Dopo un anno di calvario, Patric è tornato in campo con la Lazio. Sarri ritrova un difensore duttile, utile in emergenza e pronto a rimettersi in gioco
Finalmente Patric. Contro il Genoa si è rivisto in campo lo spagnolo, mettendo fine a un calvario lungo quasi un anno. Tolte due apparizioni fugaci a tempo scaduto nello scorso marzo, la sua ultima partita da titolare risaliva addirittura al 16 dicembre 2024, nella pesantissima sconfitta interna per 6-0 contro l’Inter.
Da quel giorno – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – è iniziata una lunga discesa tra dolori, ricadute e la scelta inevitabile di sottoporsi all’operazione del 25 marzo, necessaria per risolvere i problemi di instabilità ai tendini peronei e la lesione longitudinale del peroneo breve. Un intervento complesso, seguito da mesi di riabilitazione e pazienza.
Il rientro di Patric non poteva arrivare in un momento più delicato. La Lazio è in piena emergenza e Sarri aveva bisogno di recuperare un uomo d’esperienza, capace di adattarsi e garantire affidabilità. Patric, in questo senso, è un jolly prezioso: cresciuto come terzino destro nelle giovanili del Barcellona, si è poi consolidato come centrale, ma in situazioni particolari ha saputo anche reinventarsi a centrocampo.
È successo pure a Marassi, dove Sarri lo ha utilizzato per alcuni minuti da mediano, ruolo che conosce già per averlo interpretato altre volte in emergenza. E l’emergenza oggi è totale: oltre a un centrocampo ridotto, anche la retroguardia rischia di presentarsi decimata contro il Torino.
L’emergenza in difesa e il ritorno prezioso di Patric
Marusic si è fermato per un problema muscolare subito dopo l’assist del 2-0 al Genoa, mentre Pellegrini è uscito nella ripresa per un problema al ginocchio destro. Entrambi saranno rivalutati, ma la loro presenza contro l’ex Baroni appare compromessa.
L’unico spiraglio riguarda Lazzari, che sta recuperando dalla lesione al polpaccio destro accusata in Nazionale: già assente contro Sassuolo, Roma e Genoa, l’ex Spal sarà monitorato nei prossimi giorni. Oggi, in piena condizione, restano soltanto Hysaj e Tavares, destinati con ogni probabilità a partire titolari.
Ecco perché Patric rappresenta una boccata d’ossigeno. Non solo come alternativa, ma come uomo in più da utilizzare dove serve. Lo spagnolo ha sempre messo davanti lo spirito di sacrificio e la disponibilità totale, qualità che lo hanno reso un punto fermo per Sarri e, in generale, per tutti gli allenatori che negli ultimi dieci anni hanno guidato la Lazio.
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Considerato un difensore affidabile, capace di garantire equilibrio e attenzione anche nei momenti più complessi della stagione, Patric non partirà titolare ma diventerà una risorsa dalla panchina. Dopo mesi trascorsi a guardare i compagni, rimettersi a disposizione è già una vittoria personale, il segnale che il peggio è passato. Ora servirà tempo per accumulare minuti e ritrovare la condizione ideale, ma la Lazio, finalmente, ha ritrovato un’arma preziosa.
