La voce dei tifosi: “Sono arrivato a sperare che la Lazio perda. Voglio l’esasperazione”

La storia di due tifosi, divisi sulla visione dell’attuale momento laziale: Paolo è “esasperato e per me l’obiettivo è solo uno: Lotito deve andare via. Non mi interessa il risultato sul campo”. Pietro la pensa diversamente: “Lotito non mi rappresenta, ma non mi rappresentava neanche Cragnotti. La Lazio siamo noi”

Secondo appuntamento con le voci dei tifosi biancocelesti, che nel momento più intenso della contestazione al patron biancoceleste Claudio Lotito, si dividono tra chi ha deciso di dare fiducia al club e rinnovare il proprio abbonamento, e chi pensa che la Lazio sia arrivata ad un punto di non ritorno, optando per la diserzione dello stadio.

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Tifosi Abbonamento
La voce dei tifosi: “Sono arrivato a sperare che la Lazio perda. Voglio l’esasperazione” – lalazio.com – La Presse foto

Nella prima settimana di vendita degli abbonamenti (destinata ai vecchi abbonati), la Lazio ha fatto registrare numeri superiori rispetto a quelli dello scorso anno. Un dato che è stato accolto con soddisfazione, ma che chiaramente andrà valutato e riletto alla luce dei prossimi step. La Curva Nord ha annunciato una nuova manifestazione contro Lotito, ripetendo quanto fatto lo scorso anno. Molti sono ancora indecisi sulla possibilità o meno di rinnovare l’abbonamento. Ma c’è anche chi, come leggerete nel pezzo, ha scelto una via completamente diversa: arrivare a sperare nella sconfitta, per far aumentare il malcontento e sperare di arrivare alla fine dell’era Lotito.

“Sogno un popolo esasperato che scende in piazza. Se la Lazio perdesse, il rancore crescerebbe…”

Può l’amore arrivare ad un punto di non ritorno e trasformarsi in odio? È possibile arrivare a superare il limite di sopportazione e diventare i più acerrimi contestatori del proprio amore più grande? Rapportandolo tutto al calcio, è possibile farsi accecare dall’odio verso un presidente e trasformarlo in disinteresse per la squadra? Anzi in vera e propria voglia di tifarle contro? Secondo Paolo, uno dei più grandi tifosi della Lazio, fino a poco tempo fa, si. Paolo ha 46 anni. È tifoso laziale da sempre. Da anni segue la Lazio in tutti gli stadi. Ha collezionato decine e decine di trasferte e fino a poco tempo fa non ha saltato una sola gara allo stadio. Per Paolo la Lazio è tutto. Ha iniziato a seguirla da piccolo e la passione per i colori biancocelesti è cresciuta con il passare del tempo. Ma da venti anni a questa parte, con l’avvento di Lotito alla guida del club, la voglia di Lazio si è affievolita. Ha iniziato disertando lo stadio (tranne che per i derby, partite che ha sempre seguito, nonostante la contestazione), per poi passare ad un vero e proprio gufaggio in piena regola. Paolo è arrivato ad un punto di non ritorno. “Ho seguito la Lazio ovunque. Mi sono fatto una marea di trasferte, ma ora non ce la faccio più. Lotito mi ha completamente distrutto”.

Tifosi in trasferta
“Sogno un popolo esasperato che scende in piazza. Se la Lazio perdesse, il rancore crescerebbe…” – lalazio.com – LA PRESSE FOTO –

La lotta contro il presidente viene prima di qualsiasi altro obiettivo. Togliere di mezzo Lotito è prioritario rispetto ai risultati della squadra e per raggiungere questo scopo Paolo si è fatto una sua idea: sperare che la squadra perda per poter cavalcare un malcontento maggiore. “Non mi vergogno a dirlo, ma io sono arrivato al punto di esultare ogni volta che la Lazio prende un goal. Se penso alla prossima partita di campionato spero che la Lazio perda 4-0, che perda anche le domeniche successive, ma per un semplice motivo: io voglio l’esasperazione totale dei tifosi della Lazio. Voglio che si arrivi ad un punto di non ritorno e che la rabbia scateni l’intera tifoseria contro un personaggio che ha tenuto la Lazio in ostaggio per tanti anni”. Il sogno è una manifestazione che coinvolga l’intero mondo biancoceleste. “Sogno un popolo esasperato che scenda in piazza unito e compatto, per arrivare all’obiettivo”.

“Per me Lotito non verrà mai prima della Lazio”

Pietro ha 35 anni, un buon lavoro e una famiglia stupenda: ha una compagna, laziale anche lei, che gli ha regalato lo scorso anno la gioia più grande: diventare padre di una splendida bimba. Segue la Lazio da quando è piccolino e non ha nessuna intenzione di interrompere l’amore verso i colori biancocelesti. “Lotito non è mai stato e non sarà mai il mio presidente. Ma a me non interessa. La Lazio c’era prima di lui e continuerà ad esserci anche quando andrà via. Io non mi sono mai sentito rappresentato dai presidenti: ringrazierò in eterno Cragnotti per ciò che mi ha fatto vivere e non lo rinnegherò mai. Ma non mi sentivo rappresentato neanche da lui, che mi aveva venduto Signori e che mi ha chiamato cliente. Figuriamoci se posso sentirmi mai rappresentato da Lotito. Ma non mi faccio condizionare da lui. L’amore per la Lazio è più forte dell’odio per Lotito”.

Lotito
“Per me Lotito non verrà mai prima della Lazio” – lalazio.com – La Presse foto

Pietro segue tutte le domeniche la squadra. “Da quando ho iniziato a seguire la Lazio non ho perso una partita. Purtroppo per lavoro non sempre riesco ad andare allo stadio, ma quando scende in campo la Lazio per me non esiste altro. Quando undici maglie biancocelesti scendono in campo io mi emoziono: che si giochi per il primo posto o per il decimo io non mi perderò mai una gara della mia squadra del cuore”. Capitolo abbonamento: “Io lo farò: anche se non sono certo di essere allo stadio per tutte le gare, trovo molto più conveniente farlo, rispetto che comprare il biglietto di volta in volta. E poi io sono di una generazione che ha sempre considerato l’abbonamento un atto di fede. E onestamente non ho voglia di cambiare idea”.

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