Il club biancoceleste si trova di fronte ad un bivio: il patron della Lazio è tentato dalla possibilità di effettuare una doppia cessione, per sbloccare indice di liquidità e mercato in entrata. Ecco chi potrebbe lasciare Formello…
Il mercato in entrata continua ad essere fermo. La Lazio, come evidenziato oggi, si trova in una situazione di difficoltà, bloccata dall’indice di liquidità (soglia a 0,3%, ben distante dallo 0,8% necessario), e dall’aver sforato anche la soglia di indebitamento, e quella legata al costo del lavoro allargato. Tre situazioni, che hanno portato il club ad uno stato di immobilismo. Tre le possibili soluzioni, per cercare di superare lo stallo.

La prima prevede una risoluzione istitutizionale, con Lotito sta provando a spingere affinchè ci si allinei ai parametri Uefa e venga eliminato in anticipo l’indice di liquidità (scenario che, in assenza di novità, si verificherà solo a gennaio); la seconda porta allo stallo fino al mercato invernale (senza cessioni dei big e senza acquisti, con il tecnico Sarri chiamato a gestire la rosa attuale, senza nessun nuovo arrivo); la terza dovrebbe invece prevedere una Lazio attiva sul mercato in uscita: con l’intento di racimolare dalle cessioni (e magari attraverso altre soluzioni, come sponsor o investimenti del patron) i fondi necessari per poter sbloccare la situazione e iniziare ad acquistare.
Lazio, una doppia cessione: due big sacrificati per provare a sbloccare il mercato in entrata
Questo tipo di soluzione dovrebbe prevedere almeno la cessione di due big: facile individuarli. Il primo nome potrebbe essere quello di Nicolò Rovella. Il mediano ha mercato (Milan e soprattutto Inter si sono interessati a lui) e potrebbe partire attraverso il pagamento di una clausola rescissoria alta: cinquanta milioni di euro. Soldi freschi, che permetterebbero a Lotito di respirare. Non basterebbero per risolvere la situazione, ma mitigherebbero le problematiche attuali.

Dal punto di vista tecnico si tratterebbe di una perdita significativa. Rovella, rispetto al primo anno con Sarri in panchina, è cresciuto. “Avevo detto che aveva bisogno di una cinquantina di partite giocate davanti alla difesa per crescere. Così è stato”, ha detto il tecnico toscano. Ma rispetto ad altre posizioni, quella occupata da Rovella è la più coperta. La sua cessione potrebbe essere mitigata dal ritorno di Cataldi (che Sarri ha sempre fatto giocare con continuità) e da Belahyane, che per caratteristiche (palleggio, dinamismo, senso della posizione), potrebbe adattarsi perfettamente al gioco del tecnico toscano.
Castellanos in bilico: l’addio è più di una possibilità
Il secondo nome potrebbe essere quello del Taty Castellanos. L’argentino è reduce da una stagione positiva (quattordici gol tra campionato ed Europa League), e si sta giocando la possibilità di partecipare al prossimo Mondiale. Per convincere Scaloni, ha bisogno di giocare un campionato da titolare. Allo stato attuale, non è certo che Sarri punti su di lui: “Castellanos lavora per la squadra e fa i gol facili, Dia segna quelli più facili”, aveva detto il tecnico riferendosi ai due attaccanti.

Ad oggi non ha ancora scelto il titolare. I primi giorni in ritiro saranno decisivi. Nella sua prima stagione a Roma, Castellanos aveva trovato poco spazio con Sarri, chiuso da Immobile. In una recente intervista aveva ricordato con fastidio la scelta di Sarri di restituire la titolarità ad Immobile, quando tornò dall’infortunio. “Un po’ di fastidio, sì. Però noi calciatori dobbiamo accettare le
scelte. Tutti vogliono più spazio, invece conta il bene della squadra. Con Sarri giocavo poco ma era un allenatore di grande esperienza”. Riuscirà a convincerlo a dargli fiducia? Qualora il tecnico optasse per Dia (soluzione non da escludere), Castellanos chiederebbe la cessione.
Le possibili soluzioni in attacco senza Castellanos
Il sacrificio di Rovella e Castellanos potrebbe permettere alla società di incassare un’ottantina di milioni di euro. Soldi ai quali andrebbero aggiunti quelli di Tchaouna e quelli che il club spera di fare attraverso alcune cessioni degli esuberi. Operazioni che permetterebbero alla Lazio di avvicinare la quota dei novanta milioni di euro indicata come soglia da raggiungere per sbloccare la situazione. E’ chiaro che, mentre la partenza di Rovella sarebbe mitigata dalla presenza di due possibili alternative in rosa, un’eventuale cessione del centravanti argentino, dovrebbe portare la società a scegliere un altro attaccante da accompagnare a Boulaye Dia.

Sarri apprezza molto Pio Esposito, in gol con l’Inter nel Mondiale per Club. L’eventuale cessione di Rovella, potrebbe aprire un canale con il club nerazzurro. A meno che la Lazio non punti su un esterno, (Man del Parma?), provando a trasformare Noslin nel vice Dia. Operazioni al momento solo teoriche e difficili da ipotizzare. Per potersi muovere, la Lazio ha bisogno di sacrificare almeno due big. Oltre a chiudere altre operazioni minori in uscita. E’ una corsa contro il tempo: e non è detto che si riesca ad arrivare al traguardo in tempo.