Lazio-Juve, Baroni tra Champions e futuro: “Poche chance. Il club traccerà una linea? Anche io…”

Il tecnico biancoceleste analizza la partita con i bianconeri e sul fatto che ci sono stati errori ma anche tante “cose buone che vanno viste”

Una partita che doveva essere giocata forse in maniera diversa. Sembra quasi un’occasione sprecata per come è stato giocato il primo tempo e per come la squadra si è svegliata dopo la rete dello svantaggio e per l’inferiorità numerica che c’è stata per l’espulsione di Kalulu. Una Lazio che come al solito rimedia in rimonta ma è anche vero che è stato fatto lo sforzo maggiore nel finale, quando c’erano da giocare con altrettanta intensità gli altri minuti della gara, più di un’ora lasciata nel tentativo quasi di non prenderle per osare poco e quando si faceva non c’era la giusta convinzione per poterlo fare. Almeno questa era la sensazione che si aveva guardando la partita. Giocare l’occasione più importante e non coglierla o coglierla poco.

Marco Baroni
Lazio-Juve, Baroni e la promessa sulla Champions: “Poche chance ma giocheremo alla morte” (Ansa Foto) Lalazio.com

Ma Baroni è d’accordo fino ad un certo punto anche perché si dice soddisfatto della gara e di come i suoi giocatori l’hanno interpretata: “Soddisfatto della prestazione, abbiamo commesso un errore e lo abbiamo pagato a caro prezzo. La squadra è comunque rimasta comunque lucida e ha creato tanto, ha bucato a destra e sinistra. Loro si abbassano tanto, giocano nelle ripartenze, hanno velocità e qualità. Se tolgo l’errore sul gol è stata un’ottima partita. Il primo tempo è stato bloccato, ma lo sapevamo. Nel piano gara c’era l’ingresso dei giocatori. Ma non volevo prendere gol...”. E invece è successo.

“Champions? Non ci sono chance ma giocheremo alla morte? Rovella arrabbiato? Meglio così”

Era un’occasione importante per il quarto posto, per dare un assalto importante nel finale della stagione anche perché sembra tanto la stagione delle occasioni perse: “La Champions? Non ci sono chance. Noi dobbiamo solo credere in quello che facciamo. La squadra sta bene, non molla mai. Giocheremo viso a viso e saranno tutte partite importanti” e le giocheremo alla morte, su questo non ci sono dubbi”. Sull’uscita di Rovella che ha fatto molto discutere anche perché il giocatore era arrabbiato, il tecnico della Lazio non ha dubbi e rincara: “Il fatto che sia uscito arrabbiato è meglio così, voglio giocatori che si arrabbiano, ma quella scelta la rifarei cento volte“.

Marco Baroni
“Champions? Non ci sono chance ma giocheremo alla morte? Rovella arrabbiato? Meglio così” (Ansa Foto) Lalazio.com

C’è un dato che fa riflettere e anche abbastanza preoccupante, visto che la Lazio per l’ennesima volta ha preso un gol dopo l’intervallo. I numeri sono agghiaccianti: 46 reti subite, con 22 incassate nei primi quindici minuti della partita e nei primi quindici della ripresa, 10 nel primo caso, 12 nel secondo. Un po’ troppi anche perché rappresentano quasi il 50% delle reti subite. Baroni prova a dare la sua spiegazione: “Quando ci sono dei dati, va bene. Io devo dire che c’è anche un avversario che ha fatto una giocata, noi potevamo far meglio. Su quella palla era difficile gestirla. Ci sono anche gli avversari. Guardiamo anche quello che funziona. Quello che non funziona stiamo cercando di migliorarlo,. Abbiamo dei giovani e stiamo cercando di farli crescere. Io continuo a fare i complimenti alla mia squadra”. E sul futuro è un po’ criptico: “Il futuro e se mi sento in discussione? Non è mai stato per me in problema. Io metto il casco e arrivo in fondo. Poi quando si arriva in fondo si tira una linea e la tira la società e la tira anche Marco Baroni. Io sono orgoglioso della squadra e per me si sta facendo un lavoro importante”

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