Sorpresa nel derby: Mourinho fuori dalla top ten, Sarri terzo

La sosta del massimo campionato italiano, causa Mondiali in Qatar, indice a fare il bilancio di rendimento delle componenti delle diverse società, a questo giochetto non sfuggono i tecnici di Roma e Lazio, Jose Mourinho e Maurizio Sarri.

Entrambi gli allenatori sono alla loro seconda stagione sulle panchine romane, con un background ovviamente diverso. Il portoghese in carriera ha vinto 21 titoli, l’erede di Simone Inzaghi invece si ferma a quota due.

Sarri e Mourinho abbracciati
Sarri abbraccia Mourinho prima del derby del 6 novembre 2022 (Ansa)

Nello specifico, lo Special One ha portato a casa: con il Porto i  campionati 2003 e 2004, nonché la Coppa del Portogallo 2003, la Coppa Uefa 2003 e la Champions nel 2004; al Chelsea ha vinto la Premier nel 2005, 2006 e 2015, la FA Cup 2007, la Coppa di Lega nel 2005, 2007 e 2015; in maglia Inter: campionato 2009 e il triplete nel 2010; col Real Madrid il campionato 2012 e la Coppa del Re 2011; col Manchester United ha ottenuto una Coppa di Lega 2017 e un’Europa League 2017; infine lo scorso anno con la Roma ha conquistato la Conference. Sarri ha vinto lo scudetto con la Juventus nel 2019-2020, stagione Covid; l’anno prima aveva alzato l’Europa League con il Chelesa.

In Europa non c’è corsa: Mourinho vincente, Sarri ancora balbetta

Come riporta Il Corriere della Sera, se si prendono gli allenatori che si sono seduto almeno 10 volte sulla panchina giallorossa, Mourinho è appena uscito dalla top ten per media punti. Davanti al lusitano ci sono: Spalletti, Garcia, Ranieri, Di Francesco, Capello, Andreazzoli, Burgess, Montella, Fonseca e Carniglia.
Nello specifico, Spalletti ha 2 punti di media (422 in 211 partite), finendo all’1,707 di Carniglia. Il portoghese è sceso a 1,698 (90 punti in 53 incontri) con l’ultima striscia senza vittorie, filone senza precdenti in A questa stagione: sconfitta nel derby, pareggio con Sassuolo e Torino.

Anderson e Camara nell'ultima stracittadina.
Anderson e Camara nel derby del 6 novembre (Ansa)

Passando a Piazza della Libertà, la debacle di Torino non ha inficiato la performance di Sarri, al terzo posto nella classifica di tutti i tempi con 1,773; davanti a lui solo Eriksson (1,895) e Inzaghi (1,822). Se si considerano anche le Coppe, Sarri diventa sesto (1,66) e Mourinho sale all’ottavo (1,78), sempre relativamente alle loro militanze romane.
Questo ribaltone è ovviamente dovuto in primis alla Conference League vinta a Tirana. Il successo in Albania è giunto conquistando13 partite su 21, con una media-punti di 2,04; Sarri ha fatto bottino pieno in quattro occasioni su 14 incontri, media 1,28.

L’aria della Capitale peggiora i due allenatori

In generale, si può dire che il Ponentino non fa felici i due allenatori capitolini. Sarri primo dello sbarco nell’Urbe aveva una media superiore ai 2 punti a partita (2,15 al Napoli, 2,13 alla Juventus, 2,06 al Chelsea). Mourinho a Trigoria registra la terza peggior media dei suoi 22 anni di panchina visto che era rimasto sotto l’1,90 solo con la União Leiria, 2001-2002 (1,70) e il Tottenham, 2019-2021 (1,75).