Lazio, il ricordo di Maestrelli sono brividi forti | “Una roba mai vista nel calcio…”

La Curva Sud è stata ufficialmente ribattezzata Curva Maestrelli, la Lazio ha ricordato così lo storico allenatore vincitore del primo scudetto. La cerimonia ha toccato tutti i cuori biancocelesti e non solo.

Giornata importante in casa Lazio quella relativa all’ottava gara di campionato. Oltre ad aver battuto lo Spezia in casa e ad aver ottenuto altri tre punti per il prosieguo del campionato, la società biancoceleste prima del fischio d’inizio è stata protagonista di un’importante iniziativa.

Lazio, nel ricordo di Maestrelli: "Una roba mai vista nel calcio"
Curva Maestrelli Lazio

La Curva Sud, infatti, è stata ufficialmente dedicata a Tommaso Maestrelli. Storico allenatore che al termine della stagione 1973/74, ha vinto con i capitolini il primo storico scudetto del club. Un impresa che ancora oggi viene celebrata come una pietra miliare nella storia pluricentenaria della Lazio.

Il ricordo di Maestrelli, allenatore della Lazio del primo scudetto

Lazio, nel ricordo di Maestrelli: "Una roba mai vista nel calcio"
Tommaso Maestrelli e la Lazio

Il giorno dopo al 4-0 inflitto ai liguri, il figlio dell’ex allenatore biancoceleste, Massimo Maestrelli, è intervenuto ai microfoni di Radiosei dove ha raccontato l’iniziativa dal suo punto di vista e non solo. Massimo, infatti, ha anche commentato la prova offerta da mister Maurizio Sarri e dai suoi uomini. Nonostante i giochi siano appena iniziati, la Lazio si è dimostrata una delle compagini più in forma dell’intero panorama italiano.

Ad ora la Lazio occupa il secondo piazzamento in classifica a -3 dalla capolista. Il vertice attualmente è occupato da Napoli e Atalanta a quota 20 punti. Seguono i biancocelesti e il Milan a 17. Subito dopo di loro ci sono Udinese e Roma entrambe con 16. Chiudono, la parte sinistra della classifica: Juventus a 13, Sassuolo e Inter a 12 e il Torino a 10.

Le parole del figlio Massimo

Di seguito le parole rilasciate dal figlio d’arte attraverso l’emittente radiofonica: “Non mi aspettavo che i festeggiamenti di ieri avrebbero avuto un’eco così importante. Quando ho visto la gigantografia di papà e il nastro da tagliare ho capito quanto fosse seria la situazione. Non mi sentivo all’altezza di fare il giro di campo, c’entro poco con questo contesto. Poi, però, ho sentito il calore della gente e mi si è riempito il cuore“.

Un evento più unico che raro, il giusto riconoscimento per un grande di questo sport: “Quello che è successo ieri non l’ha fatto nessuno nel mondo del calcio, va fuori da ogni logica. Incredibile come si possa festeggiare una persona in questo modo cent’anni dopo. La Lazio è stato stratosferica in campo. Poteva esserci il City di Haaland e i biancocelesti avrebbero ugualmente vinto“.