Sarri studia la svolta: idea 4-3-1-2, Zaccagni tra le linee

Con Isaksen out e Dele-Bashiru da decifrare, Sarri valuta il 4-3-1-2: idee in evoluzione, Zaccagni e Pedro possibili trequartisti per la nuova Lazio

Era arrivato per favorire l’evoluzione, si sta convincendo che serva una rivoluzione. Sarri – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – riflette sull’opportunità di trasformare il 4-3-3 in 4-3-1-2 per garantirsi un’alternativa concreta, un modulo in più da inserire nel bagaglio. Ha abbozzato qualcosa in allenamento, ha rimandato i test, aspetta il momento giusto per alzare il sipario. La mini-tournée in Turchia complica i piani: con Fenerbahçe e Galatasaray tra oggi e sabato ci sarà poco margine per le prove.

Mattia Zaccagni
Sarri studia la svolta: idea 4-3-1-2, Zaccagni tra le linee (SS Lazio) – Lalalazio.com

La tentazione però è forte, e l’ago della bilancia resta sempre Dele-Bashiru. Da mezzala sinistra continua a essere un enigma. Sarri ne aveva apprezzato l’atteggiamento, il campo sta evidenziando invece le lacune tecniche e di lettura. E con il livello tecnico del centrocampo attuale, Mau si interroga. Ha provato Belahyane mezzala, può adattare Rovella favorendo il rientro di Cataldi da regista – figura rivalutata dal Comandante. Resta l’opzione Vecino. Ma finora le risposte non sono state entusiasmanti.

In più si è aggiunto lo stop di Isaksen, debilitato dalla mononucleosi: ne avrà per circa un mese. Da qui l’idea di “tagliare le ali” e virare su un trequartista. Zaccagni, con il 10 sulle spalle, può diventarlo davvero: agire tra le linee alle spalle di Castellanos e Dia, senza più doversi spartire il posto.

Nell’estate dello stallo e delle risorse limitate, servono idee. Servono intuizioni. E Sarri si sforza per trovarle. Il suo calcio non può prescindere dalla qualità. Non si tratta di estetica, ma di principio. Il passaggio al 4-3-1-2 gli permetterebbe di tenere intatti due blocchi su tre – difesa e centrocampo – e inserire un raccordo naturale tra i reparti.

I possibili trequartisti per la Lazio di Sarri

Zaccagni da ragazzino faceva il 10, prima di specializzarsi sull’esterno. Sarebbe un ritorno al passato. In quel ruolo può starci anche Pedro, che con Baroni ha vissuto una nuova giovinezza giocando più dentro il campo. Dele-Bashiru, con meno compiti da mezzala pura, potrebbe trovare una dimensione più sostenibile. E anche Vecino, in alcune fasi, potrebbe essere avanzato per attaccare l’area, soprattutto nei finali bloccati.

Dele-Bashiru e Belahyane
I possibili trequartisti per la Lazio di Sarri (SS Lazio) – Lalazio.com

È una soluzione che intriga Sarri, perché gli permetterebbe di sdoppiare la Lazio: una fedele al 4-3-3, una più liquida col 4-3-1-2. Quel modulo con il trequartista era il suo marchio prima di innamorarsi (a Napoli) del tridente leggero con Callejon, Mertens e Insigne. Proprio Insigne sarebbe il profilo perfetto per interpretarlo. Ma è un sogno proibito, congelato dai blocchi del mercato.

Lo stop di Isaksen pesa, perché davanti – tolto Zaccagni – le alternative si chiamano Cancellieri, Noslin e Pedro. Il primo sta convincendo più del previsto: approccio buono, atteggiamento giusto. Per la prima volta, Sarri valuta davvero l’ipotesi di tenerlo.

Noslin ha lasciato un segno ad Avellino: il rigore guadagnato all’ultimo respiro è arrivato da una sua fiammata. Ma resta ancora frenato da alcuni limiti tecnici e letture da sistemare. Pedro, dal canto suo, aveva già aperto alla possibilità di tornare trequartista, ruolo già interpretato nel 4-2-3-1 di Baroni.

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«Io posso fare anche il trequartista, per il ruolo di esterno ci sono compagni che ora hanno più forza. Voglio dare il mio aiuto alla squadra, se mi devo adattare in qualche posizione nuova lo farò», disse il 16 luglio, in ritiro. Due settimane dopo, quelle parole suonano come una chiave. Una possibile anticipazione. Di qualcosa che potrebbe accadere. O che forse sta già accadendo.

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