Pedro, 38 anni di classe e futuro ancora da scrivere

Pedro festeggia il compleanno con il gruppo e si candida per un ruolo centrale. Alla Lazio può ancora fare la differenza, con qualità e intelligenza

Balli, sorrisi e la solita canzone. Pedro ha compiuto 38 anni nella notte tra domenica e lunedì e ha festeggiato come solo lui sa fare: con stile, con il gruppo e sulle note intramontabili di Raffaella Carrà. “Pedro, Pedro, Pedro, Pedro, Pe…”.

Pedro
Pedro, 38 anni di classe e futuro ancora da scrivere (SS Lazio) – Lalazio.com

Non è più solo un tormentone, è diventato un marchio di fabbrica. Un’ovazione in musica che accompagna ogni sua giocata decisiva da quando indossa la maglia della Lazio. Stavolta, l’inno si è trasformato in festa. Su Instagram sono circolate le immagini della serata, tra cui quella – postata da Zaccagni – che ha fatto il giro dei social: Pedro che balla e canta, circondato dai compagni. Energia e spirito da ragazzino, ma con la testa e i piedi di un veterano.

Pedro è tutto questo. E anche di più. Un punto di riferimento nello spogliatoio, un esempio costante per chiunque lo alleni. Baroni lo ha indicato ai compagni come modello da seguire, Sarri – che lo ha lanciato al Chelsea – lo ha voluto fortemente alla Lazio. È ancora capace di spostare gli equilibri. Lo ha dimostrato nella passata stagione, lo ha confermato nelle prime uscite di questa nuova era.

Ha segnato il primo gol stagionale contro la Primavera, e contro l’Avellino due suoi cross dalla destra hanno generato palle-gol nitide. Non è un dettaglio. È il segnale di una qualità che resta intatta. Visione, letture, intelligenza calcistica: doti che in questa rosa possiedono in pochi.

Pedro pronto per una nuova stagione da protagonista

In attesa che Isaksen superi definitivamente la mononucleosi, con Noslin e Cancellieri a contendersi le altre chance, Pedro si candida eccome. Non parte dietro: è in piena corsa. E se Baroni dovesse optare per un cambio modulo, potrebbe persino guadagnare spazio da trequartista o da seconda punta. La storia parla per lui: quando c’è bisogno di un contributo concreto, Pedro non manca mai. Lo scorso anno è stato il suo migliore da quando è in Italia: 14 reti complessive (10 in Serie A, 4 in Europa League) e 4 assist. Numeri da attaccante puro, da giocatore ancora decisivo.

Pedro
Pedro pronto per una nuova stagione da protagonista (SS Lazio) – Lalazio.com

Con Baroni è diventato centrale, quasi imprescindibile. Ha trovato una nuova giovinezza tattica, giocando in alcuni frangenti anche da regista avanzato, sfruttando ogni occasione per incidere. E anche con Sarri, che lo conosce a memoria e sa esattamente come dosarlo, le prospettive sono chiare. Pedro ha lavorato con cura durante il ritiro, dosando gli sforzi senza mai tirarsi indietro. Presente, come sempre.

Sa gestire il suo corpo, ha imparato a farlo. Se resta integro, può replicare – o quantomeno avvicinarsi – ai picchi della scorsa stagione. Dentro lo spogliatoio è una guida. Non servono discorsi altisonanti: basta un tocco, un gesto, un assist per fare la differenza. I più giovani lo osservano, i senatori lo ascoltano. Sarri lo stima profondamente.

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L’età non è un ostacolo. Pedro ha ancora tanto da dare. E la Lazio lo sa bene. Ora si riparte dalla Turchia, dalla tournée che precede la nuova stagione. E da un avversario che per lui ha un sapore particolare: Mourinho. Fu proprio lo Special One a considerarlo fuori dal progetto alla Roma. Un motivo in più per continuare a brillare. E per far ballare di nuovo i laziali, tutti insieme, sulle note della Carrà.

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