Col Feyenoord occhio agli spalti: olandesi dal coltello facile

Giovedì 3 novembre a Rotterdam la Lazio non si dovrà guardare solo dal Feyenoord, bisogna vincere per sperare ragionevolmente di passare il Gruppo F da primi, ma anche dagli spalti dello Stadion Feijenoord. I tifosi olandesi sono noti per essere tra i più violenti in Europa e questo certo non contribuira a rasserenare il clima del match.

Gli ultimi scontri in cui sono stati coinvolti è datato 24 maggio 2022, vigilia della finale di Conference League a Tirana contro la Roma. Ad esito di una notte di guerriglia vennero registrati almeno 15 feriti, 60 fermati di cui 48 italiani con la polizia costretta anche a estrarre le pistole, queste perché gli incidenti erano arrivati alle porte di palazzi delle istituzioni locali, portando anche al ferimento di nove agenti, molti dei quali medicati in ospedale. Gli stessi supporter olandesi in semifinale avevano terrorizzato Marsiglia, altra location dal tifo tutt’altro che tenero.

Il tifo violento del Feyenoord
Un frame della Polizia sugli incidenti alla Barcaccia (Ansa)

Quello in Albania non era l’unico precedente che avesse a che fare con la città di Roma. Il 19 febbraio 2015 i sostenitori olandesi furino protagonisti dello sfregio alla fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, opera di Pietro e Gianlorenzo Bernini. Erano i sedicesimi di Europa League contro la Roma e un’orda invase il cuore dell’Urbe, visibilmente ubriachi fecero danni imponenti, spaventando residenti e turisti, oltre ai commercianti, costretti a chiudere i negozi. Alla fine delle razzie, sul monumento si registrarono 108 scalfitture e il danno fu quantificato in 1,2 milioni di euro. In manette finirono in 28, ma a processo andarono solo in 6 con condanne fino a 4 anni, come riporta Il Messaggero.

Breve storia dei Vak S, il tifo violento del Feyenoord

I tifosi del Feyenoord originariamente erano soprattutto giovani spesso disoccupati ed emarginati, in un secondo momento ha preso piede la matrice dell’estrema destra anche se sarebbe scorretto parlare di filonazisti. Di fatto la parte più estrema sembrerebbe solo avere voglia di menare le mani, spesso dopo aver alzato il gomito. Attualmente ha preso piede una unità, denominata “Real SCF”, composta da tifosi abbienti, dediti al consumo pesante di droghe.
I primi gruppi ultra in Belgio e Olanda nascono negli anni Settanta, su imitazione dei sostenitori inglesi. Si formano negli stadi i settori riservati ai gruppi meno pacifici. I sostenitori olandesi finiscono sulle prime pagine per gli scontri registrati il 21 e 28 maggio 1974, rispettivamente andata e ritorno della finale della terza edizione di Coppa Uefa, vinta poi dal Feyenoord sul Tottenham. Sia a Londra sia in Olanda ci furono incidenti pesantissimi, con oltre un centinaio di feriti, alcuni dei quali gravissimi. Nacque così il mito dei Vak S che di fatto, in Europa, non hanno mai smesso di preferire le risse ai panorami delle capitali.

La Barcaccia restaurata dopo lo sfregio olandese
La Barcaccia nel suo attuale splendore (Ansa)

Le battaglie in patria

In Olanda i principali nemici sono quelli dell’Ajax. Nel 1997 ci fu la battaglia di Bevervijk, quando le due tifoserie si scontrarono su un tratto autostradale chiuso e un supporter dei lancieri perse la vita. Nel 1982 una bomba artigianale venne lanciato nel settore occupato dai tifosi dell’Az Alkmaar, mentre nel 1991 rimase senza senza un tifoso del Twente, sempre vittima dei Vak S.

Vecino in gol col Feyenoord
Vecino esulta dopo aver segnato al Feyenoord (Ansa)

Chiudendo sulla Lazio, sui 51117 posti dello stadio di Rotterdam, al momento solo 564 saranno occupati da tifosi biancocelesti, come da tagliandi staccati ad oggi. All’andata l’ex prefetto di Roma e attuale ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, con un’ordinanza vietò la vendità di tagliandi ai sostenitori oranje.