Il club biancoceleste è fermo, bloccato da indice di liquidità, costo del lavoro e indebitamento. Come si può provare a sbloccare la situazione? Esistono delle possibili soluzioni. Ecco quali…
Il mercato in entrata della Lazio è ancora bloccato. Il club è fermato da tre parametri: indice di liquidità, indebitamento, costo del lavoro allargato. I limiti sono stati superati e il club biancoceleste non rientra nei parametri federali per l’ammissione ad operazione di trasferimento. La Covisoc guarda con attenzione all’evoluzione della situazione. Se il club non riuscirà a ripianare, non potrà chiudere acquisti entro la sessione estiva. Se ne riparlerà a gennaio.

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A meno che, Lotito e la Lazio non riescano a trovare una soluzione alla situazione e sbloccare l’impasse. Difficile ipotizzare quale possa essere. La Lazio è bloccata dall’indice di liquidità e dagli altri due parametri: ne esiste uno facilmente superabile? Come provare a sbloccarli? Andiamo ad analizzare le possibili soluzioni.
La battaglia politica
Una delle possibilità è cercare, attraverso l’appoggio di altre società che vivono una situazione simile, di spingere affinchè sin da subito (senza aspettare gennaio), ci si allinei ai parametri Uefa ed eliminare in anticipo l’indice di liquidità. Gli altri due parametri (indebitamento e costo del lavoro allargato) non bloccherebbero totalmente la Lazio e potrebbero fotografare in modo più veritiero, lo stato di salute del club.

Situazione fattibile? Difficile dirlo: Lotito è fuori dal Consiglio di Lega e immaginare che i vertici Figc cambino qualcosa che possa agevolarlo, è oggettivamente complicato. Il Ministero dello Sport e il Governo valutano da tempo una commissione per controllare i costi dei club e del sistema calcio, ma sono stati fatti pochi passi avanti e per la stagione 2025/26 il compito è toccato ancora alla Covisoc. Due sentenze del Consiglio di Stato e del Tar del Lazio giocano a suo favore. Ma la battaglia potrebbe essere lunga e difficilmente risolvibile in tempi stretti.
Rimandare tutto a gennaio
La soluzione più semplice è quella di non toccare la rosa attuale, confermare i big, provare a vendere gli esuberi e riuscire in questo modo a ridurre i costi del lavoro e l’indebitamento generale, lasciando in piedi solo l’indice di liquidità, che a gennaio andrà a scomparire. E quindi operare sul mercato nella finestra invernale. Una soluzione più semplice e per certi versi logica. Vendere un big non riuscirebbe a risolvere la situazione. Anche perchè il disavanzo da coprire, sarebbe (come è stato evidenziato da diversi organi di stampa e non smentito dal club) superiore ai novanta milioni di euro.

La Lazio sarebbe costretta a cedere almeno tre big e ripartire da zero. Non potendo contare sui soldi incassati. La logica lascerebbe pensare che, sarebbe molto più conveniente tenere tutti i big, affrontare i primi cinque mesi di stagione con la rosa attuale e poi provare a cambiare qualcosa a gennaio, (se ci si è messi in paro con gli altri due parametri).
Vendere i big e ripartire
Terzo scenario: la Lazio potrebbe vendere almeno due big, oltre alle operazioni di contorno che sta già realizzando (Tchaouna), per raggiungere e avvicinarsi alla cifra necessaria per ripianare. Proviamo a fare un esempio: vendere Rovella all’Inter con la clausola rescissoria (50 milioni di euro), Tchaouna al Burnley (15 milioni), ti garantirebbero una bella cifra (che andrebbe però scorporata dei soldi che la Lazio dovrà versare alla Juve per il riscatto di Rovella). Qualora a queste cessioni si aggiungesse quella di Castellanos (almeno a trenta, trentacinque milioni), il club si avvicinerebbe ai novanta milioni di euro.

Che andrebbero poi raggiunti attraverso altri introiti: uno sponsor, un piccolo aumento di capitale o un investimento di Lotito. Il patron due anni fa sbloccò l’indice di liquidità versando una quota: operazione che sarebbe costretto a ripetere. La Lazio potrebbe ripartire, ma sarebbe costretta a farlo da zero: Rovella verrebbe sostituito da Belahyane e Cataldi (appena tornato alla base), Dia diventerebbe il centravanti titolare, e la Lazio sarebbe chiamata ad acquistare una mezzala (che completerebbe il reparto) e un centravanti che si giocherebbe il posto con Dia.
Scenario complicato, ma non impossibile. Lotito ha davanti a se tre strade da seguire: quale deciderà di prendere? Come pensa di uscire dallo stallo? E soprattutto, avrà l’appoggio completo del tecnico Sarri? Qualora venisse scelto il terzo scenario (vendere e muoversi), il tecnico assumerebbe un ruolo cardine: nella scelta delle possibili cessioni e in quella degli eventuali sostituti. Scenari futuribili e tutti eventualmente realizzabili. Il futuro è ancora tutto da scrivere: il presente è sotto gli occhi di tutti. La Lazio è bloccata sul mercato. Solo Lotito può scegliere il modo per sbloccare tutto.