Lazio, super Pedro a caccia del record a Empoli

Dopo la doppietta al Parma, Pedro dovrebbe giocare titolare: il dubbio è il ruolo. Finora ha segnato 7 volte entrando in corsa

Ogni volta che Pedro scende in campo, che sia dal primo minuto o a gara in corso, è sempre un privilegio. È l’opportunità di vedere da vicino un calciatore di qualità superiore, una vera e propria leggenda vivente. Un atleta che, indipendentemente dal momento in cui deciderà di appendere gli scarpini al chiodo, resterà sempre un esempio, un modello da seguire.

Pedro
Lazio, super Pedro a caccia del record a Empoli (Ansa Foto) – Lalazio.com

D’altronde, come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, non si diventa uno dei calciatori più vincenti di sempre per caso. La sua capacità di mantenersi a livelli altissimi per oltre 15 anni di carriera è il frutto di talento e dedizione, non di pura fortuna.

A 37 anni, Pedro sta dimostrando di avere ancora molto da offrire, di fare la differenza. Lo ha dimostrato nella partita contro il Parma, quando il suo ingresso dalla panchina è stato decisivo per mantenere la Lazio in corsa per l’Europa, con una doppietta che ha permesso alla squadra di uscire imbattuta.

Oggi, a Empoli, dovrebbe partire titolare, che sia come ala sinistra o come trequartista. Le valutazioni di Baroni sono ancora in corso, considerando anche l’opzione di tenerlo come una “arma segreta”, magari da sfruttare negli ultimi 30 minuti di partita. Un asso nella manica che può rivelarsi fondamentale in caso di difficoltà, come già successo nella partita d’andata contro i toscani, quando segnò il suo primo gol della stagione, uno dei suoi 8 totali in campionato.

Ne manca solo uno per eguagliare il suo record personale in Serie A (stabilito nel 2021/22 con Sarri), mentre complessivamente questa stagione è la migliore in Italia per il calciatore, con 12 gol (inclusi i 4 in Europa League).

Pedro, un fenomeno che fa la differenza

Anche contro il Torino, Pedro ha segnato come subentrato. In campionato, ben 7 dei suoi 8 gol sono arrivati entrando a partita in corso, un dato che non ha eguali in Italia. Nei cinque principali campionati europei, solo Sørloth dell’Atletico Madrid (9 gol dalla panchina) e Stuani del Girona (7 gol, come lui) tengono il passo.

Pedro
Pedro, un fenomeno che fa la differenza (Ansa Foto) – Lalazio.com

Questo dato testimonia perfettamente l’impatto che Pedro ha sulla squadra, la sua freddezza sotto porta e la sua capacità di cambiare il ritmo di gioco quando entra. Per Baroni, Pedro è molto più di un attaccante esperto: è un leader, un punto di riferimento per i tanti giovani in squadra. Sa farsi sentire con lo sguardo, ma anche con il primo tocco di palla. Ha accettato con intelligenza il suo nuovo ruolo di incursore nell’ultima mezz’ora di gioco, adattandosi alla consapevolezza che gli anni passano, ma senza mai perdere la sua fame e voglia di vincere.

Questa potrebbe essere, però, l’ultima stagione di Pedro con la Lazio. Il suo contratto scade a giugno e il futuro è ancora tutto da decidere, sebbene la società abbia sempre mostrato grande stima nei suoi confronti. Pedro ha scelto di non pensarci troppo, vivendo ogni partita come se fosse l’ultima.

LEGGI ANCHE… Pedro titolare o part time? C’è un dato che Baroni non può prendere in considerazione

Avrebbe voluto regalare un trofeo al club biancoceleste, come l’Europa League già vinta con il Chelsea, ma la sua speranza si è infranta contro il Bodø/Glimt. Potrebbe riprovarci la prossima stagione, ma prima c’è da guadagnarsi un posto in Europa e, eventualmente, un rinnovo contrattuale. La risposta arriverà nelle prossime settimane. Nel frattempo, non resta che godersi ogni sua presenza in campo come un privilegio, perché ogni minuto con lui è una piccola grande magia.

Gestione cookie