Il vecchio giocatore biancoceleste è ottimista sulla prima di campionato ma ha delle perplessità sull’assetto e sui giocatori a disposizione
“Non sono pessimista sulla sfida col Como, per molti è una squadra da temere, ed è un bel progetto ma anche se la Lazio non ha fatto mercato, resta così com’é più attrezzata, più esperta e per me ancora più forte dei lombardi anzi se devo essere sincero rimarrei male se i biancocelesti non dovessero vincere…”. Sicuro del fatto un ex che adora e stima Maurizio Sarri come pochi altri allenatori, tanto che quando è stato ufficializzato il suo ritorno Roberto Rambaudi, pur restando dispiaciuto per come era finita per Baroni, è stato contento per il rientro del tecnico toscano anche perché “non era giusto come aveva concluso la sua avventura alla Lazio, è uno che può dare tanto ancora nel calcio“.

E così è stato, anche se lo stesso Rambaudi non ha mai dimenticato il lavoro fatto da Baroni che, a suo parere, è “stato molto meno drammatico e disastroso come qualcuno ha detto sbagliando, anche perché non era vero che la Lazio giocava male o avesse fatto delle gare così da dimenticare, era un lavoro appena iniziato e non è stato per niente da buttar via anzi“, ma ora c’è Maurizio Sarri alla guida e tutto, in qualche modo, dovrà essere cambiato e ridistribuito nel migliore dei modi anche perché dove l’anno scorso ci sono state delle mancanze, magari “mister Sarri può lavorarci sopra in un altro modo ed essere un valore aggiunto“.
“Squadra buona non so quanto ideale sia il 4-3-3”
L’ex giocatore della Lazio non è però molto convinto del modulo rispetto ai giocatori che ha a disposizione il tecnico toscano, anche rispetto a quanto avevano fatto vedere l’anno scorso con Baroni. “Credo e sono convinto che la Lazio resti una buona squadra – ha spiegato Rambaudi -, ma non so se questo modulo di Sarri possa essere idoneo per interpreti come Rovella, ad esempio, o anche come Dele Bashiru, molto più idonei con un assetto simile a quello che c’era l’anno scorso dove qualche cosa di buono era stato fatto, almeno nel gioco e nell’interpretazione del gioco offensivo“.

Per l’ex calciatore della Lazio avere il mercato bloccato è stato un handicap ma al tempo stesso i giocatori che ne fanno parte “restano alcuni di loro dei giocatori di livello” e il riferimento è a gente come Zaccagni, Pedro, Romagnoli, Gila, lo stesso Rovella e Guendouzi, anche perché con questi la formazione biancoceleste “potrebbe comunque fare una buona stagione alla guida di Sarri”. L’unica cosa che lo lascia un po’ perplesso anche “vedendo un po’ di amichevoli di questa estate della Lazio” è che, a suo parere”, “per le caratteristiche dei giocatori che ci sono, una squadra di Sarri deve essere un po’ più aggressiva rispetto a quello che si è intravista ma è anche vero che è calcio estivo, ora ci sarà il campionato e si vedrà, già a Como”.