Da incompreso a risorsa: con Baroni non era considerato, con Sarri cambierà musica?

Con Baroni non veniva preso in considerazione: l’arrivo di Sarri potrebbe cambiare la situazione. E’ partita la rincorsa per un giocatore della rosa biancoceleste

Domani inizieranno i lavori nel centro sportivo di Formello. Gli uomini di Maurizio Sarri si ritroveranno nel quartier generale biancoceleste per iniziare il ritiro pre campionato. Il primo dopo l’addio ad Auronzo di Cadore. Per la prima volta da quando allena la Lazio (considerando i tre ritiri precedenti), Sarri avrà la possibilità di iniziare a lavorare sin dai primi giorni con il gruppo che disputerà la stagione. Il blocco del mercato ha infatti impedito al club di chiudere operazioni in entrata.

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Baroni Sarri
Da incompreso a risorsa: con Baroni non era considerato, con Sarri cambierà musica? – lalazio.com

Contestualmente, Lotito e Fabiani hanno preferito declinare tutte le offerte per i big, consci dell’impossibilità di sostituirli. Sarri avrebbe preferito ritoccare la rosa: acquistare almeno un centrocampista e poi muoversi in base alle eventuali cessioni. Ma sarà costretto a fare di necessità virtù. L’unico aspetto positivo del blocco del mercato è legato proprio alla possibilità di lavorare sin da subito con i calciatori che allenerà nel corso della stagione.

Baroni non lo voleva e lo ha lasciato marcire in panchina: i motivi di una scelta poco comprensibile

Tra questi ce ne sono alcuni in cerca di riscatto dopo la scorsa stagione. Elementi che con Baroni hanno trovato poco spazio, ma sui quali il club punta con decisione. Sarri potrà sfruttare la loro voglia di rivalsa, provando a metterli nelle condizioni di poter lasciare il segno. Il tecnico lavorerà con un gruppo ristretto di titolari. L’assenza di gare infrasettimanali e la sua poca propensione al turnover, lo porteranno a puntare sugli undici titolari e poche alternative. Tra queste, ce n’è una che vuole vedere dal vivo. E che lo stuzzica maggiormente.

Baroni
Baroni non lo voleva e lo ha lasciato marcire in panchina: i motivi di una scelta poco comprensibile – Lalazio.com – La Presse foto

Un calciatore arrivato a gennaio dello scorso anno e che, nonostante l’attesa, non è stato mai realmente preso in considerazione da Marco Baroni, che sperava in un acquisto diverso. Il tecnico aveva chiesto al club un centrocampista fisico e di inserimento, che avesse caratteristiche diverse dalle mezzali a disposizione. Avrebbe allenato volentieri uno tra Folorunsho (andato alla Fiorentina), Fazzini (rimasto ad Empoli e acquistato ora dai viola) e Casadei (che ora ritroverà a Torino).

La voglia di riscatto di Belahyane: dalla panchina con Baroni al ritiro con Sarri

Si è ritrovato invece Reda Belahyane. Un calciatore che già nella precedente esperienza a Verona non aveva mai preso seriamente in considerazione. Baroni non gradì il suo acquisto e agì di conseguenza. Escluse il marocchino dall’elenco europeo e lo utilizzò con il contagocce in campionato. Un’impuntatura che fu deleteria: mentre Guendouzi e Rovella continuavano a collezionare minuti, terminando la stagione in evidente difficoltà fisica e trascinandosi acciacchi, Belahyane marciva in panchina. Fu gettato nella mischia a Bergamo, per sostituire il centrocampista francese, fermato dal giudice sportivo: e disputò una gara quasi perfetta, formando con Rovella una cerniera di metà campo invalicabile.

Belahyane visite mediche
La voglia di riscatto di Belahyane: dalla panchina con Baroni al ritiro con Sarri – Lalazio.com – Official Instagram sslazio

Il giorno successivo Belahyane fu premiato con voti altissimi. Ecco la valutazione del nostro sito: “Belahyane 7,5: Palloni recuperati in quantità industriale e giocati sempre con la giusta misura. Padrone del centrocampo, forma con Rovella una coppia super, facendo aumentare il rammarico per i pochi minuti giocati fin qui”. Era il sei aprile e mancavano sette giornate alla fine del campionato. Molti pensavano che quella prova garantisse a Belahyane un minutaggio maggiore. Ma da quella sfida in poi, in campionato ha collezionato solo sedici minuti. Una decisione oggettivamente poco comprensibile.

Belahyane, Rovella e Cataldi: in tre per una maglia: ecco cosa spera il centrale marocchino

Ora Belahyane spera di avere più spazio: con Sarri si augura di essere preso maggiormente in considerazione. Il centrocampista marocchino, almeno sulla carta, sembra avere molte delle caratteristiche che il tecnico toscano chiede ai suoi registi: velocità di movimento del pallone, tecnica di base, protezione della difesa e buona propensione a recuperare palloni. Manca di fisicità, ma nel Verona di Zanetti aveva dimostrato di saper sopperire a questa mancanza, con la capacità di anticipare goi avversari e di far ripartire l’azione.

Rovella, Belahyane e Cataldi
Belahyane, Rovella e Cataldi: in tre per una maglia: ecco cosa spera il centrale marocchino – lalazio.com – lapresse foto –

Belahyane si giocherà il posto con Rovella, altro calciatore sul quale Sarri punta. Fu proprio lui a lanciarlo nel ruolo di mediano davanti alla difesa. “E’ cresciuto tantissimo, ma io ve lo avevo detto che avrebbe avuto bisogno di una cinquantina di gare in quella posizione per essere uno dei migliori”. Il regista italiano parte avvantaggiato, ma Belahyane sa di potersi giocare le sue carte. Chiede solo maggiore considerazione, senza preclusioni. Nelle precedenti esperienze alla Lazio, Sarri ha sempre alternato i registi davanti alla difesa: nella sua prima avventura utilizzò Leiva e Cataldi, nella seconda satagione schierò con maggiore costanza il regista romano, ma in molte gare decisive puntò su Vecino. Il terzo anno divise le gare tra Rovella e Cataldi. Belahyane spera di riuscire a lasciare il segno.

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La Lazio lo ha acquistato a gennaio dal Verona, pagando una cifra di poco inferiore ai dieci milioni di euro. Crede su di lui e lo affiderà alle mani di Maurizio Sarri, chiamato a farlo crescere e a regalargli maggiore spazio. In un mercato bloccato dal superamento di tre indici, Belahyane può rappresentare a tutti gli effetti il primo, vero, nuovo acquisto della Lazio. Il futuro è tutto nelle sue mani.

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