraccia al club gestito da Claudio Lotito, ma ha sicuramente significato un grave danno anche tecnico con il nuovo tecnico Maurizio Sarri, tornato dopo un anno e mezzo sulla panchina della Lazio, costretto ad allenare la stessa rosa che lo scorso con Marco Baroni in panchina ha fallito dopo otto partecipazioni consecutive la qualificazione alle coppe europee.
Sarri il valore in più
La rosa sarebbe rimasta la stessa e lo sapevamo, a qul punto soltanto il ritorno del Comandante a Formello poteva rappresentare un raggio di luce sulle possibilità della Lazio. Un tecnico bravo, carismatico, con esperienza, amato dalla gente e che si è innamorato della Lazio e dei laziali. Insomma il condottiero giusto per provare a fare stavolta un vero miracolo con la stessa rosa dello scorso anno. Il tecnico toscano ama stare sul campo d’allenamento per ore ad insegnare il suo calcio alla squadra, mai come questa volta ha avuto, obtorto collo, ha disposizione l’intera rosa fin dal primo giorno di ritiro a Formello. Nessun volto nuovo, nessun idioma diverso a frapporsi tra le sue spiegazioni tattiche e un nuovo acquisto. Fare di necessità virtù insomma approfittando di quello che il blocco del mercato ha imposto.

Ma nessuno poteva sapere che oltre all’impossibilità di agire sul mercato sarebbero arrivati anche altri problemi a complicare la preparazione della squadra. La mononucleosi di Isaksen, il nuovo infortunio muscolare per Patric e i problemi di Vecino, hanno tolto tre pedine importanti al mister in vista delle prime gare stagionali. Ecco prchè era importante arrivare alla prima sposta per le nazionali con qualche certezza in più e la bella vittoria contro il Verona ne ha regalate più di una.
La crescita di tutta la rosa
Como una parentesi troppo brutta per essere vera, contro il, Verona una prova corale molto incoraggiante. La mano di Maurizio Sarri si ègià cominciata a vedere proprio domenica sera contro l’Hellas, un Sarri bios caratterizzato da alcune importanti novità tattiche, provate e riprovate a Formello durante questi due mesi diu preparazione. Ricerca della profondità per gli attaccanti, meno palleggio, lanci lunghi a scavalcare le difese schierate e quando possibili ripartenze veloci sfruttando le fasce laterali. Ecco come la Lazio ha potuto vincere in scioltezza contro l’Hellas domenica sera. Ancora quindici giorni di allenamenti durante la pausa e poi si comincerà a fare sul serio con la trasferta di Reggio Emilia contro il neopromosso Sassuolo e la Roma nel derby.

Rientrerà Romagnoli e molto probabilmente anche Vecino, esperienza e capacità tattiche molto importanti per dare ancora armi in più al gioco che la squadra sta cercando di mettere in pratica. La difesa che appare sempre più sicura tornata finalmente a non subire gol in casa, la prestazione dei due centravanti che si sono alternati al centro dell’attacco, la ritrovata forma fisica di Guendouzi e Rovella e il ritorno al gol di Zaccagni. Tante prime volte per un chiaro avviso ai naviganti, la Lazio del Sarri bis non sarà probabilmente mai perfetta, ma sicuramente potrà essere una mina vagante del campionato.