Il blocco del mercato imposto dalla Federazione di fatto impedisce ai biancocelesti di portare nuovi giocatori a Roma, ecco che due rientri dai prestiti potrebbero tornare molto utili per le strategie del mister toscano
Un’estate davvero complicata. Quella che è appena iniziata doveva essere la classica stagione dedicata ai sogni del calciomercato, nomi più o meno esotici che rimbalzavano sui quotidiani, sui siti di riferimento o degli operatori di calciomercato, buoni per permettere ai tifosi biancocelesti di esaltarsi se si fosse trattato di un bel prospetto o già di lasciarsi andare a qualche lamento se invece si fosse trattato di qualche giocatore meno famoso e quindi meno appariscente. Niente di tutto questo, il blocco del mercato impedirà al club di Lotito di far arrivare qualche nuovo nome, ecco che potrebbe tornare di moda oltre che molto utile, qualche vecchia conoscenza della piazza romana.

La FIGC ha bloccato le operazioni in entrata della Lazio a causa del mancato rispetto di tre parametri finanziari fondamentali: l’indice di liquidità, il livello di indebitamento e il cosiddetto costo del lavoro allargato. In parole semplici, la società non rientra nei requisiti minimi per poter registrare nuovi tesseramenti. La Covisoc, l’organismo di vigilanza finanziaria della FIGC, ha imposto lo stop dopo l’analisi dei conti al 31 marzo. La società potrà comunque effettuare cessioni, ma non potrà procedere con acquisti fino alla prima sessione successiva utile, in pratica fino al gennaio 2026.
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Stop ai nuovi arrivi per lo sforamento dei parametri
Una situazione assurda e paradossale per un presidente come Claudio Lotito che aveva da sempre portato avanti la bandiera dello scudetto del bilancio in questi 20 anni di presidenza biancoceleste. Invece la mannaia della Covisoc si è abbattuta sulla storia di questa società che nel corso di 125 anni di vita ne ha viste di tutti i colori, ma è stata penalizzata da un blocco forzoso del mercato. In pratica il ritorno di Maurizio Sarri a Formello, quindici mesi dopo il mandato rimesso nelle mani di Lotito prima della fine della stagione 2023-24, rappresenterà l’univo “volto nuovo” possibile il 14 luglio quando scatterà il ritiro precampionato che quest’anno, per la prima volta dopo 4 anni, si terrà a Formello e non sulle Dolomiti di Auronzo di Cadore.

Un Sarri bis accolto favorevolmente dalla tifoseria, un segnale da parte della società di voler tornare ad affidarsi a un tecnico di spessore diverso, di esperienza internazionale e dalle capacità incontrovertibili, già capace di regalare alla Lazio un quinto e uno straordinario secondo posto soltanto pochi anni fa. Ma l’impossibilità di effettuare acquisti impedisce comunque al presidente e al direttore sportivo di mettere a disposizione una rosa più adatta al modo di interpretare calcio da parte del Comandante.
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Soli due ritorni a Formello
Rinnovati i contratti appena in tempo a Pedro e Vecino, due giocatori molto vicini al modo di giocare di Sarri, il tecnico toscano avrà a disposizione la stessa rosa che lo scorso anno con Baroni ha avuto un rendimento di difficile giudizio, buono, quasi ottimo addirittura, se pensiamo alla posizione della Lazio a fine girone d’andata in campionato e in Europa League, deludente se pensiamo al settimo posto finale con conseguente mancata qualificazione alle manifestazioni europee. Nessun nuovo acquisto, ma sicuramente due ritorni alla base. Danilo Cataldi e Matteo Cancellieri, infatti, scaduti i rispettivi prestiti alla Fiorentina e al Parma, sono tornati alla Lazio ed entrambi saranno pronti a cominciare il ritiro in biancoceleste il 14 luglio. Due giocatori che hanno fatto bene nella loro esperienza lontano da Roma e che soprattutto Maurizio Sarri ha già avuto modo di allenare e conoscere.

Probabilmente entrambi sarebbero stati poi girati ad altre squadre, ma il blocco del mercato ha fatto saltare il tavolo, piano societari compresi, ecco perchè per il centrocampista e per l’esterno romani potrebbero aprirsi scenari completamente nuovi e inattesi, utili a Sarri che avrà così modo di valutare il tutto in ritiro. Chiaro che l’imperativo del club è sfoltire per gestire meglio una rosa extralarge, visto il solo impegno con il campionato e per rientrare meglio e più velocemente nei paletti imposti dalla Federazione, ma a uscire potrebbero anche essere giocatori diversi, con più mercato che a quel punto regalerebbero una possibilità diversa proprio a Cataldi e Cancellieri.