Il giovane centrale danese sembra aver già capito i movimenti che deve fare in difesa e il tecnico è rimasto stupito da così tanta semplicità
E’ bastato davvero poco. Qualche minuto, qualche accelerazione, inserimento, qualche anticipo ma soprattutto l’attenzione con cui seguiva scrupolosamente Gila e Romagnoli quando bisognava restare in linea, alzarsi o quando era giusto mettersi nella condizione di fare la diagonale, di accorciare e tenere la linea dagli altri reparti. E’ bastato questo a Maurizio Sarri per restare a bocca aperta dopo appena cinque giorni di ritiro e ammirare Oliver Provstgaard. Già perché il danese, sarà per l’età e l’elasticità mentale nordica, aveva già capito tutto o quasi di quello che voleva l’allenatore in mezzo al campo. E riuscirci dopo poco tempo per quel che riguarda la linea difensiva e i movimenti che pretende Sarri, è tanto. Perfino il tecnico stentava a credere che il centrale avesse capito e si muovesse come se giocasse con lui da tanto tempo.

Sembra poca roba, ma in realtà è parecchio soprattutto per Maurizio Sarri. Basti pensare che per il danese non ha mai fermato l’allenamento per far capire cosa volesse o meno, per Nuno Tavares o Dele Bashiru non fa che fermarsi almeno una volta ciascuno perché c’è qualcosa che ancora non capiscono, soprattutto quando la squadra deve difendersi da una ripartenza. C’è chi resta fermo nella sua zona chi corre all’indietro senza vedere come è posizionata la squadra. Piccoli dettagli che sono al centro della perfezione sarriana. Ma tutto questo, il buon Provstgaard sembra averlo capito.
Oliver è già pronto per il campionato
Una bella scoperta per il tecnico della Lazio che, dopo che si è fatto male Patric e con la possibilità di restare con Gigot, aveva già intuito che davanti c’era un giocatore importante ma non pensava che potesse essere già così pronto. E’ giovane, un 2003, poca esperienza in serie A, ma si muove in campo come un veterano e fa tutto quello che dicono i compagni più esperti da Gila e Romagnoli, soprattutto con quest’ultimo c’è una bella intesa, tanto che Oliver spesso si confronta col leader difensivo anche fuori dal campo. E anche questa è una cosa che Sarri ha notato e l’ha entusiasmato.

Con il Como, la prima di campionato, toccherà a lui giocare titolare in difesa con Gila per via della squalifica di Romagnoli sia per la gara del Sinigaglia, ma anche quella interna col Verona. Per Provstagaard è una grande occasione e cercherà di non sciuparla. Vuole cercare di stupire e fino adesso ci è riuscito benissimo.