Fuorigioco e proteste, è subito caos: “Il Var è una barzelletta”

La prima giornata di campionato ha acceso le polemiche arbitrali: dal gol di Castellanos a quello del Napoli di De Bruyne, fino al vantaggio della Juve

Prima giornata di campionato e prime polemiche arbitrali. Nonostante i faccia a faccia tra i rappresentanti dell’Aia e i calciatori, ffettuati prima dell’inizio del campionato (a turno uno degli arbitri si è presentato nelle sedi dei ritiri delle varie formazioni per spiegare le nuove regole e le varie interpretazioni), il primo turno della nuova stagione, ha riservato le solite ed immancabili recriminazioni e polemiche.

Gli episodi più discussi del primo turno di campionato
Fuorigioco e proteste, è subito caos: “Il Var è una barzelletta” – lalazio.com –

Come da tradizione, è la Var e soprattutto il suo utilizzo ad essere al centro delle discussioni. Tifosi e addetti ai lavori non hanno fatto altro che lamentarsi delle prime decisioni: a far clamore sono state soprattutto alcune scelte relative all’interpretazione del fuorigioco. Tre i casi che sono finiti sotto la lente di ingrandimento: il gol annullato a Castellanos in Como – Lazio, per una piccolissima porzione di spalla in offside dell’attaccante argentino; la seconda rete del Napoli contro il Sassuolo, e il gol che ha permesso alla Juve di sbloccare il risultato nella sfida casalinga contro il Parma.

“Il Var usato così diventa una barzelletta”

“Partiamo subito da un presuppostoè stato detto in un’accesa diretta su Radio Olympia – il gol della Lazio di Castellanos era da annullare. Chi si lamenta, sbaglia”, è stato ribadito, rispondendo ai messaggi degli ascoltatori che protestavano. “Il calciatore, secondo quanto è stato evidenziato, è partito con una piccola porzione di spalla oltre l’ultimo difensore del Como: è una situazione sulla quale non si può discutere. Certamente è stato sfortunato e potremmo dibattere quanto vogliamo sul frame giusto in cui fermare le immagini: ma se il metro di giudizio è sempre lo stesso, una volta avrai un episodio a favore e una volta contro. L’importante è che il giudizio sia sempre basato sugli stessi parametri”.

Diverso invece il discorso, sulle interpretazioni di altri episodi: “Il gol della Lazio era da annullare, ma onestamente – è stato ribadito a Radio Olympiacome è possibile che la seconda rete del Napoli sia stata convalidata. Sul cross di De Bruyne, Lucca parte in netto fuorigioco, oltre tutti i difensori del Sassuolo. Ed è sulla traiettoria. Quanto meno ostacola i difensori che provavano ad intervenire. Come si fa a giudicare quella posizione ininfluente? Cosi si rischia di trasformare tutto in una barzelletta”. Dubbio che è stato ribadito da molti ascoltatori. “Queste sono le cose che fanno discutere e che porteranno a sempre a polemiche. Come ha fatto il Var a non intervenire? Fino a quando sul fuorigioco non ci sarà una valutazione oggettiva dei fatti e non soggettiva, ci saranno sempre episodi discutibili. Per fortuna che quello è stato il gol del 2-0 e non quello decisivo che ha sbloccato il risultato. Altrimenti le polemiche sarebbero state ancora più vibranti”.

Il Var e i calci d’angolo: “Se è evidente, perchè non intervenire?”

Come è successo a Torino. La Juventus ha sbloccato nella ripresa il risultato contro il Parma, grazie ad una girata di David, su assist di Yildiz. Azione nata da un corner, che ha scatenato le polemiche e assegnato nonostante una posizione di fuorigioco (piuttosto evidente) di Kelly. “Se il Var è chiamato a risolvere queste situazioni, come fa a rimanere in silenzio quando ci sono fatti così evidenti? Capisco che per indicazioni, gli uomini davanti allo schermo non intervengomo sui corner…ma quanti gol arrivano su calcio d’angolo”?

La sala Var durante le gare
Il Var e i calci d’angolo: “Se è evidente, perchè non intervenire?” – lalazio.com – Ansa Foto

Un particolare spesso decisivo per andare a segno e sbloccare molte gare: “Se in Sala Var si rendono conto che un calcio d’angolo non c’è, e vale anche per le deviazioni degli attaccanti sui rimpalli, perchè non si può comunicare all’arbitro la decisione? Almeno quando è evidente. Sicuramente si eviterebbero polemiche postume. Come in questo caso”.

E’ nato un “mostro”

Dello stesso parere anche Andrea Balzanetti, ex caporedattore del Corriere della Sera e cronista che segue da anni la Lazio: “Faccio una premessa: da ragazzo ho fatto l’arbitro e quindi conosco perfettamente la possibilità di sbagliare anche in situazioni dove sembrerebbe impossibile fare errori. Per questo motivo non ho mai contestato nessun arbitro. Poi però è arrivato il Var dove non decidono più due soli occhi in un secondo, ma mille occhi con il tempo necessario per correggere gli errori umani. Finalmente i campionati regolari e in pensione la tanto sbandierata sudditanza psicologica a favore delle solite squadre”.

Il designatore degli arbitri Rocchi
E’ nato un “mostro” – lalazio.com – Ansa Foto

Ma le cose non sono andate così: “E invece abbiamo assistito alla nascita di un “mostro”, dove grazie ai vari misteriosi protocolli si giustificano errori evidenti degli arbitri che casualmente sono quasi sempre a favore delle solite squadre. L’esempio perfetto del fallimento del Var viene proprio da Como-Lazio, partita che doveva essere sospesa per manifesta inferiorità della Lazio. Come spiegare il mancato rigore su Castellanos? Dal vivo (con i miei due occhi)non mi sembrava fallo, ma poi dopo aver rivisto (con mille occhi) l’azione da varie angolazioni e velocità ho scoperto che c’erano almeno due falli nettissimi. Incredibile”.

La differenza di valutazione sul fuorigioco: “Era meglio la sudditanza psicologica”

Il gol annullato alla Lazio nella ripresa, è arrivato nella stessa giornata in cui si sono consumate altre scelte: “E poi quel annullato al Taty per un fuorigioco millimetrico che lascia sempre il dubbio sull’attimo del fermo immagine. Bravo il Var ad individuare quel millimetro, peccato che poi su altri due campi i mille occhi si sono persi (?) fuorigioco nettissimi favorendo Napoli e Juve e punendo guarda caso due neopromosse. E tutti zitti perché ha deciso il Var che non sbaglia mai. Un sistema di controllo perfetto del campionato tipo Grande fratello”.

Arbitri in campo prima dell'inizio di un match
La differenza di valutazione sul fuorigioco: “Era meglio la sudditanza psicologica” – lalazio.com –

“Eppure – conclude Balzanetti – basterebbe poco per eliminare ogni sospetto. Allargare la sala Var ad un rappresentare delle squadre in campo e rendere pubblico in tempo reale quello che succede a Lissone. Già so che mi diranno che ciò allungherebbe i tempi ecc ecc. E allora meglio tornare ai due soli occhi perché nel calcio del Var se è vero che (almeno) quattro occhi vedono meglio di due, è vero anche che misteriosamente gli errori arbitrali fioccano ogni settimana. Più dei bei tempi della sudditanza psicologica”.

Gestione cookie