Il giocatore della Lazio che tanti amano si prepara alla sua quinta stagione in maglia biancoceleste e vuole che sia perfetta
L’età avanza e quando sente un piccolo fastidio o qualcosa che non va, si accendono tanti allarmi e decide di fermarsi per non rischiare nulla. E’ quello che è successo a Pedro, tanto che Sarri e lo staff medico hanno deciso di bloccarlo e di non fargli rischiare nulla. Si tratta di un semplice affaticamento, un piccolo fastidio che lo spagnolo ha avvertito nella zona dell’adduttore. Ed è normale che dopo Vecino ce ne sia stato un altro, non certo perché sono i due più grandi anzi è una casualità, solo che in questi ultimi dieci giorni con le amichevoli che ci sono state, lo staff ha cercato di forzare un po’ la mano sulla parte atletica. Un programma piccolo ma intenso che era previsto, un leggero sovraccarico di lavoro che in questo periodo non solo è normale, ma necessario. A piccoli step.

Pensare che un anno fa, la Lazio, sotto sotto, sperava che Pedrito seguisse Luis Alberto e compagni, non perché non ci tenesse, solo che considerava esagerati i quasi tre milioni di euro d’ingaggio per uno vicino al 40 anni. Un ragionamento naturale, non per Marco Baroni che ci aveva parlato e insistito affinché rimanesse. E ha fatto bene. Per la Lazio è una fortuna avere un giocatore di questo livello e di questa competenza e conoscenza calcistica, ma soprattutto esperienza. E per fortuna, Pedro è rimasto alla Lazio, anche perché senza i suoi gol e i suoi assist probabilmente la cavalcata in Europa e quella in campionato non sarebbe stata così avvincente come in realtà è accaduto.
Pedro riflette per il 2026: giocatore o altro?
Senza le prestazioni, le reti e gli assist di Pedro, la Lazio forse sarebbe andata ancora peggio. Ripetere quanto fatto un anno fa è complicato anche se da un intramontabile Pedro ci si può aspettare di tutto, ma realizzare 14 reti come è accaduto nella stagione scorsa, sarebbe da leggenda. Lui nella Capitale sta bene, mai pensato che si potesse trovare così bene e avere un gruppo così affiatato come c’è nella Lazio. “La verità è che sono felice di stare in una città come Roma, mi sento bene e a mio agio alla Lazio dove posso esprimermi come desidero e come sono, in campo e fuori”, le parole del giocatore biancoceleste.

E’ stato l’unico che ha parlato di Champions, anche perché pure all’interno dello spogliatoio se ne parla, ma non tanto per chiacchierare ma perché credono che possono fare una buona stagione con Sarri. Lui, lo spagnolo, si sta preparando affinché sia la stagione perfetta, anche perché crede che sia l’ultima ma non è così sicuro, visto che vuole sentirsi come sta a fine anno. Ma ogni tanto riflette sul da farsi e anche sull’opportunità che gli darebbe la Lazio per restare come dirigente o come allenatore dei ragazzi, una cosa quest’ultima che lo stuzzica parecchio. Ma non ha deciso. Di sicuro vorrà restare nel mondo del calcio e anche l’idea di restare a vivere a Roma non gli dispiace.