Nel corso dell’estate sono emerse in modo chiaro, le scelte del tecnico della Lazio in vista della prossima stagione. Sarri ha scelto i suoi pretoriani
In un’estate fatta di dubbi, poche certezze, delusioni e tante speranze, la Lazio si avvicina all’esordio in campionato: la prossima domenica i biancocelesti di Maurizio Sarri se la vedranno con il Como di Fabregas. La squadra che ha vissuto una situazione completamente opposta rispetto a quella dei capilini. I lombardi si sono mossi con forza sul mercato, spendendo 104 milioni di euro per acquistare i propri rinforzi. Sarri ha dovuto invece lavorare con un gruppo che era stato studiato per un altro tecnico. Nel corso del ritiro pre campionato ha però studiato la squadra e trovato alcune risposte. Comprese quelle legate ai suoi fedelissimi.

Sarri dovrà iniziare la stagione (sperando che a gennaio il club riesca a completare qualche acquisto), con la rosa che ha chiuso lo scorso campionato al settimo posto. L’unico vantaggio per il tecnico toscano, rispetto a quando Baroni iniziò la scorsa stagione, è che molti componenti della rosa attuale, avevano già avuto modo di allenarsi con lui, prima delle dimissioni del marzo 2024. I volti nuovi, che ha studiato con attenzione in ritiro, sono quelli arrivati dal mercato scorso.
Tutti i dubbi di Sarri
Molti i dubbi e i ballottaggi che il tecnico non ha ancora risolto. A partire dal ruolo del protiere. Con lui, nelle ultime due stagioni a Roma. aveva sempre giocato Provedel. Il numero uno italiano era un fedelissimo del tecnico toscano. Ma Sarri ha ritrovato un Mandas completamente diverso da quello che aveva lasciato: più maturo e con una maggiore esperienza. Fu proprio Sarri a farlo esordire in Coppa Italia (in un derby con la Roma), ed oggi non può che constatarne la crescita. La sensazione è che Provedel resti in vantaggio (anche se nelle amichevoli il tecnico ha sempre alternato i due portieri), ma non si escludono sorprese.

Come a centrocampo (nel ruolo di mezzala sinistra) e in attacco. Nelle prime quattro amichevoli (fatta eccezione per la sfida con l’Avellino dove li mise entrambi), Sarri ha sempre alternato Dele Bashiru e Vecino, facendogli giocare un tempo a testa. Con il Burnley e oggi (a Rieti con l’Atomitros), l’assenza dell’uruguaiano ha spalancato le porte al nigeriano. I due restano in ballottaggio. Come Dia e Castellanos. Sarri spera che dall’ultima amichevole arrivino segnali incoraggianti dai due attaccanti: entrambi a secco nel pre campionato.
Sarri ha scelto i suoi fedelissimi: due giocatori sono certi della maglia da titolare
Il tecnico toscano ha scelto senza indugi i suoi fedelissimi. E ripartirà da due calciatori che aveva già allenato e che rappresentano delle certezze. Uno a centrocampo e uno in attacco. Sulla mediana, fermo restano il ballottaggio sul centro sinistra (Dele Bashiru – Vecino) e quello in mezzo (con Rovella che parte però nettamente favorito rispetto a Cataldi), l’unica certezza si chiama Guendouzi. Il francese è un titolarissimo. I fantallenatori sono avvisati: il centrocampista (senza contare squalifiche e infortuni) rischi di saltare pochissimi minuti in stagione. “Serve il guinzaglio per fermarlo, ha un’energia che trascina anche ai compagni”, aveva detto prima della partenza della stagione, riferendosi al francese.

Il secondo insostituibile, al quale però Sarri chiede un segnale di ripresa, è Mattia Zaccagni. Anche in qusto caso, il consiglio ai fantallenatori è di puntare forte sul capitano, vero padrone della fascia sinistra. Zaccagni è reduce da un periodo negativo. Da febbraio (ultimo gol segnato nella trasferta di Milano) a maggio si è spento, bloccato dalla pubalgia. L’intervento al quale si è sottoposto ha risolto il problema, ma gli ha fatto perdere giorni preziosi di preparazione. Che sta provando a recuperare. Questa stagione è fondamentale per lui: si gioca la credibilità e un posto ai Mondiali.