Il tennista italiano ha alzato bandiera bianca nel corso del match con Alcaraz, valido per la finale del torneo di Cincinnati
Il volto con il quale è sceso in campo insieme a Carlos Alcaraz non lasciava presagire niente di nuovo: il primo punto con una stecca inaspettata, i doppi falli, i cinque game consecutivi persi e i due break concessi a zero. Anche uno spettatore meno attento avrebbe capito che Jannik Sinner non stava vivendo un buon momento. Dopo cinque game il tennista italiano ha detto stop. Ha alzato bandiera bianca, ritirandosi proprio nel corso dell’atto conclusivo del torneo.

Brutto colpo per Jannik Sinner, costretto al ritiro nel corso della finale a Cincinnati. Il tennista azzurro si è fermato dopo il quinto gioco del match con Carlos Alcaraz. Sul punteggio di 5-0 a favore dello spagnolo, il numero uno del mondo ha alzato bandiera bianca. “Ci ho provato, l’ho fatto solo per i fans, ma non riuscivo”, ha detto il tennista italiano a Carlos Alcaraz, che era venuto a sincerarsi delle sue condizioni.
Un match che si è trasformato in una vera e propria agonia per il tennista italiano, che ha tentato fino all’ultimo di restare in piedi. “Chiedo scusa a tutti, ma non ce la faccio più”, ha detto ancora l’azzurro ai medici che hanno cercato di verificare le sue condizioni di salute. Sinner, pochi minuti prima aveva rinunciato a rincorrere una palla giocata da Alcaraz, poi si è toccato ripetutamente il costato. Il volto tirato, il respiro affannato. Sinner non stava bene, era evidente. Ed ha detto stop.
Sinner, le parole e la spiegazione del forfait
Al termine della gara ha parlato ai tifosi, spiegando le sue condizioni e i motivi che lo hanno portato allo stop: “Da ieri non mi sentivo bene, speravo di migliorare, ma non è stato così. C’ho provato, ma mi dispiace tanto: soprattutto per voi (ha detto al pubblico ndr.) che domani magari andrete al lavoro e ci tenevate a vedere questa sfida”. Sinner si è poi rivolto ad Alcaraz. “Carlos, so che non avresti voluto vincere così, ma ti auguro il meglio”, parole accompagnate da un colpo di tosse.

“Voglio ringraziare anche il mio team per il sostegno e per aver capito oggi la situazione. Mi dispiace deludere, ma a volte capita e bisogna accettare la situazione. E’ stato uno dei ornei più caldi che ho mai giocato. Grazie per il sostegno, per l’organizzione e per le persone che sono venute. Grazie ai raccattapalle, a quelli che lavorano dietro le quinte. Arrivederci al prossimo anno, sperando di essere in condizioni migliori”.