Sarri è stufo: contro il Verona sarà l’ultima prova d’appello per un giocatore

Dentro o fuori: la sfida contro il Verona, valida per la seconda giornata di campionato, rappresenta già un test fondamentale per un giocatore. Che fino ad oggi non ha convinto Sarri

Accantonare la brutta prestazione di Como, lasciarsi alle spalle il pesante ko contro gli uomini di Fabregas e ripartire. Questo il principale obiettivo di Maurizio Sarri dopo l’esordio in campionato dei biancocelesti. La Lazio ha l’obbligo di lasciarsi alle spalle le polemiche e le delusioni scaturite dopo il primo turno. A Formello è tempo di riflessioni. Il tecnico inizierà a preparare la prossima sfida, ripartendo dalle certezze.

Sarri stufo
Sarri è stufo: contro il Verona sarà l’ultima prova d’appello per un giocatore – lalazio.com – La Presse foto

Trovarle, al momento, non è difficile: molto più complicato invece provare a scovare le novità che potrebbero migliorare la situazione. Tra le poche note positive di Como c’è il ritorno di Provedel, protagonista di almeno un paio di interventi da ricordare, e le risposte avute da Provstgaard, uno dei pochi a salvarsi tra i titolari. Per il resto, è meglio stendere un velo pietoso. Tra calciatori in ritardo di condizione, tra chi faticava in modo eloquente ad entrare nei meccanismi di gioco, e chi invece sembrava il classico pesce fuor d’acqua, la Lazio è crollata sotto i colpi degli uomini di Fabregas.

Sarri tentato dal cambio modulo: ma la ricerca di equilibrio lo frena

Oggi Sarri ha concesso un giorno di riposo alla squadra: da domani il tecnico e lo staff inizieranno a lavorare per capire dove e come poter migliorare la situazione. E se esiste o meno la possibilità di effettuare eventuali cambi di modulo o di uomini.  “Secondo te abbiamo perso per il modulo?“, ha detto Sarri al termine della gara rispondendo ad una domanda di un cronista sullo schema. Da oggi si inizierà a lavorare per capire se ci sarà o meno la possibilità di modificare qualcosa. “Vediamo prima la realtà di questa squadra e poi decidiamo se giocare in un altro modo“, un altro passaggio delle parole di Maurizio Sarri nel post Como-Lazio.

Sarri e i dubbi di formazione
Sarri tentato dal cambio modulo: ma la ricerca di equilibrio lo frena – lalazio.com – La Presse foto

Il tecnico biancoceleste, dopo aver lavorato un’intera estate sul 4-3-3, cercando una maggiore solidità rispetto alla squadra di Baroni (che aveva studiato un undici di assalto, trovando buone risposte in fase offensiva, ma squilibrando la squadra e pagandone le conseguenze in termini di equilibrio e gol fatti), non è intenzionato a cambiare idea. Modificare l’assetto base dopo solo una gara sarebbe infatti un segnale molto negativo da dare ad una squadra già fragile e poco stabile. A Como, nel finale, ha sperimantato il 4-2-3-1, ma i risultati (seppur in una gara già ampiamente condizionata e decisa) non sono stati eccezionali.

Dele Bashiru sotto esame: se sbaglia con il Verona…

Più probabile che, partendo dallo stesso schema, si cerchino delle soluzioni alternative in mezzo al campo. Il calciatore più a rischio e che con i gialloblù sarà sottoposto ad una sorta di vero e proprio esame, è Dele Bashiru. Il centrocampista nigeriano continua a non convincere: a Como è sembrato spaesato, fuori dagli schemi e dal gioco. Incapace di mettersi in evidenza e di regalare soluzioni valide per i suoi compagni. Ha sofferto il dinamismo del Como a centrocampo (come, ad onor del vero è accaduto anche a Guendouzi e Cataldi) e non è stato minimamente in grado di opporre un minimo di resistenza.

Dele Bashiru impegnato sul campo del Verona
Dele Bashiru sotto esame: se sbaglia con il Verona… – lalazio.com – La Presse foto

C’è un dato eloquente: Dele Bashiru ha toccato solo 28 palloni in tutta la gara: peggio di lui hanno fatto solo due attaccanti come Cancellieri e Castellanos (numeri che evidenziano le difficoltà della squadra nel creare gioco in attacco). Ma per un centrocampista, che è chiamato a essere al centro della manovra, essere entrato in possesso della sfera in così poche occasioni, è un dato sorprendente. Che dimostra quanto sia stato escluso dalla manovra.

Nel corso dell’estate Sarri ha tentato di trasformarlo in una mezzala che potesse diventare ideale per i suoi schemi. Ma non ha avuto le risposte che si aspettava. L’unico guizzo lo ha visto a Burnley, quando di fisico riuscì a strappare un pallone agli avversari, facendo ripartire l’azione che portò al gol di Cancellieri.

Sarri, i dubbi su Dele Bashiru e le scelte in vista del futuro

Per Dele Bashiru, Lazio-Verona sarà un test fondamentale. Probabilmente l’ultima mano tesa da parte del tecnico. Se dovesse fallire anche questa chance, le porte della squadra titolare potrebbero serrarsi. Al momento il nigeriano, resta in pole anche per l’assenza reale di candidati alternativi: Vecino è ancora fermo ai box e la sua presenza contro i gialloblù resta in forte dubbio: l’alternativa (a meno di un cambio modulo che al momento non viene preso in considerazione) sarebbe inserire nel ruolo di mezzala uno tra Rovella e Belahyane (con Cataldi in regia). Un’ipotesi che non ha però entusiasmato a Formello.

Sarri e Dele Bashiru
Sarri, i dubbi su Dele Bashiru e le scelte in vista del futuro – lalazio.com – La Presse foto

Dele Bashiru si gioca una gran fetta di presente e di futuro. “L’ho sempre visto giocate trequartista, ma tutti mi dicono che non è un trequartista. Diversi direttori sportivi, fuori dalla Lazio, me ne hanno parlato bene – disse Sarri a Castiglion della Pescaia prima della partenza della stagione – evidentemente qualche qualità ce l’ha: vediamo se saprà adattarsi al ruolo di mezzala“. Il test, almeno fino ad oggi, non ha convinto. Il centrocampista nigeriano è sotto esame: Verona può essere già decisiva.

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