Lazio-Juve, Mulè: “E’ la finale per la Champions, temo Tudor ma ho Pedro. Baroni? Merita il rinnovo” ESCLUSIVA

Il vice-presidente della camera dei Deputati è tifoso laziale e si prepara alla “sfida decisiva” ma ha una preoccupazione “sono gli arbitri che ci hanno massacrato”

Lazio-Juve? Mamma mia, mi viene l’ansia solo a pensarci e se le devo dire dove sono in questo momento non lo direbbe, ma le garantisco che la gara di sabato mi mette agitazione ma allo stesso tempo anche tanta euforia perché è come una finale, anzi per me è la finale per la Champions e ce la giochiamo alla pari…“. A parlare così è Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia, e si mette a chiacchierare con Lalazio.com in un momento di pausa mentre sta presiedendo la Camera dei Deputati, lui che come carioca istituzionale è il vice-presidente della Camera dei Deputati, ma per “la mia Lazio faccio questo è altro e poi mi devo scaricare un po’, non posso pensare di arrivare fino a sabato senza parlare e sfogarmi sulla gara che sento parecchio, anche perché conta parecchio“. E’ nato a Caltanissetta, ma sono trent’anni che vive a Roma e da giornalista si è tuffato nella carriera politica seguendo Berlusconi, appassionato di calcio e soprattutto di Lazio, della Lazio, la “squadra del mio cuore, guai a chi me la tocca“.

Giorgio Mulè e Claudio Lotito
Lazio-Juve, Mulè: “E’ la finale per la Champions, temo Tudor ma ho Pedro. Baroni? Merita il rinnovo”” (Ansa Foto) Lalazio.com

E’ tifoso acceso e non manca mai a una gara della Lazio, è un collega di partito di Claudio Lotito, visto che entrambi militano in Forza Italia, ma è anche molto amico del presidente della Lazio, tanto che a volte i due si confrontano, non solo sulla politica e sul partita ma anche sulla squadra, tanto che Mulé conosce diverse cose che riguardano il mondo biancoceleste, e non potrebbe essere altrimenti. Sulla partita della Lazio contro la Juve, il deputato non ha dubbi: “E’ una finale anzi per me è la finale della Champions, una gara che deciderà quello che succederà in campionato su chi andrà alla fine nell’Europa che conta. E’ una gara tosta, complicata, dall’altra parte c’è Tudor che devo essere sincero un po’ temo perché lo considero in gamba, ma per fortuna abbiamo Pedrito nostro che in questa stagione sta facendo meraviglie, per me è il giocatore che più di altri ci può aiutare a vincere, grazie alla sua esperienza e al campione che è, lui la può risolvere la sfida con la Juve, ci spero tanto“.

“Peccato solo che in classifica dovevamo avere punti in più, gli arbitri ci hanno massacrato quest’anno…”

Si prepara alla sfida con la Juventus con grande entusiasmo, Giorgio Mulé, anche se ci arriva con un pizzico di rammarico in più e lo spiega: “Peccato arrivarci in questo modo perché, e non lo dico da tifoso laziale, ma da osservatore esterno, diciamo così, ma quest’anno gli arbitri ci hanno un po’ massacrato, se penso alla sfida dell’andata proprio con la Juve, alla gara con la Fiorentina e quel rigore dato all’ultimo, per non parlare di Lazio-Parma e quel rigore alla fine su Romagnoli, ma qualcuna la dimentico, per me la Lazio poteva avere qualche punto in più, non tantissimi ma il giusto, magari anche altre squadre, ma devo dire che quest’anno la classe arbitrale, forse tra tante difficoltà eh, non lo metto in dubbio, ma ha fatto tanti errori, con tutto che c’è il Var, ora speriamo che con la Juve non succeda nulla….“. Sulla possibilità di battere la Juventus e di mettere un piede in Champions, Mulé non si sbilancia e dice: “Sono in una sede istituzionale, non mi faccia fare gesti che non sono proprio consoni, ma l’ho fatto e non l’ha visto nessuno, ci siamo capiti...”.

Lazio contro il Var
“Peccato solo che in classifica dovevamo avere punti in più, gli arbitri ci hanno massacrato quest’anno…” (Ansa Foto) Lalazio.com

Per quel che riguarda la stagione, Giorgio Mulé non ha dubbi, anche perché “se siamo arrivati a tre giornate dalla fine a competere per la Champions, vuole dire che è stata fatta una gran bella stagione che potrebbe essere fantastica e meravigliosa in un caso, ma non lo dico”. Sulla partita non si sbilancia, ma è fiducioso: “Nelle ultime gare abbiamo sofferto un po’ all’Olimpico, ma in trasferta è stato fatto un cammino prodigioso, speriamo che adesso l’Olimpico torni ad essere nostro amico anche nei risultati e centrare una vittoria che sarebbe epica e importantissima, e per tanti motivi”.

“Pedrito il mio favorito, spero che resti con noi ma so che Lotito gli farà il rinnovo. Baroni? Merita anche lui il rinnovo, ma anche qui so…”

Sulla Lazio e sui giocatori che ne fanno parte, Mulè non è che abbia tanti dubbi, tutt’altro e rincara la dose: “Il mio giocatore preferito? Pedrito senza dubbio, è un giocatore fantastico, un campione, un modello e un esempio per i giovani. Spero tanto che resti ancora un anno con noi, ma so che Claudio (Lotito ndr) gli farà un altro anno di contratto, mi auguro che accetti e che resti con noi. Lo adoro, è anche un ragazzo straordinario“. Ma non c’è solo Pedrito, come lo chiama Mulé: “Mi piace molto anche Rovella, un giocatore bello da vedere e un ragazzo che ha la testa sulle spalle, con lui in campo sono molto fiducioso“.

Marco Baroni
“Pedrito il mio favorito, spero che resti con noi ma so che Lotito gli farà il rinnovo. Baroni? Merita anche lui il rinnovo, ma anche qui so…” (Ansa Foto) Lalazio.com

In attesa di vivere la sfida con la Juventus, il vice-presidente della Camera dei Deputati spende anche delle belle parole su Marco Baroni e spiega: “Se siamo qui a parlare di una gara importantissima che ci sarà sabato il merito è anche del nostro allenatore che ha fatto un gran bel lavoro, ovvio e naturale che se lo merita il rinnovo, e lo dico prima della gara e di come finirà la stagione. E so che anche Claudio è molto soddisfatto, anche a lui verrà fatto il rinnovo e se lo merita per quello che ha fatto vedere, nessuno a luglio credeva che potesse arrivare così lontano”. Una Lazio che va a contendersi un posto in Champions League con squadre che hanno speso decine di volte di più rispetto a quello che ha fatto la Lazio, e qui Mulè non ha dubbi: “Ma tutto questo ha un nome e cognome e si chiama Claudio Lotito, pochi presidenti sono come lui e le continue contestazione proprio non le capisco, anzi reputo siano ingiuste. La Lazio è una delle poche società che non ha un debito ed è sana, e questo, vedrete che nel calcio che si sta costruendo e si sta portando avanti, conterà tantissimo…”

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