Nelle tante note positive emerse dall’amichevole di ieri sera, forse le uniche note stonate sono arrivate proprio dai due portieri che stanno cercando di conquistare la definitiva fiducia del mister
La Lazio gioca una gara gagliarda a Istanbul contro i campioni in carica turchi del Galatasaray, mettendo in mostra importanti passi avanti nel gioco, nella condizione atletica e nella gestione della partita. La squadra messa in campo da Sarri è per 7/11 la stessa della prima amichevole turca contro il Fenerbahce, a cambiare sono soprattutto i difensori. Si rivede dal primo minuto Romagnoli, che sarà però costretto a saltare le prime due gare di campionato per via dell’espulsione rimediata nell’ultima gara della scorsa stagione contro il Lecce.

Una delle scelte a cui sarà chiamato il tecnico toscano resta quella sul portiere titolare. Fino ad oggi Provedel e Mandas si sono perfettamente alternati e chi è partito dal primo minuto ha sempre lasciato all’altro il posto a inizio secondo tempo, per poi invertire la sequenza nella gara successiva. Una strategia resa obbligatoria dall’impossibilità di cedere due titolari, causa blocco del mercato imposto dalla Federazione alla società, per non far svalutare quello che resterà a fare la semplice riserva.
Una bella prestazione con un unico neo
La Lazio 2.0 di Maurizio Sarri comincia a dare segnali molto incoraggianti. Ieri sera, opposta a un avversario probabilmente più forte, che ha fatto una campagna acquisti quasi faraonica, sicuramente più pronto, visto che il campionato turco comincerà già la settimana prossima, la compagine biancoceleste ha sfoderato una prestazione per certi versi addirittura sorprendente per organizzazione tattica, tenuta atletica e trame messe in mostra. Una partita subito in salita per il gol a freddo subito sugli sviluppi di un calcio piazzato che poteva incanalare la partita in un modo sbagliato, ma che invece ha visto una decisa reazione di Zaccagni e compagni che li ha portati a ribaltare anche meritatamente il risultato nel finale del primo tempo, ammutolendo uno stadio già in formato campionato.

Sarri sta cercando, gara dopo gara, di sciogliere tutti i ballottaggi e i dubbi che si sta portando dietro dall’inizio del ritiro, cercando di trovare un undici titolare dove poi inserire a turno chi dimostra di essere pronto a subentrare. Uno di questi resta sicuramente quello della scelta del numero tra i pali. Fino ad oggi l’alternanza è stata totale, ma ieri sera si è visto qualche scricchiolio di troppo che merita una riflessione.
Un dualismo che non lascia tranquilli
La Lazio ha due ottimi portieri. La base di partenza del ragionamento deve essere questa, perchè anche se Provedel lo scorso anno ha vissuto un periodo di appannamento, dovuto anche a delle problematiche personali, era lui il portiere dei primi due anni di Sarri alla Lazio, quelli dove sono arrivati un quinto e un secondo posto con tanto di record di partite giocate senza subire gol. Mentre Mandas, arrivato giovanissimo a Roma e senza esperienza in un campionato così complicato come quello italiano, ha saputo sfruttare al meglio tutte le occasioni che gli sono capitate, disputando lo scorso anno una seconda parte di campionato da titolare e sempre da protagonista. La mancata qualificazione nelle coppe europee ha dimezzato la possibilità di giocare a entrambi e l’impossibilità di fare mercato impedisce anche di andare a giocare da un’ altra parte.

Il tecnico toscano sta addirittura pensando a una soluzione clamorosa: quella di dividere perfettamente l’impiego dei due numeri uno, 19 partite a testa, per un turn over sistematico, una soluzione davvero mai adottata prima. Certo è che la concorrenza che si è venuta a creare tra i due portieri biancocelesti potrebbe non farli lavorare tranquilli e ieri contro il Galatasaray qualche avvisaglia c’è stata. Alcuni errori significativi oltre che decisivi li hanno commessi sia Mandas, partito nell’occasione dal primo minuto, sia Provedel, entrato a inizio secondo tempo. I due gol subiti restano delle letture sbagliate da parte di entrambi, il portiere greco valuta male un cross che attraversa l’area piccola per arrivare comoda sulla testa del più basso in campo dei ventidue, a un metro dalla linea bianca, e Provedel, forse ostacolato da qualche compagno, non riesce a calcolare in tempo la traiettoria del tiro di Torreira in occasione del gol del pareggio. Inoltre alcune uscite a vuoto, prese mancate, errori gravi in appoggio al compagno con i piedi, per poco non costavano altre segnature. Insomma i due portieroni biancocelesti sono sembrati poco tranquilli.