Maurizio Sarri ha commentato la sfida del Mapei Stadium contro il Sassuolo: seconda sconfitta consecutiva in trasferta; la terza nelle prime due giornate di campionato
Al termine di Sassuolo-Lazio, Maurizio Sarri ha abbandonato immediatamente il Mapei Stadium. Il club ha spiegato che l’assenza del tecnico toscano era da attribuire a motivi familiari. La sconfitta contro il Sassuolo, è stata analizzata dal vice allenatore Ianni. A distanza di qualche ora, Sarri è tornato sulla sfida del Mapei Stadium; sulla prestazione opaca dei suoi e sulla preparazione del derby contro la Roma, in programma domenica prossima.

Il tecnico biancoceleste ha parlato ai microfoni della radio ufficiale del club, analizzando il ko contro il Sassuolo e tutti gli aspetti di una gara, che dovrà immediatamente essere messa da parte. “Ma non è stata la stessa partita di Como. Sicuramente l’atteggiamento è stato diverso. Abbiamo avuto la palla per andare in vantaggio e quella per pareggiarla. Abbiamo concesso pochissimo agli avversari. Se abbiamo delle responsabilità, sono nell’aver avuto in mano la partita e non essere riusciti a trasformarla. Ieri a centrocampo abbiamo giocato all’indietro una quindicina di palloni nel primo tempo in cui potevamo tranquillamente verticalizzare. Spero che quando questi meccanismi saranno fatti in default, senza aver bisogno di pensare, andranno in automatico e non ci sarà bisogno di pensare. Allora la velocità aumenterà. Detto questo, siamo una squadra che ha bisogno di attaccare maggiormente gli spazi, cosa che abbiamo fatto contro il Verona e troppe poche volte ieri”.
Sarri e la stagione: “Sarà difficile, ma non sono preoccupato”.
Il tecnico getta acqua sul fuoco: “Non ci deve essere preoccupazione, io dall’inizio dell’anno ho detto che dovevo portare grandissima pazienza, la deve portare tutto l’ambiente. È un’annata di grande difficoltà, lo sapevamo. È una squadra diversa, non più quella di Como, non ci sono motivi di grande preoccupazione, ma di pazienza”. Sulla difesa: “A livello difensivo abbiamo fatto una buona prova. Non ci dobbiamo far condizionare dalla classifica che ha il Sassuolo: sono una buona squadra che farà un campionato di livello. Hanno uno dei tridenti più forti in Italia. A livello difensivo abbiamo fatto una buona gara; a livello tattico abbiamo fatto una buona gara, mentre a livello di intraprendenza e di iniziative offensive abbiamo fatto troppo poco per poter vincere la partita”.

Sulla scelta di confermare la formazione scesa in campo con il Verona: “Venivamo da una buona partita, quindi mi sembrava anche giusto continuare a dare fiducia a questa squadra. Avevamo in mente anche qualcosa di diverso, però avevamo anche delle preoccupazioni per le condizioni di un paio di giocatori e quindi li abbiamo fatti partire. Non non sapendo che tipo di evoluzione avrebbe avuto la partita: Rovella era stanco e Castellanos si trascinava un problemino agli adduttori. Abbiamo deciso di partire con questi sapendo che molto probabilmente però i novanta minuti sarebbero stati lunghi. Per loro abbiamo fatto questa questa scelta per non trovarsi, magari a 20 minuti alla fine a cambi finiti”.
Lazzari ko: le condizioni degli infortunati e il derby
Sugli infortuni: “Stamani c’erano esami strumentali per Lazzari e purtroppo dopo un primo esame strumentale che che sembrava negativo, stamani sembra ci sia una piccola lesione al soleo, quindi per un pò di tempo sarà fuori. È negativo invece Vecino, anche se le sue sensazioni continuano a non essere estremamente positive. Rovella e Castellano faremo di tutto durante la settimana per cercare di recuperarli: non sembrano infortuni gravi. Però da qui a dire saranno sicuramente in campo è difficile. Patric potrebbe essere agli ultimi giorni in cui si allena a parte. Quindi può darsi che o a fine settimana, al massimo all’inizio della prossima, possa rientrare in gruppo”.
Sul derby: “E’ la partita più pesante che abbia mai preparato e vorrei pensarci tra qualche giorno. Se iniziamo a pensarci oggi, non arriviamo a domenica. Il derby è una sfida a parte, non c’entrano punti e la classifica, è qualcosa di molto particolare, spero che i miei giocatori abbiano bene in testa cosa significhi giocare un derby e che siano pronti a lottare per un popolo. Oggi è una giornata dedicata allo scarico per chi ha giocato, gli altri li ho fatti allenare. Facciamo passare qualche giorno che è meglio”. Il tecnico parla poi del nervosismo visto in campo: “È una storia che viene da lontano non dalle ultime tre partite. Nelle riunioni arbitrali c’erano due tre giocatori che gli arbitri avevamo messo nel mirino, c’erano alcuni segnalati. L’ammonizione di Rovella era preventiva, non mi sembrava ci fossero scene esagerate. Lui è uno di quelli messi sotto attenzione dagli arbitri perché sbraccia quando protesta, e non è tollerato. Nella vita in tutte le famiglie si passano momenti di difficoltà, è il momento di stringersi, aiutarsi e diventare una grande famiglia. Ci saranno momenti per igoire e momenti in cui si deve soffrire tutti insieme. Non possiamo paragonare l’atteggiamento di ieri sera a quello di Como, la reazione al gol subito è stata confusionaria ma con tre o quattro occasioni da gol. Sicuramente possiamo fare molto di più”.