Una gara importante dove la formazione biancoceleste non può già più sbagliare e il tecnico è tentato dal fare molti cambi: ecco quali
Nei secondi quarantacinque minuti a Como la Lazio è stata davvero brutta, leggera e poco cattiva e alla fine ha perso anche meritatamente. Primo tempo di sofferenza ma di controllo, quasi, tra la bravura di Provedel, la compattezza della squadra, soprattutto difesa e centrocampo, più un po’ di fortuna hanno evitato che i biancocelesti capitolassero già in avvio di partita. Sarri l’aveva preparata così in un certo modo, ovvero proteggersi e cercare di essere capaci a rubar palla e lanciarsi verso la porta avversaria. Una cosa, questa, che non è mai riuscita e uno che aveva compiti specifici in questo era Dele Bashiru, ma il nigeriano sembrava un pesce fuor d’acqua che non sapeva proprio dove andare e come fare. Col Verona se deve cambiare marcia, ritmo e modo di pensare e stare in campo anche perché i veneti c’è il rischio che vegano all’Olimpico sperando di non perdere.

Se fosse confermata questa idea da parte del Verona, la Lazio non può permettersi di giocare restano solo compatta in difesa, ma deve fare e proporre gioco dall’inizio della gara. E giocatori come Dele Bashiru, che a Como (ma per gran parte della passata stagione ndr) sono andati in netta difficoltà nella protezione del pallone e soprattutto per farlo circolare, potrebbero non essere adatti per quello che vuole Maurizio Sarri. Il problema è che molto è legato alle condizioni di Vecino, con l’uruguaiano che per la verità non sta ancora bene ma non sarebbe nemmeno a rischio di altri infortuni e siccome c’è la sosta, lo staff potrebbe anche rischiarlo.
Sarri può cambiare non solo in mezzo ma in avanti
Inizialmente era previsto il rientro di Vecino ma tutte queste certezze non ci sono. Il giocatore rientrerà e sarà disponibile per la sfida col Verona, bisogna vedere se dall’inizio o a gara in corso. E su questo il tecnico sta seriamente pensando di verificare e qualora non sarebbe il caso di cominciare con l’uruguaiano, vedere se impiegare Belahyane o al limite spostare Cataldi come mezzala, ma sarebbe una soluzione d’emergenza e di ennesima bocciatura non tanto e solo per Dele Bashiru ma anche per il franco-marocchino. La verità è che a Sarri la Lazio non è piaciuta per niente e dopo mezzora dalla fine della gara, mentre si confrontava con il suo staff, aveva in mente di cambiarne almeno cinque e, bene o male, il pensiero ce l’ha eccome.

L’idea originaria era di fare la rivoluzione, poi tanto ci sarebbe stata la sosta ma più passano i giorni, più la meditazione aumenta. Non vuole creare già strappi con alcuni giocatori, ma non vuole nemmeno rischiare di fare figuracce col Verona. E così Marusic al posto di Lazzari, appare scontata come mossa con il resto della difesa che sarà invariata. Non è stato contento di Tavares, ma è difficile che non gli faccia iniziare la gara. In mezzo Rovella al posto di Cataldi, altra operazione scontata, forse con Danilo spostato o più verosimilmente con Belahyane a fare la mezzala, sempre se nei giorni di Formello, l’allenatore vede delle cose per cui vale la pensa di rischiare. In avanti ci potrebbero essere due novità con Pedro al posto di Cancellieri e Dia in quello di Castellanos, ma quest’ultima è poco credibile al momento. La tentazione è di fare una rivoluzione ma alla fine saranno due o tre ritocchi.