Il mercato della Lazio deve ancora cominciare e Sarri sta studiando quali dei giocatori attualmente in rosa possono tornare utili il prossimo anno per riuscire meglio a mettere in campo il credo tattico
La Lazio, dopo la tremenda delusione arrivata con la clamorosa sconfitta contro il Lecce nell’ultima giornata di campionato, che ha estromesso i biancocelesti dopo otto partecipazioni consecutive dalle manifestazioni europee, ha immediatamente deciso di voltare pagina. Via Marco Baroni e accordo per la risoluzione di contratto, tanto che il tecnico toscano ha già trovato al Torino la nuova sistemazione, e via al sarri bis, con il ritorno in panchina dell’allenatore che soltanto quindici mesi fa rimetteva il suo mandato nelle mani del presidente.

La grande novità di questa nuova stagione è il calcio mercato che si è subito aperto per una prima finestra di trasferimenti dal 1 al 10 giugno, per permettere alle squadre impegnate nella prima edizione del Mondiale per Club di poter migliorare e sistemare le rose che dovranno partecipare al torneo. Non più dal primo luglio, ma subito acquisti e cessioni o la decisione di riscattare eventuali giocatori in prestito. Anche la Lazio, ad esempio, ha già sfruttato questa possibilità riscattando ufficialmente il laterale di difesa Nuno Tavares dall’Arsenal per 5 milioni.
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Sarri bis e la Lazio che verrà
Tutto e subito. Chiuso malamente il campionato, nel giro di una settimana la società ha fatto le mosse in vista della prossima stagione, ha raggiunto l’accordo per separarsi consensualmente da Baroni che ha guidato i biancocelesti nell’ultimo anno e per accogliere, per la seconda volta, Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio. Una rapidità di movimento sorprendente per Lotito che ha meravigliato la stessa tifoseria che ha accolto comunque alla grande il ritorno del Comandante. Adesso però c’è da allestire la rosa adeguata e giusta per il 433 dell’ex tecnico di Juventus e Napoli e decidere anche il futuro di alcuni giocatori presenti in organico. Isaksen e Mandas sono due tra quelli su cui la società sta ragionando di più.

Entrambi sono arrivati proprio con Sarri in panchina e tutti e due hanno faticato non poco ad allinearsi al sistema di gioco del tecnico toscano, anche per la forte concorrenza che avevano nel loro ruolo. Per il portiere greco, arrivato giovanissimo dall’Ofi Creta, avere un portiere di sicuro rendimento come Ivan Provedel è stato sicuramente d’aiuto dal punto di vista dell’ambientamento e per migliorare tecnicamente allenandosi quotidianamente con lui, ma era stato proprio Sarri a scegliere Ivan come sostituto di Strakosha e mai ha avuto la possibilità di mettersi in mostra. Quest’anno con Baroni ha sfruttato alla grande la chance che ha avuto a disposizione, scalzando l’ex portiere dello Spezia dalla porta biancoceleste, ma il ritorno di Sarri potrebbe rimescolare ancora le carte. Ieri intanto, nell’amichevole della Grecia contro la Slovacchia, è risultato decisivo nella vittoria per 4-1 sfornando parate eccezionali e neutralizzando anche un calcio di rigore.
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Gustav re di Danimarca
Più o meno identica la storia recente di Isaksen alla Lazio. Arrivato dopo aver fatto impazzire i difensori laziali nel match di Europa League contro il Midtjylland, ha faticato tanto a entrare nel meccanismo del calcio italiano. La concorrenza di uno dei beniamini della tifoseria biancoceleste come Felipe Anderson ha fatto il resto e la sua prima stagione è stata avara di soddisfazioni. Lo stesso rapporto con mister Sarri non è stato dei più felici complice anche la difficoltà nel comunicare tra l’inglese parlato dal giocatore danese e l’italiano utilizzato dal tecnico toscano per spiegare schemi e tattiche ai suoi giocatori.

In questa stagione l’attaccante danese, una volta conquistata la titolarità, è andato decisamente meglio ed è riuscito a far vedere tutte le sue qualità, risultando anche decisivo in più occasioni con gol che hanno regalato vittorie straordinarie alla Lazio, prima di un fisiologico calo nel finale. Ora ritroverà mister Sarri e dovrà cercare di adattarsi al volere tattico del Comandante, ma al terzo anno nella Capitale, l’esperienza e l’ambientamento nella città di Roma e nel calcio della serie A questa volta potrebbero aiutarlo. Ieri intanto si è tolto la soddisfazione di essere eletto “Man of the match”, nella vittoria della Danimarca contro l’Irlanda del Nord in amichevole, con un gol e un assist. Anche per Gustav questa con Sarri potrebbe essere la stagione della definitiva consacrazione.