Sarri si avvicina al ritorno alla Lazio: Ianni sarà il vice, possibile ingresso di Grassadonia. Niente Martusciello, cambia il gruppo ma non la fiducia
Il ritorno di Sarri e dei suoi uomini di fiducia. A Formello si rivedono volti noti, non solo quello del Comandante. Il suo vice, però, non sarà più Giovanni Martusciello, come avvenuto nella precedente esperienza durata quasi tre anni.

L’ex secondo allenatore era rimasto alla guida per una sola partita dopo le dimissioni di Sarri a marzo 2024 – la trasferta vinta 2-3 a Frosinone – per poi riprendere la carriera da primo allenatore in estate. I rapporti, nel frattempo, si sono raffreddati.
Sarri – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – ha scelto un nuovo braccio destro: sarà Marco Ianni, già al suo fianco a Roma e in passato, compresa l’esperienza al Chelsea.
Per il possibile bis biancoceleste, lo staff sarà composto anche da Mattia Pasqui (collaboratore tecnico), Davide Losi e Davide Ranzato (preparatori atletici), oltre allo storico preparatore dei portieri Massimo Nenci, che potrebbe essere affiancato da Cristiano Viotti, responsabile dei numeri uno nell’ultima stagione.
Sarri, come cambia lo staff
C’è anche un’ipotesi aggiuntiva: l’ingresso di Gianluca Grassadonia nello staff del Comandante. Sarri ha espresso la necessità di un rinforzo nel gruppo di lavoro, ed ecco spiegata la presenza dell’attuale tecnico della Lazio Women alla cena-vertice di giovedì tra Fabiani, Busardò e Pellegrini, andata in scena a Roma.

Grassadonia è un profilo di fiducia per il direttore sportivo, molto stimato per quanto fatto finora con la squadra femminile: dopo la promozione conquistata nel 2024, è arrivata una salvezza tranquilla nella prima stagione di Serie A. La rosa lo apprezza per la competenza tattica e la gestione dello spogliatoio. In caso di passaggio nello staff della prima squadra, si dovrà però trovare un nuovo tecnico per le biancocelesti.
Rispetto al triennio 2021–2024, non farà parte dello staff Gianni Picchioni, che aveva già lasciato il club con qualche polemica prima dell’addio di Sarri, maturato dopo il ko interno con l’Udinese (1-2) e con la squadra ferma a 40 punti dopo 28 giornate.
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Da lì, la svolta Tudor: subentrato alla 30ª, ha centrato la qualificazione in Europa League, salvo poi rassegnare le dimissioni a fine stagione. E così, tra giri di valzer e ritorni inattesi, la Lazio prova a ripartire con una capriola all’indietro. Ma l’atterraggio, stavolta, potrebbe essere perfetto.