Nella prima, vera giornata dedicata alle prove tattiche, il tecnico della Lazio testa sul campo una formazione inedita: due le sorprese
Lazio-Juventus è più di una semplice sfida tra due delle squadre in corsa per il quarto posto. Per la Lazio rappresenta una sorta di prova del nove; un match nel quale certificare le proprie ambizioni in campionato, rilanciare la candidatura ad un posto nella prossima Champions League e provare a dare un segnale forte. Alle dirette concorrenti e a tutto l’ambiente.
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Nonostante le previsioni fatte ad inizio stagione (derivate anche dai tanti soldi spesi sul mercato dai bianconeri e dalle critiche che hanno accompagnato le operazioni di casa Lazio), i biancocelesti e i bianconeri si trovano appaiati in classifica e con le stesse possibilità di qualificarsi alla prossima edizione della Champions League, a tre turni dalla fine del torneo. Lo scontro diretto in programma sabato allo stadio Olimpico, sarà decisivo.
Baroni stupisce tutti: le scelte di formazione
Oggi, giovedì 8 maggio, si sono svolte a Formello le prime, vere prove tattiche in vista del big match di sabato. Dopo aver fatto un lavoro blando nei primi giorni della settimana ed aver concesso martedì scorso 24 ore di riposo, il tecnico della Lazio Marco Baroni ha testato sul campo l’undici che potrebbe affrontare i bianconeri. E non mancano le sorprese.

Da giorni l’ambiente biancoceleste si è diviso tra chi vorrebbe sfidare la Juventus con lo schieramento più offensivo a disposizione (e che prevede l’utilizzo simultaneo di Isaksen, Dia, Zaccagni e Castellanos) e chi invece pensa che sarebbe meglio non giocare con tutti e quattro gli attaccanti contemporaneamente in campo, ma schierando tra i trequartisti che si muovono dietro la punta, un giocatore con caratteristiche diverse.
Dele Bashiru spera in una chance per Lazio-Juve
Una soluzione alla quale Baroni si è affidato spesso. Contro Atalanta e Roma ha utilizzato Dele Bashiru alle spalle del centravnti di turno (Dia o Castellanos), mentre con Genoa ed Empoli si è affidato a Marusic, utilizzato qualche metro più avanti e come esterno d’attacco. Una Lazio più equilibrata o spregiuciata? Una squadra con tutti i calciatori più offensivi contemporaneamente in campo o in grado di gestire le varie situazioni e i momenti della partita? Baroni ha rotto gli indugi ed ha fatto sul campo una prova che può risultare significativa.

Oggi il tecnico ha utilizzato Dele Bashiru al posto di Dia, nel ruolo di trequartista alle spalle di Castellano e confermando Isaksen e Zaccagni sulle fasce. Contemporaneamente ha utilizzato Lazzari (che sembra pienamente recuperato dopo il problema rimediato a Genova) nel ruolo di terzino destro, preferendolo a Marusic, schierato invece come terzino sinistro nella seconda squadra (presumibilmente le riserve). Il resto della squadra era composto da Mandas in porta, Gila, Romagnoli e Pellegrini a comporre il pacchetto arretrato, e la consueta coppia Rovella-Guendouzi davanti alla difesa.
Nella squadra che è stata schierata contro l’undici titolare, c’erano Hysaj, Gigot, Provstgaard e (come detto) Marusic in difesa; Vecino e Belahyane davanti, con Tchaouna, Pedro e Noslin dietro Dia. Questo il responso della prima prova tattica. Domani rifinitura e ultimo test (probabilmente decisivo) per capire le scelte definitive: Marusic e Lazzari si giocano una maglia, come Dele Bashiru, Dia e Pedro. Baroni studia la migliore Lazio anti Juve
PROBABILE FORMAZIONE: Mandas; Lazzari, Mario Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dele Bashiru, Zaccagni; Castellanos.