Fabiani, riflessioni in corso: il futuro è in bilico

Il contratto in scadenza, l’impossibilità di proporre un rinnovo e l’incertezza sul presente e il futuro: qual è la situazione legata al diesse Fabiani? Riflessioni in corso: gli scenari possibili

“Che fine ha fatto il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani?”: la domanda gira da tempo sui social e sulle radio. Il diesse, che lo scorso anno imperversava in radio, giornali e siti, è scomparso dai radar. L’ultima apparizione pubblica risale allo scorso sei agosto, quando in un’intervista radiofonica fece il punto della situazione in casa Lazio e fu protagonista di una gaffe, che ha fatto il giro del web, diventando immediatamente virale.

Fabiani e il futuro in bilico
Fabiani, riflessioni in corso: il futuro è in bilico – lalazio.com – La Presse foto

Il direttore sportivo, parlando dei calciatori che il tecnico avrebbe potuto rivalutare in questa stagione, ha fatto l nome di Arion Ibrahimovic, fantasista tedesco, che il club aveva già salutato da tempo che aveva trovato una sistemazione in Bundesliga. Da quel momento, il silenzio: Fabiani non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, nè prima, nè dopo la trasferta di Como. E non ha seguito la squadra nella prima gara ufficiale. Sui quotidiani è stata diffusa la notizia che avrebbe perso l’aereo che avrebbe dovuto portarlo con la squadra.

Fabiani, nessun rinnovo al momento: la situazione

Un assenza ed un silenzio che non passano inosservati, anche alla luce della situazione attuale: il contratto di Angelo Fabiani, diventato Direttore Sportivo della Lazio l’estate del 2023, è in scadenza al termine della stagione. Ed il suo futuro, almeno al momento, è ancora tutto da scrivere. Il dirigente biancoceleste infatti non ha potuto trattare il rinnovo: il blocco del mercato, è l’impossibilità di chiudere operazioni in entrata e di rinnovo, ha fermato anche questa trattativa.

Angelo Fabiani in panchina
Fabiani, nessun rinnovo al momento: la situazione – lalazio.com – La Presse foto

La Lazio dovrà presentare entro il 30 novembre, la situazione finanziaria del club (faranno fede i conti fino al trenta settembre): una fotografia che porterà allo sblocco del mercato o che confermerà gli impedimenti attuali. Prima della fine di settembre, il club non può appesantire il bilancio. Tutti i rinnovi (compreso quello di Romagnoli e di quei calciatori che erano in trattativa) sono stati congelati. Fabiani dovrà attendere. Ma le valutazioni, in questo caso, non saranno solo economiche.

Fabiani, gli acquisti che non convincono e i dubbi

L’operato del diesse verrà valutato con attenzione: nelle ultime due sessioni di mercato (giugno 2024 e gennaio 2025) i colpi che hanno lasciato il segno, sono oggettivamente pochi. La scorsa estate il club ha chiuso l’acquisto di Noslin (operazione da quattordici milioni di euro con il Verona), Dele Bashiru (otto milioni dalla Turchia), Tchaouna (affare da circa dieci milioni con la Salernitana), Dia, (arrivato sempre dalla Campania), Gigot (dal Marsiglia, per quattro milioni) e Nuno Tavares, acquistato dall’Arsenal per cinque milioni di euro. A gennaio sono arrivati Provstgaard, Belahyane e Ibrahimovic.

Fabiani con Dele Bashiru e Noslin
Fabiani, gli acquisti che non convincono e i dubbi – lalazio.com – La Presse foto

Pochi sono stati protagonisti di un rendimento continuo e apprezzabile: Baroni e Sarri hanno sbattuto la testa su Dele Bashiru, non riuscendo ancora (dopo più di un anno) a trovargli una collocazione. Ma al di la dell’aspetto tattico, il nigeriano non ha regalato segnali positivi, se non in modo sporadico; Noslin è stato scavalcato nelle gerarchie e oggi è il settimo attaccante in rosa, Tchaouna è stato rivenduto (con un’apprezzabile plusvalenza, al Burnley), dopo una stagione negativa, mentre Gigot (riscattato in estate) è stato bocciato da Sarri. Dubbi anche su Belahyane, che in sei mesi non ha trovato spazio: nè con Baroni, nè con Sarri.

I colpi sul mercato e il futuro

Nuno Tavares e Dia hanno sono stati sicuramente protagonisti di un rendimento diverso, seppur discontinuo e continuatmente fermato da infortuni e problemi. Provstgaard, che ha esordito dal primo minuto a Como, ha dato segnali positivi: la sensazione è che riuscirà a ritagliarsi uno spazio in stagione, anche se nelle gerarchie, resterà il terzo o il quarto centrale (quando rientrerà anche Patric). Nella valutazione dell’operato del direttore sportivo conteranno anche i risultati sul campo. Fabiani è salito alla guida di una Lazio che aveva appena chiuso il campionato alle spalle del Napoli campione d’Italia, ed ha ottenuto due settimi posti. Per la prima volta dopo quasi dieci anni, ha fallito la qualificazione alle competizioni europee.

Provstgaard e Fabiani
I colpi sul mercato e il futuro – lalazio.com – La Presse foto

Riflessioni che terranno conto anche degli affari positivi realizzati in queste due stagioni: Fabiani ha portato nella capitale, a costi bassissimi, due calciatori come Mandas e Provstgaard, che si sono messi in evidenza e possono rappresentare un importante risorsa tecnica ed economica: si tratta di due calciatori in grado di garantire una facile plusvalenza. Tra Isaksen, Castellanos e Nuno Tavares, aveva ricevuto delle ottime offerte, che il club ha deciso di rimandare al mittente dopo il blocco del mercato in entrata. Calciatori arrivati a costi relativamente alla portata e che in futuro possono rappresentare delle importanti uscite: come Tchaouna. Se da un punto di vista tecnico il francese ha deluso, sotto l’aspetto economico, si è trattato di un’ottima operazione: il calciatore (arrivato a otto milioni) è stato rivenduto a quasi il doppio, dopo un anno poco positivo. Cosa accadrà nei prossimi mesi? Fabiani resterà (come sembra) alla guida del club biancoceleste, o dopo tre stagioni ci sarà un cambio?

 

Gestione cookie