Il tecnico biancoceleste studia le possibili alternative in caso di assenza del capitano Zaccagni. In tre per una maglia
Neanche il tempo di festeggiare il rientro in campo di Pedro e Noslin e sperare in buone notizie su Vecino, Lazzari e Patric, che Marco Baroni è costretto ad una nuova, piccola, grande emergenza: a Cagliari, in una sfida delicata e che (alla luce del ko casalingo contro la Fiorentina, si annuncia fondamentale nella lotta europea), il tecnico della Lazio deve fare i conti con le condizioni non ottimali di Mattia Zaccagni.

Il capitano della Lazio ha saltato l’allenamento di ieri, bloccato da un forte stato influenzale, ma è tornato a disposizione oggi, nell’allestimento di rifinitura. In vista della sfida alla Is Arenas di Cagliari, valida per il posticipo del lunedì della 23esima giornata di campionato, Zaccagni conta di esserci. A meno di clamorose novità, guiderà l’attacco contro i rossoblù. Ma è chiaro che, alla luce delle sue condizioni fisiche, sarà difficile pensare che possa garantire i novanta minuti.
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Zaccagni recupera? Baroni si tiene tre cartucce da giocare

Il tecnico della Lazio Marco Baroni sarà chiamato a trovare delle alternative, che possano consentirgli di cambiare strategia in corso d’opera. Tre le ipotesi di formazione: la prima prevede l’utilizzo di Noslin. L’ex attaccante del Verona ha già sostituito più volte Zaccagni, partendo dalla fascia sinistra. Anche a Braga è stato utilizzato in quel ruolo. Può essere una soluzione, anche se il tecnico (dopo la tripletta al Napoli in Coppa Italia e l’assist per Isaksen al Maradona) si era ripromesso di utilizzare l’olandese in posizione centrale. Riportarlo a sinistra (dove si è messo in evidenza solo contro il Genoa all’Olimpico, realizzando un gran gol) può essere una scelta azzardata.

La seconda ipotesi riguarda Pedro: lo spagnolo è diventato un vero e proprio jolly per Baroni che lo ha utilizzato questa stagione esterno destro, largo a sinistra, trequartista e addirittura regista, nel finale di gara a Braga. Pedro potrebbe tranquillamente partire a sinistra, o iniziare sulla destra, con Isaksen pronto a cambiare fascia.
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Tchaouna fuori dai giochi? E Ibrahimovic?
Sugli esterni non sono da escludere anche le candidature di Ibrahimovoc e Tchaouna, anche se al momento entrambi sembrano partire indietro, per ragioni diverse. Il francese è in bilico: il Bologna continua a spingere per acquistarlo e potrebbe lasciare la Lazio prima della fine del mercato. Se il club dovesse chiudere con i rossoblù, teoricamente potrebbe anche non scendere in campo e partire subito per Bologna per sostenere le visite mediche.
Ibrahimovic invece è arrivato da più di due settimane, ma al momento non è stato ancora preso in considerazione da Baroni. Il tecnico lo ha testato in tutti i ruoli della trequarti campo (oggi era schierato tra le riserve nel ruolo di trequartista, insieme a Tchaouna e Noslin, alle spalle di Pedro). Ma al momento non ha ancora trovato spazio. Il tedesco scalpita: non vede l’ora di esordire, ma per il momento non è stato preso in considerazione. È rimasto in panchina sia a Verona che all’Olimpico contro la Fiorentina, mentre non era utilizzabile in Europa League. Dovrebbe rientrare nella nuova lista europea che la Lazio presenterà per la seconda fase del torneo.