Il terzino montenegrino è pronto per l’inizio della nuova stagione. La nona consecutiva con la maglia biancoceleste: “Sarri non è cambiato. Ecco quello che ci ha detto”.
Il 13 agosto del 2017 Adam Marusic giocò la sua prima gara ufficiale con la maglia della Lazio, alzando al cielo la Supercoppa Italiana al termine di una vera e propria battaglia con la Juve, chiusa grazie ad una rete di Alessandro Murgia nei minuti finali. A distanza di otto anni da quella sfida, il terzino montenegrino è pronto ad iniziare una nuova avventura con la casacca biancoceleste e ad iniziare la sua nona stagione nella capitale.

Marusic ha rinnovato il contratto con il club capitolino ed è reduce da una stagione positiva: con Baroni si è confermato come uno dei leader del pacchetto arretrato, ed ha chiuso la scorsa stagione mettendo a referto anche quattro reti: il suo record personale nel campionato italiano. Con 316 presenze, il terzino montenegrino si trova ad un passo dalla top ten dei calciatori con il maggior numero di gare giocate nella storia del club. Al termine della prossima stagione potrebbe scalare diverse posizioni: D’Amico, al decimo posto, è a quota 338, Marchegiani a 339, Immobile a 340, Milinkovic a 341 e Puccinelli (al sesto posto) è fermo a 342 gare. Se Marusic dovesse superare le 26 presenze stagionali, diventerebbe il sesto giocatore per presenze, nella storia della Lazio.
“A Como per vincere: noi siamo la Lazio”
“Abbiamo lavorato un mese intero insieme e abbiamo lavorato bene. Rispetto all’inizio ci sono molto calciatori che non avevano mai lavorato con Sarri, che sono cresciuti tanto“, ha detto il terzino montenegrino. “Per noi difensori è cambiato poco. Certi meccanismi li conoscevamo. L’unico nuovo è Provstgaard: noi conoscevamo cosa chiedeva il mister e i suoi schemi difensivi. Quindi è stato tutto più facile”. Marusic è stato testato anche da centrale: “Ho parlato con il mister e mi ha chiesto una mano, nel momento in cui Patric e Gigot erano fuori. Gli ho detto che potevo provarci ma che avevo bisogno di prove e tempoi. Ci ho messo un pò, ma credo di aver capito cosa chiede il mister. Fino ad oggi avevo giocato come terzo centrale in una difesa a tre con Inzaghi. Questo ruolo è tutto diverso”.

Tra i terzini, c’è la bella sorpresa Tavares: “Sta lavorando tanto e si è mosso molto bene. Sabato avremo una partita (con l’Atomitros ndr.) che dovremmo affrontare come una gara di campionato. Ormai manca poco: a Como avremo una gara complicata, contro una squadra che ha preso tanti giocatori nuovi. Per noi non sarà semplice”. Sulla squadra di Fabregas: “Abbiamo massimo rispetto per il Como, ma noi siamo la Lazio e andremo li per cercare di vincere”. Cosa signfica per Marusic essere della Lazio? “Io sono qui da tanti anni e sono orgoglioso di essere qui da tanto tempo. Voglio sempre migliorare e dare il massimo”.
Marusic, Sarri e l’obiettivo: “Vogliamo l’Europa: puntiamo ai primi quattro posti”
Per Marusic non esiste un momento più bello in questi nove anni: “Io metto sempre avanti a tutto la squadra. E quindi non ci sono momenti personali che ricordi con maggior forza. Sicuramente quando abbiamo vinto i tre trofei è stato importantissimo”. La Lazio ripartirà con la carica di oltre 28.000 abbonati. “Quando esci dagli spogliatoi e vedi tutta questa gente sigli spalti, sai che devi dare tutto. Per loro e per questa maglia”. Per Marusic l’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo tornare in Europa e puntare ai primi quattro posti. Questo deve essere il nostro obiettivo: vediamo se stavolta ci riusciremo”.

Marusic punta sulla crescita di Cancellieri: “Punto su di lui: mi sembra un altro giocatore rispetto a quello che avevo visto tre anni fa. Può essere il suo anno: come quello del Taty. Il mister? E’ carico e vuole fare bene. Mi piace tanto lavorare con lui. Se è cambiato rispetto a prima? Non credo, mi sembra sempre il solito. Quando è venuto da noi ci ha detto subito che il mancato mercato non deve essere un alibi e che quello che è successo non deve interessarci”. Sull’obiettivo personale: “Spero di stare bene, di giocare tante gare e di essere al cento per cento per aiutare la squadra. Questo è il mio unico obiettivo”.