Nonostante la stagione partita con handicap per i colori biancocelesti, con il blocco del mercato che ha impedito di rinforzare la rosa, il tecnico toscano fissa l’obiettivo stagionale
Una di quelle estati che i tifosi della Lazio difficilmente dimenticheranno. Contestazioni, la protesta in strada, le polemiche, ma anche il record di abbonamento dell’era Lotito, la sconfitta alla prima giornata contro il Como, che ha fatto vedere ancora di più tutto negativo, e poi la bellissima vittoria contro il Verona alla seconda che ha ridato un filo di speranza come una luce in fondo a un tunnel nero. Un’altalena di sensazioni e di stati d’animo che la gente laziale pensava di non dover più vivere.

Il ritorno di Maurizio Sarri, dopo 16 mesi da quelle dimissioni consegnate sulla scrivania del presidente Lotito, all’indomani della brutta sconfitta casalinga contro l’Udinese di due stagioni fa, ha rappresentato indubbiamente l’unica vera speranza su cui riporre qualche ambizione in questa stagione per il tifoso biancoceleste. Un allenatore sempre molto apprezzato che, al secondo anno del suo primo mandato, con uno straordinario secondo posto dietro il Napoli Campione d’Italia, riuscì a far esaurire lo stadio Olimpico in occasione dell’ultima gara casalinga.
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Una stagione piuttosto complicata
Che sarebbe stata una stagione difficile, con handicap e con tanti problemi da risolvere, lo si era capito nel momento in cui la federazione ha annunciato il blocco del mercato che di fatto ha impedito alla Lazio di effettuare acquisti in questa sessione di mercato. Un’onta incredibile per una società ultracentenaria e uno stop assurdo dal punto di vista tecnico per la squadra con Maurizio Sarri, tornato nel frattempo a Formello, costretto ad allenare la stessa rosa che lo scorso anno con Marco Baroni in panchina aveva addirittura fallito, dopo otto partecipazioni consecutive, la qualificazione alle competizioni europee. E’ apparso subito chiaro quindi che la compagine biancoceleste non avrebbe potuto essere al passo con le avversarie dirette per le migliori posizioni in classifica, il gap del mancato mercato si sarebbe fatto subito sentire.

C’era soltanto una possibilità per cercare di migliorare i numeri dello scorso anno, puntare sul sistema di gioco che il tecnico toscano, maestro di calcio come pochi, mai come quest’anno, vista l’assenza della partita infrasettimanale, può insegnare e far girare come un meccanismo perfetto ai propri giocatori e arrivare quindi lì dove risulta francamente impossibile pensare di arrivare con il talento di tutti i calciatori.
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Sarri ha fissato il traguardo
La Lazio, quindi, nelle previsioni della vigilia, non potrà essere considerata una di quelle squadre destinate a lottare per grandi traguardi, tra scudetto e Champions League per intenderci. La speranza per tutti i tifosi è quella di riuscire a rientrare nella corsa per gli altri posti europei, traguardo comunque sempre difficile senza aver potuto rinforzare adeguatamente la rosa in questa sessione stiva di mercato. Ma Maurizio Sarri ha altro per la testa, vuole assolutamente arrivare a raggiungere in questa complicata stagione un prestigioso traguardo che potrebbe segnare per sempre la sua a carriera alla Lazio. “Sono tornato perchè mi sentivo in debito con questa piazza, mi sentivo di aver lasciato il lavoro a metà“, ha detto il tecnico toscano il giorno della presentazione ufficiale a Formello, ecco perchè tiene moltissimo a superare il numero totale di panchine in una società con la tuta della Lazio addosso.
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— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) September 1, 2025
Infatti il Comandante, da quando è salito nel calcio professionistico, ha collezionato 132 panchine con l’Empoli, 63 con il Chelsea, 52 con la Juventus e ben 148 a Napoli, società dove è rimasto più tempo. Ma, nel suo primo mandato a Roma, Sarri ha già raggiunto quota 137, grazie anche alla continua partecipazione alle coppe europee, oggi dopo Como e Verona è salito a 139, altre dieci presenze e la Lazio sarà la società con più lunga militanza e allora potremmo davvero dire che il suo legame con il club e la sua gente sarà diventato ancora più speciale.