I biancocelesti hanno il mercato in entrata bloccato, ma le prime amichevoli hanno regalato al tecnico toscano due “nuovi” rinforzi che stanno scalando le gerarchie all’interno della rosa
Un’estate caldissima in casa Lazio e non soltanto dal punto di vista meteorologico. L’impossibilità di acquistare giocatori in questa sessione di calciomercato, a causa del blocco imposto dalla Federazione per aver sforato i tre parametri economico finanziari di riferimento, ha fatto definitivamente esplodere il malcontento della tifoseria contro una gestione, quella del presidente Lotito, ritenuta non più all’altezza del calcio moderno. Un’onta quella del blocco degli acquisti che difficilmente potrà essere dimenticata.
Il ritorno di Maurizio Sarri ha rappresentato così l’unica ancora di salvezza in vista di una stagione che comunque sarà davvero complicata. Anche il tecnico toscano infatti sta cercando di far rendere al massimo l’intera rosa, un gruppo di giocatori che lo scorso anno, con l’ex tecnico Marco Baroni, è arrivato settimo in campionato fallendo all’ultima giornata anche la qualificazione alle manifestazioni europee, che la Lazio centrava da otto partecipazioni consecutive.
Un’annata piuttosto complicata
Un mercato fermo, una piazza che ribolle e una situazione tutt’altro che semplice. La Lazio, in queste settimane di ritiro si ritrova in un limbo difficile da ignorare: con l’indice di liquidità bloccato che impedisce qualsiasi tipo di operazione in entrata, nessun volto nuovo, nessun colpo di mercato da annunciare, nessun parametro zero da poter inserire. La rosa a disposizione di Sarri è la stessa allenata da Baroni lo scorso anno, anzi con qualche esubero da tagliare per esigenze di lista campionato da presentare. Nelle prime amichevoli però si sono messi particolarmente in evidenza due giocatori rientrati dai rispettivi prestiti, Danilo Cataldi, tornato dopo un anno alla Fiorentina, e Matteo Cancellieri, dal Parma.

Gli unici “volti nuovi” a disposizione del tecnico toscano, entrambi reduci da un campionato positivo disputato lontano da Roma e che fin dal primo giorno di ritiro e dalla prima amichevole stanno, giorno dopo giorno, scalando alcune gerarchie che sembravano stabilite nella mente del Comandante. Quello del centrocampista è stato un ritorno gradito anche a tutta la tifoseria, lui che era stato un punto fermo della Lazio seconda in classifica nel 2022/23, con Sarri in panchina. L’esterno, invece, sembrava soltanto di passaggio anche in questa stagione, lui con l’ex tecnico di Juventus e Napoli sulla panchina non ebbe tanta fortuna, ma era giovane e aveva ancora tanto da imparare.
Due nuovi “non acquisti”
L’impossibilità di acquistare nuovi giocatori ha di fatto bloccato anche il mercato in uscita, ecco perchè Sarri sta studiando a fondo tutti gli uomini che ha a disposizione per cercare di far rendere al massimo tutti, sfruttando ogni singola caratteristica di ognuno per il bene collettivo. Nelle prime amichevoli fin qui disputate hanno fatto vedere di essere tornati con lo spirito giusto e si sono calati in una situazione particolare e di emergenza pronti a dare il proprio contributo. Cataldi, plasmato da Sarri proprio davanti alla difesa, ha mostrato una caratteristica importante per il gioco che chiede il tecnico toscano, velocità di pensiero per far camminare il pallone, e in più potrebbe essere rilanciato anche da mezzala, in virtù del fatto che da giovane, nella Primavera biancoceleste, era un trequartista.

Con Belahyane e Rovella in rosa, il tecnico potrebbe sfruttare la sua duttilità anche come incursore, ma è innegabile che sembra il più adatto lì in cabina di regia. Discorso diverso, ma per certi versi analogo, per Cancellieri, che rientra dopo una buona stagione a Parma fatta di 27 presenze e 3 gol e spera in una seconda chance. Il classe 2002, acquistato nel 2022 per 7,5 milioni, ha deluso nel ruolo di centravanti che Sarri aveva provato a impostargli, ma ora potrebbe contendersi una maglia sulla fascia destra con Isaksen, approfittando della partenza di Tchaouna. E la bella prestazione in una gara “vera“, come quella contro il Galatasaray a Istanbul dell’altra sera, sembra aver definitivamente convinto il tecnico e tutto l’ambiente che ora vede l’esterno romano come il nuovo “non acquisto” della Lazio.