Una Lazio di troppo, ecco perchè la società è ferma sul mercato

Dopo l’avvicendamento in panchina tra Marco Baroni e Maurizio Sarri, ora Lotito e Fabiani sono chiamati a sistemare la rosa che dovrà essere a disposizione del tecnico toscano per l’inizio del ritiro di Formello

La Lazio, appena conclusa la stagione con la sconfitta casalinga contro il Lecce, che ha condannato i biancocelesti a rimanere fuori dalle competizioni europee dopo tanti anni, ha deciso di voltare pagina trovando subito l’accordo con l’ormai ex tecnico Baroni per la risoluzione del contratto e riaccogliendo sulla panchina Maurizio Sarri, a soli 15 mesi di distanza dalle sorprendenti dimissioni che lo avevano portato a lasciare prima della fine del campionato.

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Una Lazio di troppo, ecco perchè la società è ferma sul mercato – LaLazio.com – LaPresse.it

L’annuncio ufficiale del ritorno del Comandante, però, non deve distogliere la società da quello che non è andato lo scorso anno e quindi quello che deve essere sistemato per permettere all’ex tecnico di Juventus e Napoli di costruire la squadra a sua immagine e somiglianza, praticando quel 433 tanto caro e che tanti successi gli ha portato in carriera. Ma per fare questo bisogna mostrarsi operativi sul mercato e come al solito anche questa sessione estiva, come quella degli altri anni, è partita a rilento con l’imperativo di prima cedere e poi comprare.

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La rosa adatta a Maurizio Sarri

Della rosa che il tecnico toscano aveva lasciato quando decise di rimettere il suo mandato un anno e mezzo fa, in molti sono andati via. Soprattutto sono andati via quei big che avevano comunque fatto le fortune della Lazio negli ultimi anni. Un nuovo progetto tecnico di ringiovanimento della rosa era tra gli obiettivi fissati dalla società in un triennio, il problema è che questa stagione, tra alti e bassi, è scivolata via con un pugno di mosche in mano, avendo fallito la qualificazione europea e con la mancata valorizzazione proprio di alcuni di quei giocatori arrivati ad agosto. “La linea resta la stessa. Abbiamo cambiato allenatore, ma il percorso iniziato un anno fa prosegue”, ha spiegato il direttore sportivo Fabiani in una recente intervista, aggiungendo che “la squadra c’è, non smantelliamo la Lazio”.

Rosa adatta
La rosa adatta a Maurizio Sarri – LaLazio.com – LaPresse.it

In pratica Sarri o non Sarri, la linea della società resta quella presa 12 mesi fa e soprattutto si cercherà di non vendere i cosiddetti big, di provare a valorizzare di più qualche acquisto che ha avuto difficoltà di ambientamento e di fare un paio di ritocchi per permettere almeno al mister di giocare secondo il suo schema preferito. Una mezzala per cominciare perchè il centrocampo è numericamente corto oggi, poi un terzino e un esterno d’attacco dalle caratteristiche più consone all’allenatore toscano.

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Prima serve vendere

Ma per realizzare questi due-tre innesti serve vendere, serve sfoltire una rosa che, quest’anno, senza le coppe europee, non deve superare i 19-20 elementi. E qui arriva il difficile. Perchè vendere per Lotito è sempre stato molto complicato, tra trattative estenuanti, richieste esose, polemiche infinite sulle eventuali commissioni o sui metodi di pagamento, senza alla fine riuscire a piazzare nei tempi utili i giocatori che non rientrano più nei piani tecnici. Oggi ad esempio Fabiani e Lotito si ritrovano tra rientri dai prestiti, giocatori da sempre fuori dal progetto tecnico e alcuni che non rientrano nei piani di Sarri, con una intera squadra da piazzare.

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Prima serve vendere – LaLazio.com – LaPresse.it

Una Lazio di troppo che deve trovare degli acquirenti per fare spazio nella rosa, liberare peso nel monte ingaggi e assecondare la richiesta dell’allenatore di non avere una rosa troppo lunga. Ceduto Marcos Antonio definitivamente al San Paulo, Casale al Bologna, e scaduto il contratto a Andre Anderson, rientreranno a Formello dopo la scadenza dei relativi prestiti, Fares, Kamenovic, Cancellieri, Cataldi, ma anche gli ex primavera Bertini, Sanà Fernandes, Floriani Mussolini e Crespi. Ai quali vanno aggiunti Basic, sempre più lontano dal progetto tecnico della Lazio, ma si deve anche capire il futuro di Hysaj, di Lazzari, di Tchaouna e Nuno Tavares che non sembrano rientrare nelle idee di calcio di Maurizio Sarri. una dozzina di giocatori di troppo che il direttore sportivo deve riuscire a piazzare nei tempi giusti per permettere poi di acquistare i tasselli mancanti per il prossimo anno e partire così per il ritiro di Formello a metà luglio con il numero di giocatori giusti chiesto dal Comandante.

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