Malumori, musi lunghi e qualche conto non torna: anche Fabiani è a rischio?

Il presidente Claudio Lotito è a Cortina, l’avvio non gli è piaciuto e ha messo sotto esame anche chi pensava di essere intoccabile

Nessuno è indispensabile. Nessuno è intoccabile. Tra giocatori e tecnici è normale, ma è così anche per i dirigenti. Almeno in una società che si reputa tale. L’avvio della stagione non è stato dei più esaltanti, davanti c’era il Como, vero, una squadra che ha entusiasmo, che ha speso tanto e che punta su un progetto che va avanti da qualche anno, ma questa non può essere una giustificazione. E’ vero che la Lazio non ha potuto fare mercato e la responsabilità è della società, ma il presidente Claudio Lotito, quando comincia a vedere che escono tanti soldi e ne rientrano pochi o quanto meno non quelli che avrebbe pensato che potessero rientrare, logico e normale che faccia delle riflessioni.

Il direttore sportivo della Lazio Fabiani prima di una gara di campionato
Malumori, musi lunghi e qualche conto non torna: anche Fabiani è a rischio (Foto Lapresse) Lalazio.com)

E’ lui il padrone, lui il proprietario ed è lui che decide. Dopo l’esperienza avuta con l’ex diesse Igli Tare, al quale aveva relegato tanto potere e responsabilità tentando un po’ di svincolarsi per concentrarsi nella vita politica, il patron non vorrebbe ricascare nello stesso errore. Ma, vedendo quello che sta accadendo in questo ultimo anno, il rischio di un ritorno c’è eccome. Quello che sta succedendo in questi ultimi mesi non è che gli stia piacendo tantissimo al presidente della Lazio.

Fabiani il contratto scade, Lotito riflette

E’ vero che lui per primo ha delle responsabilità, ma è altrettanto vero che chi sta sotto di lui non sta facendo quello che si dovrebbe fare per provare a rimediare o quanto meno mettersi nelle condizioni per non naufragare. Uno die primi indiziati porta il nome di Angelo Maria Fabiani, arrivato in società nell’estate del 2022 come dirigente della Primavera e del settore giovanile, per poi diventare l’anno successivo direttore generale della Lazio. Con lui al timone sono stati spesi la bellezza di oltre 120 milioni di euro sul mercato con giocatori che hanno reso fino a un certo punto.

Come tutti i dirigenti, soprattutto per chi opera nel mercato, ci sono situazioni che possono andare bene, mentre altre meno. Ma vedendo numeri e statistiche di diversi giocatori in base ai soldi che sono stati spesi, più di qualche pensiero è normale che venga fatto, soprattutto per un imprenditore che gestisce i conti di una società che si autofinanzia e chi ha la responsabilità di gestire questi fondi poi, in qualche modo, se i risultati non arrivano o arrivano fino a un certo punto, è naturale che più di qualche riflessione viene fatta, anche perché la Lazio in questi ultimi due anni ha speso quello che ha tirato fuori in quasi otto-dieci mercati effettuati dal 2013 in poi.

Il presidente Claudio Lotito al Senato
Fabiani il contratto scade, Lotito riflette (Ansa Foto) Lalazio.com

In questa stagione, la Lazio, consapevole delle difficoltà del mercato, sa che dal punto di vista tecnico potrebbero esserci delle difficoltà, ma per Lotito e i suoi collaboratori la squadra è comunque all’altezza della situazione, quanto meno per competere per un posto in Europa, minimo la Conference League e se non dovesse arrivarci, allora ci potrebbe essere una bella rivoluzione, non tanto tecnica quanto dirigenziale. Il contratto del direttore sportivo Fabiani è in scadenza e lui come tutti del resto, è sotto esame. E non potrebbe essere altrimenti visti i soldi che sono stati spesi in questi ultimi due anni, i suoi primi e unici del mercato

I costi del mercato in entrata

2024 (Milioni di euro)

  • Isaksen (14)
  • Castellanos (15)
  • Pellegrini (4)
  • Rovella (17)
  • Guendouzi (14 13+1 prestito
  • Kamada 0
  • Mandas (1,30)

2025

  • Noslin 10 (5 mln di bonus) 15
  • Tchaouna 8,5
  • Tavares prestito (5)
  • Dele Bashiru 4
  • Dia 11
  • Gigot 500
  • Castrovilli
  • Belahyane 9,50
  • Provstgaard 4

Si tratta di circa 122,9 milioni di euro spesi dall’estate del 2023 e fatta eccezione per Dia, che verrà riscattato e pagato alla Salernitana entro giugno del 2026, tutti gli altri sono stati comunque versati, chi più chi meno, visto che la maggior parte sono pagamenti in più anni, ma per tutti, tranne per l’attaccante senegalese, è partito il pagamento. Le uniche entrate sono state le cessioni di Milinkovic-Savic per 43 milioni, Luis Alberto per 12 milioni e Tchaouna per 15 milioni di euro, più i riscatti di Casale a 8 milioni di euro e Maximiano per circa 10 milioni di euro. Per quel che riguarda i rinnovi di contratto effettuati sono quelli relativi a Zaccagni e Mandas, per il resto su Romagnoli, Marusic, Guendouzi più altri che chiedono l’adeguamento come Rovella e Gila bisogna attendere, ma i malumori ci sono. E’ evidente.

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