E’ l’ultima gara di campionato, quella decisiva per un posto in Europa, bisognerà solo capire quale competizione sarà
L’ultima partita. L’ultima grande occasione per dare l’assalto alla Champions League e sperare di riuscire a centrare l’impresa. Non è facile anzi, è molto complicata per via degli intrecci e del fatto che non dipende dalla Lazio, ma dal risultato delle altre che giocano in contemporanea come la Juventus e la Roma. E questo Marco Baroni lo sa bene, come sa altrettanto bene che basta un punto per avere la matematica certezza di giocare in Europa il prossimo anno, ovvero l’obiettivo minimo che è la Conference League. Ma lui ci crede ancora tanto e vorrebbe giocarsi questa chance alla sua maniera, ovvero con la Lazio che schiera la formazione tipo. Ma c’è una particolarità rispetto alle ultime gare.

Il fatto che non potrà stare a seguire la sua squadra dalla panchina è una cosa che gli dispiace e un po’ lo condiziona, anche perché quest’anno non era mai accaduto, ma l’espulsione negli ultimi minuti a San Siro lo costringerà a seguire la partita dalla tribuna. Al suo posto ci sarà il vice Del Rosso che ha la fiducia e un ottimo rapporto con la squadra. E proprio in questi giorni, il tecnico sta riflettendo sul fatto che vorrebbe tanto riproporre la Lazio come l’ha sempre schierata, ossia con i due esterni offensivi e con le due punte, con una più arretrata rispetto all’altra. Un modulo che ha dato ottimi risultati in questa stagione quando i giocatori erano in ottime condizioni fisiche e psicologiche.
Formazione tipo, ma c’è la tentazione Pedro
In questi giorni, come è capitato sempre nelle ultime settimana, la squadra viene gestita dal punto di vista atletico e fisico, anche per questo alcuni giocatori come Dia, ad esempio, o lo stesso Tavares hanno lavorato a parte, come del resto ha fatto anche Pedro che ultimamente ha spinto parecchio, dando anche tanto sotto il profilo delle prestazioni e dal punto di vista realizzativo. Ed è proprio sullo spagnolo che l’allenatore sta pensando se metterlo dall’inizio o meno.

In verità, Baroni vorrebbe riproporre la classica Lazio con Gila e Romagnoli, Guendouzi Rovella e Dia Castellanos, con Zaccagni, che rientra dalla squalifica, e Isaksen dalla parte opposta, con i due esterni di difesa Marusic a destra e Tavares a sinistra. Questa è la formazione-tipo che non viene riproposta da un po’ anche e soprattutto a causa degli infortuni, ma è anche vero che Isaksen non sta passando un periodo di forma buono ed è per questo che il tecnico sta riflettendo se cominciare con Pedro oppure no. E’ l’unico dubbio che c’è sulla formazione, a parte Dia che sta lavorando in maniera differenziata, ma solo per una questione di gestione.