Il club biancoceleste sta cercando una soluzione per sbloccare il mercato e tornare ad operare a gennaio.La strategia è stata decisa
Il presidente della Lazio Claudio Lotito sta per tornare a Roma; lascerà la residenza di Cortina e tornerà operativo sul fronte biancoceleste. La priorità è cercare di sbloccare la situazione e dare la certezza a Sarri che alla riapertura del mercato, la società potrà tornare operativa. Ai suoi più stretti collaboratori, Lotito ha dispensato sicurezza e tranquillità. Ma ad oggi è quasi impossibile pronosticare quando e come il club potrà muoversi.
Allo stato attuale è lecito pensare che il patron riesca ad evitare il blocco totale; non quello parziale. In assenza di abbattimenti dei costi o di aumenti di ricavi, la Lazio rischia di potersi muovere solo dopo aver ceduto: un mercato a costo zero e reso possibile solo dalle cessioni di qualche elemento. Durante l’estate la società non è riuscita a ridurre i costi (il monte ingaggi non è stato abbattuto), nè ad aumentare gli introiti: nessuna cessione di rilievo, nessun contratto di sponsorizzazione, nessun aumento di capitale o qualsiasi altro accordo che garantisca nuovi introiti.
Lazio, uno parte e uno arriva a gennaio: la situazione
La Lazio sta cominciando a studiare la strategia per gennaio: se verrà confermato il blocco parziale, potrà muoversi solo dopo aver completato delle cessioni. Chi potrebbe partire per finanziare il mercato? Quale operazione potrebbe garantire un introito tale che permetta alla società di poter tornare immediatamente operativa? Il nome più caldo arriva dalla difesa e potrebbe incastrarsi in un vortice di mercato ancora più ampio, che coinvolgerebbe anche un possibile acquisto.
Uno parte e uno arriva; la Lazio si sta muovendo in questa direzione. Alla luce della situazione attuale, è Mario Gila il più serio candidato a lasciare il club a gennaio. Per almeno tre ragioni: la prima è strettamente tecnica. Il club ha puntato sulla crescita di Provstgaard ed intende affiancarlo a Romagnoli, che rinnoverà il suo contratto. Lo spagnolo poi, non ha rinnovato e se si trascinerà fino a giugno, porterà il club a dover fare i conti con la scadenza ravvicinata del suo contratto. Lotito e Fabiani sanno che cederlo a gennaio potrà essere più vantaggioso che attendere giugno, quando a dodici mesi dalla scadenza, rischierebbero di accontentarsi di una cifra più bassa.
Gila verso l’addio: e spunta un nuovo difensore
Il terzo motivo è di natura pratica: Gila potrebbe consentire al club di muovere il mercato a gennaio (che alla luce della situazione che verrà registrata al prossimo trenta settembre, rischia di subire il blocco parziale) e di sbloccarlo in modo definitivo in vista della prossima estate. In più, la Lazio si è già mossa per trovare un nuovo difensore da presentare a Sarri: si tratta di Simic, ex Milan, che gioca attualmente in Belgio. Il club lo studia da tempo e in caso di partenza di Gila, sarebbe pronto a sferrare l’assalto decisivo.
La cessione di Gila a gennaio potrebbe:
- Consentire al club di muoversi nel mercato invernale (che sarà presumibilmente a costo zero e quindi fattibile solo dopo una cessione)
- Permettere al club di realizzare un introito che sbloccherebbe il mercato di giugno 2026
- Aprire all’acquisto di Simic, seguito con attenzione da almeno un anno
- Evitare di trascinarsi il problema legato al mancato rinnovo dello spagnolo e quindi di essere costretti a cederlo ad una cifra più bassa a giugno, o perderlo direttamente a parametro zero a giugno del 2026
