Uno dei più attesi da parte dello staff tecnico è il terzino portoghese che ha fatto un pre-campionato un po’ troppo scolastico
Non è un esame, ma qualcosa che, in qualche modo, gli si avvicina. Col Burnley, Maurizio Sarri vorrebbe vedere qualcosa di diverso dalla sua squadra, magari più ordine e ritmo allo stesso tempo, tentando di essere rigorosi in difesa e con qualche guizzo in avanti. Un po’ quello che si è intravisto nel primo tempo con il Galatasaray ma cercando di alzare il ritmo e provando a intensificare di più le giocate e i movimenti. Sono in diversi sotto osservazione, ma qualcuno in particolare e tra questi c’è senza dubbio Nuno Tavares.
Per il tecnico è stata una bella scoperta dal punto di vista del lavoro, ma non basta solo questo bisogna fare un passo in avanti e l’allenatore con questa amichevole inglese e con quelle più avanti prima del Como si aspetta qualche risposta decisa. Non che il portoghese non si sia impegnato o che non abbia fatto vedere quello di cui è capace, ma Sarri vorrebbe cominciare a intravedere fase difensiva di un certo livello ma anche quella offensiva. Un po’ quello che fa Lazzari, ma con un passo e un tasso di qualità diverso.
Tavares sotto esame per la fase offensiva
Sembra quasi che Nuno Tavares in questo momento sia più concentrato a imparare e non sbagliare nulla nella fase difensiva per dimenticare o quasi quella offensiva, dove l’anno scorso nel periodo iniziale con Baroni ha fatto vedere cose incredibili. E’ l’, in quella circostanza, che il terzino portoghese ha fatto innamorare la gente laziale. Ecco, diciamo che Sarri vorrebbe vedere qualcosa del genere anche perché, a parte la sua definizione di anarchia sul portoghese, vorrebbe vedere qualche guizzo offensivo di livello anche perché questa Lazio se non fa qualcosa di diverso e di imprevedibile lì davanti rischia di essere un po’ troppo piatta. E quel qualcosa potrebbe arrivare proprio da Nuno Tavares.
D’altronde se non si sfruttano a dovere le cavalcate offensive di Tavares, la Lazio potrebbe davvero diventare imprevedibile. Quando Sarri ha parlato di anarchia, si riferiva più che altro al lato del lavoro sul campo, mentre quello legato alle partite dovrà essere disciplinato ma chi ha pensato che il tecnico voglia legare il terzino ha sbagliato di grosso. Bene le folate offensive accanto a Zaccagni ma fatte con disciplina, poi una volta sganciato è libero di andare. Questo almeno vorrebbe vedere.
