Nella serata infausta di Como, qualcosa, seppur minima, da salvare c’è e si tratta di uno dei pochi giocatori che ha dato qualche risposta
A rivedere la gara col Como a distanza di ore, si fa fatica vedere il bicchiere con qualche traccia di elementi, ma qualcosa s’intravede nella disfatta generale ed è, oltre alla conferma di Provedel, che ha evitato un passivo più pesante con le sue parate, la prestazione del giovane Provstgaard. Le sensazione che Maurizio Sarri aveva su questo ragazzo non sono state sbagliate. Non che abbia fatto la partita del secolo o interventi prodigiosi da ricordare, ma non è andato oltre a quello che doveva fare, si è limitato a fare il suo e non andare sopra le righe, con interventi rischiosi o altro. Avrà fatto anche il compitino, come sostiene qualcuno, ma l’ha fatto comunque in modo ordinato e senza sbavature.

Tra lui e Gila, ad un certo punto della gara, il veterano sembrava il danese e non lo spagnolo che sul primo gol non è proprio impeccabile. Forse nemmeno Oliver, ma dalla sua ha la giustificazione che è un modulo e un modo di stare in campo a difendere a cui non è proprio abituato. Al tecnico è piaciuta la maniera di controllare la sua zona e i pericoli che arrivavano e non ne ha corsi così tanti e tutti quelli che a cui ha dovuto controbattere se l’è cavata abbastanza bene.
Provstgaard l’unico a salvarsi, col Verona c’è
Pulito, ordinato e sempre al posto giusto nel momento giusto. Sul gol è vero che l’infilata arriva nella sua zona ma lì è anche Gila che deve cercare di prevenire e correre all’indietro prima, proprio mentre Paz dà il via alla verticalizzazione. Per il resto il danese ha fatto il suo e non ha demeritato affatto per essere la sua prima gara dall’inizio. In tanti potevano smarrirsi in una situazione così delicata e in una partita così difficile e dal ritmo arrembante, invece si è messo lì a distribuire i palloni quando era necessario e a fermare le azioni offensive quando ce ne era bisogno. E nella sua zona c’era anche Tavares che a difendere non è proprio il massimo.

L’unico elemento che si è salvato insieme a Provedel. E da lui Sarri ripartirà anche col Verona. Il giovane danese se l’è meritato sul campo. Uno dei pochi, se non l’unico.