Accadde oggi 24 maggio: si chiude la stagione dei rimpianti

I fatti, le partite e i momenti più significativi vissuti dalla Lazio il 24 maggio. Giorno in cui si chiude una stagione incredibile: ancora oggi ricordata con rimpianto

Il 24 maggio del 1992 si chiude con una vittoria sul campo del Cagliari, una stagione molto particolare per la Lazio. Iniziata tra tante speranze e conclusa in modo poco felice. Ma è stato comunque un anno contrassegnato da svolte epocali, che hanno spesso distorto l’attenzione dei media e dei tifosi dal terreno di gioco e dagli eventi sportivi.

24 maggio
Accadde oggi 24 maggio: si chiude la stagione dei rimpianti – lalazio.com –

La Lazio ha cambiato padrone, passando a marzo nelle mani di Sergio Cragnotti, che ha effettuato il closing aziendale da Gianmarco Calleri: ha chiuso l’acquisto di Paul Gascoigne, bloccato la stagione precedente, ma fermo per infortunio ed ha iniziato a costruire la squadra che nelle stagioni future ha cambiato marcia.

24 maggio 1992, Doll regala l’ultima perla

Il campionato della Lazio, iniziato tra tante speranze, si chiude con un bel successo a Cagliari, contro gli uomini di Carlo Mazzone. A decidere la sfida è una rete di Thomas Doll a venti minuti dalla fine. Il tedesco è stato acquistato in extremis dal diesse Carlo Regalia, per sostituire l’infortunato Paul Gascoigne. Doll si è dimostrato un acquisto super azzeccato: ha regalato assist, segnato gol e deciso alcune tra le sfide più delicate della stagione.

Cagliari-Lazio Doll
24 maggio 1992, Doll regala l’ultima perla – lalazio.com – Frame Youtube

A Cagliari ha segnato una rete bella e importante: “Questa vittoria – ha detto il tecnico della Lazio Dino Zoff al termine della sfida – ci ripaga, seppur soltanto in parte, delle ultime batoste”. Complice un girone di ritorno negativo, la Lazio ha infatti chiuso la stagione con un anonimo decimo posto, con 34 punti. Al termine del girone d’andata i biancocelesti erano quarti in classifica dietro Milan, Juve e Napoli e a pari punti con l’Inter.

La stagione dei rimpianti

La stagione 1991-92 sarà ricordata da tutti come quella delle occasioni perse. Almeno sul campo. Se infatti la società sta per cambiare rotta e intraprendere un viaggio che la porterà sul tetto del mondo, la squadra giocherà un calcio a tratti entusiasmante, esaltando le doti dei suoi elementi più forti, ma getterà alle ortiche una serie incredibile di risultati per errori, disattenzioni e perdita di concentrazione nei minuti finali. La stagione nella quale gli errori difensivi vanificheranno i gol di Riedle e Sosa. Dove le incertezze di Valerio Fiori si accompagnano ai numeri incredibili di Thomas Doll. Dove nei derby continuerà a regnare l’equilibrio e la voglia di lottare.

Doll Lazio-Cagliari
La stagione dei rimpianti – lalazio.com –

Dopo un ottimo inizio di campionato nel ritorno i biancocelesti si sciolgono, collezionando la miseria di sole cinque vittorie. Riedle, che chiude il girone d’andata con dieci gol, ne segna (in tutto il ritorno) solo tre. Sosa (8 gol nelle prime diciassette gare) solo cinque. Un crollo netto, coinciso con tante, troppe polemiche: dentro e fuori dal campo. Una delle poche note positive fu il cambio societario tra Calleri e Cragnotti “Punteremo allo scudetto” dichiara entusiasta il nuovo padrone del club dopo il closing. “Da quando è morto mio fratello Giorgio – dichiara Gianmarco Calleri – non riuscivo più a gestire il club e a portare avanti gli affari della Mondialpol. Sono orgoglioso di quanto siamo riusciti a fare in questi sei anni. Partimmo dalla serie B, penalizzati da nove punti e lasciamo una squadra molto forte, conosciuta in tutta Europa”.

Il palcoscenico europeo è sempre stato il suo grande obiettivo: Calleri lascia la Lazio non essendo riuscito a riportare la Lazio in Europa. E il deludente finale di stagione porta il vecchio patron a consigliare il nuovo presidente verso un cambio alla guida della squadra. Calleri consiglia a Cragnotti di esonerare Zoff, ma il nuovo patron decide di fare di testa sua. Conferma la fiducia al suo allenatore e rilancia le ambizioni della Lazio. Avrà ragione!

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