Reda Belahyane ha una gran voglia di tornare protagonista: i numeri parlano per lui. Ecco come sta provando a conquistare posizioni nelle gerarchie del tecnico
“Mi aspettavo un giocatore più lento in Belahyane”. Con queste parole, pronunciate al termine di Lazio-Verona, Maurizio Sarri ha parlato di Reda Belahyane, elogiandone le caratteristiche e mostrando stupore per l’adattabilità al ruolo di mezzala. Il centrocampista marocchino è uno dei calciatori sui quali il tecnico toscano sta lavorando con maggiore attenzione. Non potendo attingere dal mercato, e non riuscendo ad acquistare una mezzala in grado di ricoprire sin da subito il ruolo di interno di centrocampo, Sarri è stato costretto a fare di necessità virtù.

Avendo già Rovella e Cataldi, in grado di alternarsi nel ruolo di regista, il tecnico biancoceleste ha scelto di provare il centrale marocchino in una nuova posizione. Ottenendo delle risposte incoraggianti: l’esperimento lo aveva soddisfatto già in Turchia: nella gara con il Galatasaray, Belahyane si era mosso con disinvoltura, giocando al fianco di un regista. Poi un problema muscolare lo aveva costretto a saltare le ultime due amichevoli (con Burnley e Atromitos) e l’esordio in campionato (era stato recupoerato in extremis per Como, ma si era solo seduto in panchina).
Belahyane chiede spazio: ecco come sta provando a convincere Sarri
Con il Verona, sua ex squadra, c’è stato il battesimo stagionale. Belayhane è entrato nel finale al posto di Dele Bashiru: si è piazzato alla sinistra di Rovella e non si è risparmiato in scatti, accelerazioni e giocate di buon livello. Su tutte, l’assist che ha portato al gol segnato da Dia: uno scatto sulla sinistra, concluso con una bella palla in mezzo, che il senegalese ha trasformato nel gol che ha chiuso la gara. “Belahyane – ha ribadio Sarri – ha un’accelerazione importante sui 20 metri, potrebbe essere il suo ruolo in questo momento della sua carriera quello da mezzala. È ancora troppo confusionario per giocare da vertice basso, ha bisogno di un’evoluzione. È un giocatore che mi ha sorpreso perché non è male negli inserimenti, non avrà tanti gol ma vede gli spazi. Deve crescere, ci lascia la sensazione che lo possa fare”.

Dopo sei mesi in naftalina (Baroni lo ha utilizzato con il contagocce), Belahyane è pronto a lasciare il segno. Vuole convincere Sarri a regalargli ancora più spazio: gli imbarazzi mostrati da Dele Bashiru (“deve ancora scrivere la prefazione del suo libro“) e gli infortuni di Vecino, possono favorirlo. Il marocchino scalpita: vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista, come accadeva ad inizio stagione, quando vestiva la maglia del Verona. I suoi numeri erano importanti ed avevano portato squadre come il Chelsea e il Milan ad interessarsi a lui.
I numeri del centrocampista marocchino, che Baroni ha accantonato
Belahyane aveva chiuso il girone d’andata con numeri eccezionali: oltre 670 passaggi riusciti (media di oltre 38 a partita), con una percentuale dell’85,1 %.; ottima anche la media dei dribbling: oltre il 65%.riusciti. Il centrocampista marocchino eccelleva anche nei numeri difensivi: 204 palloni recuperati, 143 tackle totali (che lo portavano al primo posto per le percentuali di contrasti riusciti tra i centrocampisti della serie A), 57 intercetti, 25 blocchi, duelli a terra vinti al 46,15%, e duelli aerei vinti al 25%.

Numeri che convinsero Lotito a portarlo nella capitale e a consegnarlo a Baroni. Che però non ha mai dimostrato di apprezzarlo. Il tecnico lo ha tenuto a lungo in panchina: l’unica gara da titolare la disputò a Bergamo (media voto tra il 7 e il 7,5). Ma da quella gara, fino al termine del campionato, Belahyane venne utilizzato per meno di venti minuti. Con Sarri ha iniziato una nuova avventura. Dopo la sosta cercherà ulteriori conferme.