Primo incontro tra la dirigenza biancoceleste e l’entourage di Alessio Romagnoli. Come procedono le trattative per il rinnovo?
“Ho due anni di contratto. Il futuro? Non lo so, vediamo cosa vorrà fare la Lazio”. Con queste parole, rilasciate al termine di Lazio-Juventus, Alessio Romagnoli aveva manifestato le sue perplessità e l’attesa di un incontro chiarificatore per il suo futuro. Il direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani, sette giorni prima, lo aveva ufficialmente tolto dal mercato, spiegando che il calciatore rientrava nei piani del club presenti e futuri.
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“Sono felicissimo delle parole di Fabiani, sto benissimo alla Lazio”, aveva ribadito Romagnoli. “Se dovessi andare via, lo farei a malincuore. Però non dipende da me, avevamo delle promesse che fino ad oggi non sono state ancora mantenute, però magari chissà in settimana succederà, speriamo”. Ieri, proprio mentre il club festeggiava e ricordava lo scudetto vinto dalla squadra di Sven Goran Eriksson venticinque anni fa, l’entourage del calciatore si è incontrato con il diesse biancoceleste.
Romagnoli e il rinnovo: “La situazione non si è sbloccata, ma…”
Un primo faccia a faccia, che dovrà essere seguito da nuovi incontri. Sul piatto, il rinnovo ed il prolungamento del contratto del difensore di Anzio, protagonista di un’ottima stagione: cinque gol (tre in campionato, compreso quello nel derby, segnato sotto la Curva Nord e due in Europa League), oltre ad una lunga serie di prestazioni di livello, che lo hanno trasformato in un vero e proprio imprescindibile per Marco Baroni. A due giornate dalla fine della stagione, il centrale biancoceleste guarda con attenzione al futuro: “Alla festa di ieri non c’era il direttore sportivo Fabiani, che si è incontrato con l’entourage di Romagnoli. La situazione non si è sbloccata, ma c’è l’apertura di Romagnoili a trovare un accordo”, riferisce Daniele Magliocchetti ai microfoni di Radio Olympia.

Un’avventura nata tre anni fa: “Romagnoli è arrivato a parametro zero dal Milan, con il quale aveva un ingaggio altissimo. Quando c’è stata l’occasione di venire a Roma ha rinunciato ad offerte molto più vantaggiose che erano arrivate dalla Premier, ed ha trovato un accordo con il vecchio direttore sportivo Igli Tare e con Lotito, per un ingaggio più basso rispetto a quello che prendeva a Milano. Ma con la promessa che, dopo due anni, le paerti si sarebbero riviste per ridiscutere il tutto”. Promessa alla quale il difensore ha fatto riferimento sabato scorso. Le cifre e le prospettive sono chiare: “Romagnoli – continua Magliocchetti – guadagna due milioni e ottocento mila euro più premi e bonus. La promessa prevedeva che, a due anni dalla scadenza ci sarebbe stato un incontro per allungare il contratto e migliorare l’ingaggio. Ieri c’è stato un primo incontro e vedremo se ce ne saranno altri. La volontà del club è di far rimanere Romagnoli e di venirgli incontro: alle cifre che la Lazio ritiene più giuste”.
Romagnoli e la Lazio: cifre, distanze e volontà. Tutta la verità
La distanza c’è, ma non è incolmabile: “Romagnoli è partito da una richiesta di circa quattro milioni di euro a stagione, conscio che la Lazio non potrà mai arrivare a quella cifra. Il suo obiettivo è quello di strappare un contratto simile a quello sottoscritto con Zaccagni la scorsa estate: anche in quel caso ad un calciatore di circa trent’anni è stato sottoposto un accordo pluriennale, andando a ritoccare leggermente la cifra che prendeva, che attualmente si aggira sui tre milioni e mezzo più bonus”.

Le distanze non sono elevate. Il difensore aspetta fisucioso: il primo incontro è servito per smussare gli angoli. Ora bisognerà capire la volontà delle parti di arrivare a dama. “Romagnoli ha aperto alla Lazio: il calciatore si aspettava che già lo scorso anno il club, dopo aver risparmiato sugli ingaggi di Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson e Kamada, si presentasse con un’offerta di adeguamento, seguendo la promessa fatta due anni prima. Non c’è stata questa possibilità e ora vedremo se le due parti riusciranno ad andarsi incontro”.
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La Lazio, dall’estate dello scorso anno ha iniziato un progetto legato ai giovani e che ha portato anche ad un abbassamento del monte ingaggi. Situazione compatibile con un eventuale rinnovo da presentare ad un calciatore che ha superato i trent’anni e che già percepisce un ingaggio di circa tre milioni di euro (bonus compresi)? “Non dimentichiamoci – conclude Magliocchetti – che anche quest’anno scadranno i contratti di Vecino, Pedro e Marusic: non credo che tutti e tre rinnoveranno e chi lo farà, avrà cifre più basse rispetto a quelle che percepiva in questa stagione. Quindi la situazione potrebbe sbloccarsi a breve”.